trattato commerciale del 1863 stipulato con la Francia (verso la quale, in regime abbastanza libero, si orientò il mezzogiorno); e già le migliorate
Pagina 331
tutela o li dirige o li integra o li garantisce o li lascia al libero svolgimento delle diverse attività individuali od associate.
Pagina 114
. Il punto A dicesi origine o primo estremo, il punto B secondo estremo, ovvero estremo libero, o semplicemente estremo; la retta su cui giace il
Pagina 1
al moto circolare dell’estremo libero P del nostro vettore nuotante, abbiamo che la proiezione P y, di P sull’asse y si muove secondo l'equazione
Pagina 121
applicazione O, ma tale che l'estremo libero P descriva, anziché una circonferenza, una spirale logaritmica di punto asintotico O. Studiamo anzitutto il
Pagina 123
applicato in Ω che ha l’estremo libero ξ1 = 1, η1 = 0, si trova che le componenti rispetto alla terna Ωξηζ sono
Pagina 190
dell’estremo libero basta sostituire questi valori in codesto terzo sistema per concludere che le componenti di N rispetto ad Ωx yz, sono
Pagina 190
Ciò posto, se il vettore v si immagina applicato in O, il rispettivo estremo libero P si muoverà, generalmente, rispetto ad entrambe le terne Ox 1 y
Pagina 203
A tale scopo si osservi che se il vettore unitario u si immagina applicato nell’origine O, il suo estremo libero P (di coordinate u x, u v, u z) si
Pagina 217
Passiamo al caso di un solido libero; e supponiamo dati in funzione del tempo entrambi i vettori caratteristici v 0, ω, cioè le rispettive componenti
Pagina 220
9. Spostamenti possibili di sistemi olonomi. — Un punto libero P può subire, a partire da una qualsiasi posizione iniziale P 0, uno spostamento
Pagina 291
Se il sistema rigido è libero, cioè sottoposto ai soli vincoli di rigidità, due vettori infinitesimi dO e ωdt sono entrambi suscettibili di ogni
Pagina 301
Se il sistema rigido considerato, invece che essere libero, ha un punto fisso, conviene naturalmente prendere tale punto come centro di riduzione O
Pagina 302
si ha, supponendo data una superficie σ e immaginando un punto libero di muoversi da una data banda di σ , ma vincolato a non attraversarla.
Pagina 303
superficie σ, è suscettibile, quando non sia su σ, di tutti i possibili spostamenti virtuali, come se fosse libero; mentre, se giace su σ, ammette
Pagina 306
è diretta verticalmente dall’alto in basso. Ora, dopo avere applicato la data forza F ad un punto materiale libero P, immaginiamo di collegare a
Pagina 315
Supponiamo, per fissare le idee, che su di un pulito materiale libero P di peso p agiscano simultaneamente due forze F 1, F 2 (e queste due soltanto
Pagina 320
12. Sinora abbiamo considerato il moto di un punto materiale libero su cui agisca un’unica forza F, come accade nel caso tipico dei gravi (nel vuoto
Pagina 320
Supponiamo che in codesto istante la F sia applicata ad un punto materiale libero P in quiete. Il punto, sotto l'azione di F , incomincerà a muoversi
Pagina 320
15. Postulato delle reazioni vincolari. - Sin qui abbiamo circoscritto le nostre considerazioni ad un punto materiale libero. Passando al caso di un
Pagina 326
comporti come se fosse libero e sollecitato simultaneamente dalle due forze F ed F; onde per il punto vincolato l'equazione fondamentale della Dinamica
Pagina 326
, occorre e basta che si annulli la forza attiva, se si tratta di un punto libero, la risultante della forza attiva e della reazione, se si tratta di
Pagina 327
immaginare che in una certa regione C dello spazio sussistano condizioni fisiche tali che un punto materiale libero P, p. es. di massa 1, collocato in ogni
Pagina 334
che per ora supporremo affatto indipendente dal moto, che la forza F imprimerebbe a P, se esso fosse un punto materiale libero, soggetto all’azione
Pagina 349
il lavoro elementare della forza F per uno spostamento elementare da essa impresso al punto materiale libero,cui è applicata è dato da
Pagina 355
9. Tornando ad una forza variabile qualsiasi F, immaginiamola applicata, come forza totale, ad un punto materiale libero P di massa m e consideriamo
Pagina 355
Ciò posto, l’equazione (10) esprime il seguente teorema (della forza viva): Durante il moto determinato di una forza su di un punto materiale libero
Pagina 356
mobile. Invero, considerata una forza costante F, che applicata ad un punto materiale libero di massa m inizialmente in quiete, gli imprime un moto
Pagina 356
applicata ad un punto materiale libero di massa m inizialmente in quiete, gli imprime un moto rettilineo uniformemente accelerato (Cap. II, n. 22) avremo
Pagina 356
cinetica di un punto libero sollecitato è eguale al lavoro compiuto in quell’intervallo di tempo dalla forza totale sollecitante.
