Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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morale la ragione; ed avendo incominciato col negare il  libero  arbitrio tutto accordando alle forze della grazia, finisca
dipendere ogni perfezione morale dell' uomo dal suo solo  libero  arbitrio. Così appunto si svolse il seme del razionalismo
le forze morali dell' uomo fin a volere in lui distrutto il  libero  arbitrio; naturalmente i teologi che combattevano così
guasto originale dell' umanità ed a crescere le forze del  libero  arbitrio, gli recò bel bello a pronunciare tali dottrine,
nell' uomo (1). La qual dottrina d' una parte dà al  libero  arbitrio quel che gli spetta, e dall' altra dà pure quello
di riconoscere qualsiasi moralità non proveniente dal  libero  arbitrio dell' uomo in cui ella si trova, e negano per
non avervi alcun atto umano che non sia essenzialmente  libero  (1), e poichè ogni atto morale dee essere umano, quindi non
Perocchè, se allorquando essi ricorrono all' atto umano e  libero  per ispiegare l' esistenza del peccato, intendessero
volontà si rifonde in un atto libero, perchè da un atto  libero  dee esser sempre prodotto come da causa, e ad un atto
dee esser sempre prodotto come da causa, e ad un atto  libero  si riduce ogni colpabilità di quel disordine; essi non
poi sostengono che non si dà verun atto umano che non sia  libero  , errano sì sformatamente contro le prime nozioni della
abbia uno stato peccaminoso non possibile ad evitarsi dal  libero  arbitrio dell' uomo, è tanto di fede, quant' è di fede che
loro dottrina? Per sostenerla essi debbono dire, che il  libero  arbitrio può sempre da sè solo, senza la grazia, evitare
sembra marcio pelagianismo. Poichè se accordassero che il  libero  arbitrio senza la grazia non può talora evitare il peccato,
la grazia è già interamente difeso dal peccato col solo  libero  arbitrio; giacchè tutto ciò che supera le forze del libero
libero arbitrio; giacchè tutto ciò che supera le forze del  libero  arbitrio non è peccato. Noi diciamo che tali azioni sono in
vuol dire volontario semplice , esso non può voler dire  libero  , e viceversa. Compiacendosi quindi di questa sua bell'
semplice , e nell' altro che significhi volontario  libero  , sopprime quest' ultimo membro dell' alternativa, e
quasichè coloro che esigono alla ragion del peccato il  libero  , possano poi negarle, senza contraddirsi, il volontario
deciso, che a costituire un peccato è necessario il  libero  , essi si credono licenziati ad affermare, che l' atto di
riducono il peccato (pel quale non intendono che un atto  libero  ) alla mera imputazione estrinseca dell' atto libero e
atto libero ) alla mera imputazione estrinseca dell' atto  libero  e colpevole di Adamo? A cansare ogni rimprovero, pongono
entrambi questi volontarii s' esigono; quel d' Adamo che è  libero  esigendosi a spiegarne l' imputazione ossia la colpabilità
voluntarium », non solo inteso il voluntarium per  libero  , qual fu in Adamo, ma inteso anche per volontario semplice
del peccato originale de' bambini se non il volontario  libero  di Adamo, debbono di conseguente negare all' Apostolo ed
di Bajo la parola volontario non significa altro che  libero  . Per riuscire a tale dimostrazione, bastava ch' egli
perchè questi nol disdicono e non l' impugnano col loro  libero  arbitrio . Bajo ricorreva adunque al (preteso) arbitrio de'
del peccato originale de' bambini nel non7atto del loro  libero  arbitrio, quasichè fossero obbligati di far quello che è
correva nell' uso comune de' teologi in senso di  libero  . Acciocchè un tale argomento avesse forza da stringere,
la parola voluntarium si usasse molte volte per significare  libero  , ma che così si usasse sempre; di maniera che non vi
il genere; e le parole che segnano le specie, come colpa e  libero  , a significare le specie e non altramente. Indi non è
e poi lo si divide nelle sue due specie di necessario e di  libero  . Il qual metodo logico di procedere tiene al suo solito S.
si chiama tanto l' atto necessario, quanto l' atto  libero  della volontà, perchè l' uno e l' altro est a propria
uomo tende al fine e al bene universale (6), dal volontario  libero  , a cui spettano gli altri atti posti in balia dell' uomo.
