Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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alla cosa pubblica in quelle forme e in quella misura che  lo  permetta lo stato di donna madre, donna sposa, donna
pubblica in quelle forme e in quella misura che lo permetta  lo  stato di donna madre, donna sposa, donna signora della
agli uomini ed alle donne dai 21 anni in su e applicando  lo  scrutinio di lista colla proporzionale e s’indicano in base
del resto fu  lo  sforzo tenace e magnifico dell’illustre capo del nostro
delle libertà religiose, scolastiche e famigliari entro  lo  Stato liberale, hanno assunto un carattere democratico, il
il Partito popolare italiano, sopraggiunto più tardi quando  lo  Stato moderno era divenuto monopolizzatore anche sul
fare delle vittime, ma quanti milioni non ha ammazzato  lo  zar? Il Degasperi ebbe facile gioco a replicare: Benché in
Lenin in Russia sia ricorso alla dittatura per abbattere  lo  zar. Lo zar era già caduto, la rivoluzione era già fatta
in Russia sia ricorso alla dittatura per abbattere lo zar.  Lo  zar era già caduto, la rivoluzione era già fatta
si vedono uomini i quali provocarono a qualunque costo  lo  scioglimento del Consiglio e la venuta del commissario
direttore dell’Alto Adige, il quale volle questa volta  lo  scioglimento e quindi il commissario governativo e (tragica
al partito popolare italiano, di cui accetta il programma e  lo  statuto. Entrando oggi nella vita politica nazionale con
fascista. Ma l’apparente identità riguarda solo le formule.  Lo  spirito che le anima e l’idea cui devono servire sono
d’eguaglianza giuridica e di fraternità sociale, qui  lo  Stato hegeliano nell’assolutezza del suo carattere e delle
stesso fronte politico coi cosiddetti partiti di sinistra.  Lo  schieramento avviene però in modo del tutto diverso dal
avete applaudito. È stato espulso dal partito, e voi ora  lo  accusate d’essere divenuto uno di quella borghesia, contro
Noi siamo solo contro gli scioperi ingiusti. N’è prova  lo  sciopero dei segantini di Fiemme che ho sostenuto io. Sono
di Fiemme che ho sostenuto io. Sono qui molti di Fiemme, e  lo  sapranno. Io non ho domandato ai segantini se sono
tramviaria né pensano a rinunziarvi sino al momento, in cui  lo  Stato e la Provincia appoggeranno la costruzione della
coll’ing. Münz ch’ebbero luogo ai primi di giugno. Io  lo  mandai al Podestà ed a questa circostanza accenno per
del popolo, il dissenso fra i singoli partiti è manifesto e  lo  sappiamo. Quando p.e. l’Internazionale scrive che i
libertà d’insegnamento religioso nella scuola per chi  lo  vuole, senz’alcuna costrizione per i genitori, che non lo
lo vuole, senz’alcuna costrizione per i genitori, che non  lo  vorranno. E se il settimanale socialista a questo riguardo
quali erano le sue intenzioni e le sue direttive, esponendo  lo  stato d’animo delle nostre popolazioni, che aveva provocato
 lo  sviluppo delle Gewerkeschaften libere in Germania. Esse
con tutte le sue tendenze. I socialisti stessi non  lo  negano e qui l’oratore porta ad esempio detti di deputati
economico dell’antisemitismo, divenendo nella sua direzione  lo  stato maggiore dell’ebraismo, ha pregiudicato anche le
e a moti antireligiosi. (Interruzioni). — Sicuro! e ve  lo  dimostro, grida l’oratore. La Massoneria stessa austriaca
si è impadronita a mano armata del potere e a mano armata  lo  difende; una volontà la quale si riserva di usare
di usare alternativamente le armi del partito per dominare  lo  Stato e le forze dello Stato, per conservare la dittatura
ricatta le persone per bene con la minaccia del peggio per  lo  Stato e allarga le basi del partito con le clientele delle
oggi di aver fra noi come oratore, l’amico Luigi Carbonari,  lo  strenuo difensore dell’italianità, dove l’esserlo è grave e
quando s’è scoperto, che a quella strenua opera di difesa,  lo  guidavano i suoi principi intransigentemente cattolici.
