Ardite ricognizioni da noi qui spinte verso le linee del nemico hanno accertato che esso sta sostituendo con truppe fresche giunte in questi ultimi
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Il nemico intensifica da qualche giorno il lancio sulle nostre linee di manifestini incitanti alla diserzione e di diari di guerra contenenti
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In Valle Coritnica Alto Isonzo l’avversario era rimasto in possesso d’un bosco donde molestava col fuoco le nostre linee: un nostro reparto lo assalì
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Sul Carso furono ieri eseguite avanzate in più punti delle nostre linee ed occupati alcuni trinceramenti nemici. I nostri progressi furono sensibili
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Durante la stessa notte, forze nemiche pronunciarono due attacchi contro le nostre linee nell’alta valle della Rienz, ma furono entrambe le volte
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nemica insiste nel tirare sugli abitati retrostanti alle nostre linee.
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Sul Carso nella notte sul 12 il nemico avventò sulle nostre linee un gran numero di bombe ad alto esplosivo. Il rapido intervento delle nostre
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nostre linee, mediante attacchi di fanteria preceduti ed accompagnati da violente azioni di artiglieria. I suoi sforzi però, sono riusciti vani.
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fanterie, con l’assiduo ed efficace appoggio delle artiglierie, riuscirono ad avvicinare le fortissime linee nemiche protette da profondi ordini di
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bivio e il viadotto della ferrovia di Nabresina. Le aeronavi ritornarono incolumi nelle linee.
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bosco Varagna, dal margine del quale le nostre linee di tiratori disturbano i lavori di riattamento del forte di Vezzena.
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A notte, informati del felice esito dell’avanzata su Tepeleni, i bersaglieri rientravano indisturbati nelle nostre linee sulla sinistra del fiume.
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Nella zona collinosa ad est di Gorizia arditi nuclei delle nostre fanterie, sfondati due ordini di reticolati, lanciarono bombe nelle linee dell
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restava indisturbato fino al pomeriggio del giorno 3, indi rientrava nelle nostre linee.
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nostre linee.
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Più violento fu il tentativo fatto dall’avversario la sera del 6 contro le nostre linee sul Civaron in Valle Sugana. Dopo viva razione di fuoco il
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dalla testa di ponte, di Ciffik–Idris, le nostre truppe assalivano e sconvolgevano le linee nemiche fra Samar e Frakuta, mentre una squadriglia di
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chilogrammi di esplosivo su alcuni impianti ferroviari devastandoli, indi ritornò incolume nelle linee.
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Sul Carso le nostre fanterie proseguirono gli attacchi contro le linee nemiche ad oriente del Vallone.
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Sulla fronte Giulia intense ed efficaci azioni delle nostre artiglierie e bombarde contro le linee nemiche ad est di Gorizia sul Carso.
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linee di trinceramenti. Prendemmo al nemico 2117 prigionieri, dei quali 71 ufficiali, alcune mitragliatrici e lanciabombe.
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poderose linee nemiche. Dopo un combattimento di estrema violenza da ambo le parti, le nostre fanterie assalirono ed espugnarono altri forti ed estesi
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Nella giornata le truppe attesero a rafforzare e ad ampliare le linee raggiunte. Lungo tutta la fronte dal Vippacco al mare continuò vivo il duello
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Dottegliano e Scoppo sul Carso, bombardandone con grande efficacia i vasti impianti ferroviari. L’aeronave ritornava incolume nelle linee.
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Nella Valle dell’Astico, la notte sul 26, intensa azione delle artiglierie nemiche contro le nostre linee, fatta cessare dall’efficace intervento
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artiglierie nemiche, ritornò incolume nelle nostre linee.
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Sul Carso, nella passata notte, respingemmo insistenti tentativi fatti dal nemico per avvicinarsi alle nostre linee.
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bombe a mano. Rientrarono quindi nelle proprie linee.
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Nella giornata di ieri continuammo nella energica nostra pressione a nord–est di Gorizia, tenendo sotto intenso fuoco di interdizione le linee e le
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In direzione di Carzano (Val Sugana) un nostro riparto riusciva a spingersi oltre le linee nemiche del torrente Maso e vi catturava circa 200
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Un nostro velivolo manca. Un apparecchio austriaco, colpito in combattimento aereo nel cielo di Asiago, precipitò in fiamme entro le nostre linee.
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ferroviari. Altre operazioni di bombardamento vennero eseguite nella giornata sulle prime linee e sulle retrovie dell’avversario, da aviatori nostri e
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avamposti respinsero nuclei nemici che si avvicinavano alle nostre linee.
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Durante la giornata le prime linee nemiche furono ripetutamente attaccate con successo da aviatori nostri e alleati.
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pattuglie, che in Val Concei penetrarono nelle linee opposte, asportando materiale bellico, e nella regione del Grappa provocarono violenta e vana
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Sulla fronte montana efficaci concentramenti di fuoco delle nostre artiglierie sulle prime linee e sulle retrovie nemiche.
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A nord del Monfenera un forte tentativo di irruzione nelle nostre linee avanzate venne arrestato dal presidio che, con successivo contrattacco, mise
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Nella regione del Grappa, riparti d’assalto avversari, tentarono per tre volte l’attacco delle nostre linee del Solarolo: furono nettamente respinti
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proprie linee con 47 prigionieri.
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arrestati con gravi perdite prima che potessero raggiungere le nostre linee.
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In Val Daone (sinistra del Chiese), in Vallarsa, in Val Ornic, nostre pattuglie penetrate nelle linee nemiche, ne danneggiarono le sistemazioni
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Un reparto nemico che tentava avvicinarsi alle nostre linee sul Monte Asolone, prontamente contrattaccato volse in fuga, lasciando alcuni prigionieri
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Corno (Vallarsa) e nelle regioni del Grappa nuclei avversari che, appoggiati da artiglieria, tentavano avvicinarsi alle nostre linee, vennero
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, eseguirono con pieno successo arditi colpi di mano contro le linee nemiche migliorando in taluni punti le posizioni già occupate e catturando numerose
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osservati nelle linee avversarie di Val Lagarina e di Vallarsa.
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mitragliatrici. Il nemico, sorpreso e disorientato, aprì un violento fuoco di sbarramento sulle proprie prime linee, cagionando sensibili perdite ai
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Tentativi di riparti di assalto avversari fallirono dinanzi alle nostre linee a sud di Mori, a Monte Corno (Vallarsa) a nord del Grappa e ad oriente
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Un piccolo reparto inglese riportò prigionieri da ardita irruzione nelle linee avversarie a nord di Asiago.
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Sull’Altipiano di Asiago riparti francesi eseguirono stamane un brillante colpo di mano ad est di Sisemol. Penetrati profondamente nelle linee
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Numerosi voli di crociera, di ricognizione e di bombardamento: tre velivoli avversari furono costretti ad atterrare nelle loro linee.
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