Pagina 357
14. Quantità di moto e impulso di una forza nel moto impresso. - Applicata la F, come forza totale, ad un punto materiale libero di massa m
Pagina 359
Se una forza agisce come forza totale su di un punto materiale libero, l’impulso della forza in un dato intervallo di tempo è uguale alla variazione
Pagina 360
materiale libero di massa m, sollecitato da codesta forza, sarà data da
Pagina 361
punto libero, delle forze attive e delle reazioni se si tratta di un punto vincolato.
Pagina 399
sollecitazione di F, come se fosse libero. Segue di qui come condizione necessaria per l’equilibrio di P la relazione (1) F n ≥ 0.
Pagina 402
quale obbedirà, come punto libero, alle sollecitazioni; onde l’equilibrio sarà impossibile (se non è F = 0). Se, indicati con Ox', Oy'i prolungamenti
Pagina 408
un punto pesante libero, perciò le posizioni di equilibrio vanno cercate sulla superficie di E.
Pagina 411
c) Punto libero sollecitato da forze conservative quali si vogliono. Sia U (x, y, z) il relativo potenziale ; M una posizione di equilibrio; M' un
Pagina 418
’asse e la conseguente possibilità di (piccole) deformazioni elastiche e sopratutto termiche, l’accennato dispositivo lascia libero il punto O' di
Pagina 528
cioè il derivato di un vettore variabile,applicato in un punto fisso, coincide col derivato del suo estremo libero.
Pagina 55
, finché, dirigendo la P n-1 P n parallelamente a Q n Q 1 (nello stesso verso o nell’opposto) si ottiene la posizione di equilibrio dell’estremo libero P
Pagina 581
precisamente come se il filo, libero e in assenza di ogni altra forza, fosse teso da due forze applicate agli estremi.
Pagina 612
non sollecitato da altre forze attive e libero, oppure appoggiato sopra superficie prive di attrito.
Pagina 612
, cosicché da ultimo risultino tesi, fra P 1 e . Q 1, 2n 1, tratti di filo. Dopo di ciò il capo libero del filo, che esce l’ultima volta da Q 1 si faccia
Pagina 651
dispositivo dianzi descritto, abbiamo che i punti P i, supposti inizialmente in quiete, vi permangono anche quando al capo libero del filo si applichi la
Pagina 652
a norma dei diversi tipi di vincoli: per es. soli vincoli di rigidità(cioè solido libero); rigidità e punto fisso; rigidità e asse fisso, ecc.
Pagina 655
sussiste per ogni determinazione di δO, δω conciliabile coi vincoli. Per es., ove si tratti di un solido libero, codesta relazione dovrà valere come
Pagina 655
In accordo con quanto si è convenuto nel caso di un punto libero (Cap. VII, § 8), la sollecitazione F i si considererà matermaticamente nota, quando
Pagina 668
accade nel caso di un punto libero sollecitato da una forza posizionale, per le equazioni che si ottengono eguagliando a zero le tre componenti
Pagina 669
[Si considera ciascun nodo come un punto libero sollecitato dagli sforzi provenienti dalle aste che vi concorrono, e si immagina che il sistema di
Pagina 688