che il congresso degli studenti, riconosca i suoi meriti e  lo  additi al pubblico come esempio. (Applausi). Il dott.
e grida di viva S. Sebastiano, viva Carbonare, viva  lo  studente Carbonari! Il congresso di Mezolombardo, mentre
che esso voli e cerchi un’altra abitazione. Ogni ape  lo  sa e desidera modificare questa situazione, ma esse sono
le une alle altre e non possono volare tutte insieme, e  lo  sciame rimane sospeso. Se nessun’ape prendesse il volo
Se nessun’ape prendesse il volo senza aspettare le altre,  lo  sciame non cambierebbe mai posto. Ma basta che un’ape apra
terza, una decima, una centesima la seguano e perché tutto  lo  sciame si sollevi liberamente. Amici! I battaglioni degli
ove si acclama ad un rinnovamento radicale, ricordano  lo  sciame delle api sospeso ad un ramo. Tutti sentono
è bene ricordarlo! Noi abbiamo detto fin da principio che  lo  scopo precipuo della società è formare l’individuo. Mente
suo appoggio alla benemerita classe magistrale, dolente che  lo  spirito fazioso di pochi, assecondati da un’oligarchia resa
del moto che esiste, quanto più faticoso non dovrà essere  lo  stabilire le dimensioni della parabola, il conoscere dove
i termini e il contenuto della nostra fase, riassumendo  lo  stato attuale della scienza, della letteratura, dell’arte;
noi la rappresentanza proporzionale al Parlamento; sarebbe  lo  stesso come dire: Fate il piacere, onorevoli Conci,
a Trento. Loro possono darla, se vogliono, noi non  lo  possiamo nemmeno se vogliamo. Le condizioni sono dunque
raggiungere, cioè la solidarietà trentina, d’evitare cioè  lo  spettacolo doloroso di una lotta fratricida in mezzo a
tanti avversari. Ma qui prevalse il vecchio odio di parte,  lo  spirito anticlericale e la mania della frase rimbombante e
in poi, per il quale una volta agli uomini fu Dio  lo  Stato, poi l’Umamità, ed ora è la Nazione. E come Comte e
L’on. Degasperi termina eccitando i giovani a sollevare  lo  spirito al di sopra delle lotte presenti, a non lasciarsi
dalla tristezza dello spettacolo quotidiano, a tenere fisso  lo  sguardo a quanto è secolare, permanente, divino nello
trattarono con le undici rappresentanze. Ora che  lo  statuto è approvato coloro che non hanno mosso un dito per
la comunità generale, restaurasse la libertà del medio evo.  Lo  statuto rappresenta un compromesso e precisamente un
è l’amore alla causa della nostra elevazione nazionale che  lo  spinge, è la persuasione intima della necessità di un
al presunto benefattore che ci deride: No, no, il tuo tozzo  lo  butto a terra e lo calpesto; salverò la dignità, anche a
che ci deride: No, no, il tuo tozzo lo butto a terra e  lo  calpesto; salverò la dignità, anche a costo della fame! E
il mendico che strappa di mano al signore il tozzo di pane,  lo  ingozza perché vuole vivere, vivere per continuare nella
parve almeno tutti — demmo le insegne di capitale, e Trento  lo  fu anche spesso moralmente. Così non parve ai promotori del
se il Governo vuole erigere la facoltà nel Trentino,  lo  possa fare solo a Trento, in nome dell’unità nazionale del
o signori! La facoltà a Trento dev’essere provvisoria;  lo  dev’essere per deliberato nostro, lo dev’essere per l’opera
provvisoria; lo dev’essere per deliberato nostro,  lo  dev’essere per l’opera dei deputati. Non si tratta che di
chiamato chi vi lavora a partecipare ai loro utili; perché  lo  Stato sostenga con tutti i suoi mezzi le sane energie
aumenterà i mandati degli slavi. Più rilevante però sarà  lo  spostamento dei partiti in linea religiosa. È certo che
Ma v’è delle prove che ci toccano ancora più da vicino.  Lo  Stato stesso in cui viviamo, benché ossessionato dalle
all’assemblea un ordine del giorno. Dopo il Gerin parla  lo  stud. Liebmann a nome degli studenti italiani. Ringrazia
del prof. Waldner e della Ostdeutsche Rundscaau.  Lo  studente Zuccali, come socialista, porta un saluto speciale
agli operai organizzati, in nome degli studenti socialisti.  Lo  stud. Degasperi domanda la parola per una dichiarazione.
grandi infamie sociali», il monopolio della cultura, saluta  lo  risvegliarsi della gioventù studiosa, afferma l’unione
aprile 1907 e 21 ottobre 1907. Siccome esse rappresentano  lo  stato giuridico della comunità in quel momento in cui si
le vaste ed assai ricche foreste rimasero anche dopo  lo  scioglimento dell’unitario vincolo comunale, cioè dopo la
gli undici capi comune ed il loro presidente senza mandato;  lo  sviluppo storico della comunità dopo il suo scioglimento
compromesso fu — nel modo sopraddetto — l’on. Paolazzi, chi  lo  formulò, il dr. Corradini, al quale i fiemmesi devono
Corradini, al quale i fiemmesi devono sincera gratitudine.  Lo  statuto trovò oggi opposizione ad Innsbruck, dove si
ed ora bisogna ricominciare, per ottenere dal successore  lo  stesso impegno. Gioverà, allo scopo di far rispettare la
è che una classe dei servizi pubblici - e si farà  lo  stesso in seguito, anche per tutti i servizi pubblici -
la questione, perché questo segna un passo che formerà come  lo  spartiacque fra quelli che vogliono la collaborazione con
Cooperativa, ma dal ministero del Tesoro, per quanto se  lo  sia promesso, non è stato ancora concesso il cambio; per un
non c’è che un’unica strada da seguire: che il debito se  lo  assuma e lo liquidi subito l’amministrazione. Per la
un’unica strada da seguire: che il debito se lo assuma e  lo  liquidi subito l’amministrazione. Per la richiesta dei
Partito popolare italiano. Nessuna intenzione aggressiva  lo  muove, anzi, poiché a Merano regnò quasi sempre una
 Lo  scopo della gita e del comizio è di fare omaggio al partito
Carbonare. E chi riscosse e mantenne la resistenza fu  lo  studente Carbonari. Fu egli forte, audace protagonista
ma sta scritto che tutti i popoli, tutte le nazioni sotto  lo  scettro degli Asburgo debbano avere eguali diritti. Noi non
ma tutti hanno gridato: viva la Pangermania! (abbasso!).  Lo  so, non tutti i soci del Tiroler Volksbund sono d’accordo
libero—conservatrice che nega la funzione di tutela che  lo  Stato deve esercitare per i più deboli.
la pressione fascista. Forse più tardi, anche chi non  lo  vede oggi, vedrà che in mezzo a tutte le ristrettezze
assemblee non provocano presso di loro che un sorriso o  lo  scherno. Essi hanno trovato un padrone che vuol loro bene,
indifferenti alla religione e di rappresaglie scusabili».  Lo  stesso Montalembert si levò dai banchi della minoranza a
locale sulla necessità che le società economiche mantengano  lo  spirito cristiano per il quale sono sorte e diano sostegno
ma si diede l’incarico al consesso provvisorio di formulare  lo  statuto definitivo, dopo aver istituito la matricola del
che vanno più esattamente delineati. I vicini secondo  lo  stato presente giuridico non posseggono la comunità. Che la
fatto favorire largamente la popolazione indigena. Infine  lo  statuto introduce ovunque la pubblicità ed il controllo,
noi e ai singoli interessati quel che loro perviene. Questo  lo  vogliamo in nome della giustizia e dell’equità stessa.
parlamentari riprendessero le trattative col Governo:  lo  voleva già il fatto che alla Dieta bisognava, pur un giorno
le parole briccone, che legittimano e contestano per i più  lo  scristianizzamento, l’ateismo nella scuola, la confisca
seconda, egli ricorda che gli amici che  lo  hanno invitato a parlare sono gli stessi che a Merano hanno
 lo  spirito del cristianesimo è quello che muove la bufera né
parte opposta a quella donde muove il Cristianesimo. Fu  lo  spirito della grande rivoluzione che santificò la violenza
assentarono per non votare cogli altri compagni contrari.  Lo  squagliarsi fu del resto tattica frequente anche dei
richiesta, non voglia vendere il suo campo, ma che infine  lo  venda egualmente, perché sa che là deve passare la
legge di espropriazione è inesorabile e la ferrovia passerà  lo  stesso. In tali casi il proprietario vedrà di vendere al
rallegrarci, ricordando, del molto cammino percorso,  lo  facciamo sostando in mezzo alla via in atto di procedere,
e l’abbiamo chiesta e la chiederemo a lui, non solo perché  lo  crediamo migliore di noi, ma perché l’insegnamento ch’egli
migliore di noi, ma perché l’insegnamento ch’egli ci dà  lo  fa risalire alla Chiesa, al nostro Vescovo, al Papa, nei
che a parte ogni considerazione oggettiva era stato per  lo  meno un errore grave di tattica quello d’inviare in regioni
espressione alla volontà del popolo. L’oratore non vuole  lo  si consideri qui come uomo politico, come deputato che
deputato che porti con sé il fardello del passato: egli non  lo  rinnega; deciderà in convegno costitutivo del Partito
la possibilità di comprenderle e di elaborarle. Avrebbe per  lo  meno dovuto conservare un alto significato politico e il
temendo che la libera tribuna parlamentare dovesse turbare  lo  svolgersi della stessa guerra. Dopo l’armistizio, il resto
così la stessa legge avrebbe dovuto agevolare  lo  sviluppo dei partiti inorganici ed individualisti verso una
fra coloro che credono possibile e tentano attraverso  lo  schema dei partiti l’inquadramento delle forze popolari; e
essere creato; subìto al momento che la pubblica opinione  lo  imponeva; avversato proprio quando rendeva i primi frutti
da una all’altra lista, di candidati impenitenti, per  lo  più sacri alla bocciatura, avviene ancora nella presente
base del collegio uninominale, l’effetto sarebbe stato  lo  stesso; in tal caso, sarebbero andati a Montecitorio più di
morale, che ci pone in contrasto con i socialisti che  lo  negano per un materialismo fatalistico; e un fondamento
pubblica opinione; che non vedeva e non vede ancora bene  lo  sforzo di liberazione delle masse dall’organismo
bianchi gli scioperi fallirono; però mentre si raggiungeva  lo  scopo, e quando l’indomani in tutti gli uffici
alle quali poscia fu negato anche quello che durante  lo  sciopero era stato promesso con impegni legali e con
fu per noi in quel caso perduta; ma più che per noi, per  lo  stato. Ciò nonostante, il partito popolare italiano è
scioperi del gennaio 1920 e la collusione con i socialisti.  Lo  strapotere di questi, nel campo del lavoro era volto
se si trattasse del risultato di un movimento anarcoide; ma  lo  stato d’animo generale era quello. L’assenteismo delle
punitivi e repressivi dello stato; né può confondersi  lo  stato anarcoide di alcune provincie con lo spirito e
può confondersi lo stato anarcoide di alcune provincie con  lo  spirito e l’organismo della vita nazionale. La debolezza
che la imponga; si deve arrivare a rettificare  lo  spirito pubblico e a orientarlo verso il senso civile della
di negozio diventava decisivo per la politica del paese.  lo  sono certo che se si facesse un «referendum» e si
sempre: Il Governo ci ha tutta la colpa. il Governo! Mentre  lo  si grida per scusare e coprire anche le proprie mancanze e
di fronte a quella qualsiasi società umana che  lo  circonda (applausi). Vedano quindi i nostri avversari, se
bisogna agitare sovratutto in questo momento, in cui  lo  spettacolo dell’immensa violenza patita, degli orrori e
la possibilità di comprenderle e di elaborarle. Avrebbe per  lo  meno dovuto conservare un alto significato politico e il
temendo che la libera tribuna parlamentare dovesse turbare  lo  svolgersi della stessa guerra. Dopo l’armistizio, il resto
così la stessa legge avrebbe dovuto agevolare  lo  sviluppo dei partiti inorganici ed individualisti verso una
fra coloro che credono possibile e tentano attraverso  lo  schema dei partiti l’inquadramento delle forze popolari; e
essere creato; subìto al momento che la pubblica opinione  lo  imponeva; avversato proprio quando rendeva i primi frutti
da una all’altra lista, di candidati impenitenti, per  lo  più sacri alla bocciatura, avviene ancora nella presente
base del collegio uninominale, l’effetto sarebbe stato  lo  stesso; in tal caso, sarebbero andati a Montecitorio più di
morale, che ci pone in contrasto con i socialisti che  lo  negano per un materialismo fatalistico; e un fondamento
pubblica opinione; che non vedeva e non vede ancora bene  lo  sforzo di liberazione delle masse dall’organismo
bianchi gli scioperi fallirono; però mentre si raggiungeva  lo  scopo, e quando l’indomani in tutti gli uffici
alle quali poscia fu negato anche quello che durante  lo  sciopero era stato promesso con impegni legali e con
fu per noi in quel caso perduta; ma più che per noi, per  lo  stato. Ciò nonostante, il partito popolare italiano è
l’oratore espose per ben un’ora e mezza la storia e  lo  stato della questione. Era la prima volta ch’essa veniva
la quale, volere o no, sorge da sé, perché da una parte  lo  sbocco è in terra italiana, dall’altra in terra
di attrazione non risenta molto dell’ambiente rurale che  lo  circonda. Quello che va assolutamente evitato
quindi alla conclusione del compromesso, il quale ha avuto  lo  scopo di eliminare la competizione di Trento e Bolzano, e
delle sue attività; altri, con noi, credono all’inverso che  lo  stato debba essere solamente organo politico attorno ai tre
resti di vecchio giurisdizionalismo vuoto di senso.  Lo  stato e debole dove dovrebbe essere forte: nella tutela
regime sociale associativo, mutuale, previdente del lavoro,  lo  si voglia far divenire servizio statale, monopolistico,
divenire servizio statale, monopolistico, meccanico; e che  lo  stato voglia creare attorno a tali istituti una classe, un
delle sue attività; altri, con noi, credono all’inverso che  lo  stato debba essere solamente organo politico attorno ai tre
resti di vecchio giurisdizionalismo vuoto di senso.  Lo  stato e debole dove dovrebbe essere forte: nella tutela
regime sociale associativo, mutuale, previdente del lavoro,  lo  si voglia far divenire servizio statale, monopolistico,
divenire servizio statale, monopolistico, meccanico; e che  lo  stato voglia creare attorno a tali istituti una classe, un
con sé gli appoggi e le avversioni, di cui tali gruppi  lo  avrebbero circondato. Noi volevamo invece che la nomina del
consiglio con abile parola, nella sua relazione al re per  lo  scioglimento della camera: «Nuovo indirizzo, egli ha detto,
campo invocano la libertà, nella scuola la combattono.  Lo  stato deve avere l’alta direzione dell’insegnamento e
monopolio in materia economica, in materia organizzativa,  lo  siamo ancora di più in materia scolastica. La vecchia