Viva egualmente, lungi dal confondere il volontario col  libero  , ne dà due definizioni distinte, e ne mostra a lungo la
e la definizione che dà del volontario in opposizione del  libero  è appunto questa, [...OMISSIS...] , che è quella stessa di
sicurezza di affermare che volontario si usi sempre per  libero  , se si osserva che più volte gli viene in sulla penna la
in un solo, pretendendo egli che si potesse chiamar  libero  anche quello che era necessario . Laonde la sola differenza
non il modo dell' operar necessario che falsamente chiamava  libero  col pretesto che non era violentato; laddove il C. non
ugualmente ai due modi di operare della volontà, il  libero  ed il necessario; e per esempio, tanto all' amore che
manca in lui il volontario , sebbene non siavi ancora il  libero  . Se adunque alcuni autori argomentavano che i bambini non
dice, o sembra che si dica, che ogni atto umano è un atto  libero  . Ma se per atto umano s' intenda un atto proprio del solo
la facoltà che opera dietro la cognizione) (1), sia esso  libero  o necessario. Così l' atto, onde la volontà tende al bene
senza accorgersi che cotesti eretici negavano l' operar  libero  dell' umana volontà, e che quindi tant' è lungi, che la
è lungi, che la parola voluntarium in loro bocca valesse il  libero  , che anzi la stessa parola libero da loro si abusa a
in loro bocca valesse il libero , che anzi la stessa parola  libero  da loro si abusa a significare il semplice volontario, o
valori della parola volontario, valendo ora un volontario  libero  detto anco volontario perfetto , ed a un volontario
il C., e veda se gli conviene attribuire il suo volontario  libero  alle bestie! La conclusione si è, essere un errore tanto il
contrapponeano il principio, che « « ogni peccato dee esser  libero  » »; il nostro C. subdolosamente asserisce [...OMISSIS...]
che la santa Sede non tiene altra dottrina circa il  libero  arbitrio e la grazia, che quella dell' aquila fra i
Romana la dottrina di sant' Agostino intorno la grazia e il  libero  arbitrio che lodando il decreto con cui Clemente VIII
imputazion ne' bambini, non perchè il peccato originale era  libero  in causa, ma perchè da essi non è contrariato con un atto
coll' imputazione , riferita al bambino in vece che al  libero  autor del peccato, nel che sta l' errore di Bajo. E dopo
da quel d' Adamo. Il peccato poi essendo necessario e non  libero  nel bambino appunto come una lepra od altro mal fisico, non
vizioso (1). E pure nè anche un abito vizioso toglie il  libero  arbitrio, come ottimamente prova S. Tommaso (1); quanto
un' altra risposta, poichè, distinta prima la volontà dal  libero  arbitrio , dimostra che questo può dominare su di quella,
per originale giustizia: tutte erano annesse e legate per  libero  decreto di Dio, alla natura umana; ma la prima parte di
non riceve appellazione di colpa se non riferito all' atto  libero  della disubbidienza adamitica (3). E notisi che alla
all' unione personale col Verbo, e il Cristo fu unto per  libero  decreto del Padre. Se dunque non era dovuta alla carne che
si vedono distinti i DIFETTI di cui si parla, 1 dal peccato  libero  di Adamo, 2 dalla privazione della grazia, e si dicono
non sarebbero da sè peccato, unicamente perchè vennero dal  libero  peccato, e non si trasmettono soli, ma si trasmette per
nozione di peccato in sè stessi, ma la mutuano dal peccato  libero  che fu loro causa; divenendo anco un male fisico morale, se
preferire il bene sensibile al suo dovere, non volendolo il  libero  arbitrio (1): questo non è certamente un male morale, nè un
natura sua perfetta nell' ordine naturale, dovesse avere un  libero  arbitrio così signore della volontà da impedire a questa,
parola volontario non abbia altro significato che quello di  libero  , e che non sia nè pure atto umano quello che non è libero;
commetterebbe negligentando d' accrescere le sue forze, è  libero  nella causa rimota; perocchè questa risposta supporrebbe
male morale deformante la volontà e l' anima umana che il  libero  , distrugge la pietà ed apre l' adito ad ogni scostumatezza
farò anzi bene a conservare la mia ignoranza, che mi lascia  libero  di far ciò che voglio senza però peccare! Laonde nella
nella sua causa attuale ed instante necessario, benchè  libero  nella causa rimota. I teologi morali si propongono la
il farne di più o di meno, non dipende ormai più dal suo  libero  arbitrio. Dico dunque, che una sola è la colpa che
sol che adoperasse quelle forze, che restavano al suo  libero  arbitrio, niente nuocendogli poi il non adempire ciò che
[...OMISSIS...] . Dunque (ecco la conclusione) col peccato  libero  ci sono due inordinazioni, l' una quella della volontà ,
o mali costumi . [...OMISSIS...] (poichè all' atto malo  libero  è deformata la libertà, e s' imputa perchè la sua libertà
è servo tutto il mondo, è egli necessario o libero? Fu  libero  prima di commettersi; ma commesso, è già divenuto
di Cristo, soggiace ad un MALE MORALE NECESSARIO, benchè  libero  nella causa remota (6); male che di sua natura lo perde
vi sarebbe da parte di Dio; II Che quindi Iddio è  libero  padrone di scegliere quelli che vuole, a cui dare i suoi
prevalere. Ma molti rigettarono per la terza volta col  libero  arbitrio la profferta salvezza, facendo onta a quella
, come se il solo pronunciarlo, fosse un distruggere quel  libero  arbitrio, che se in nulla fosse necessitato, certo potrebbe
non si parla d' ogni maniera di consenso, ma di un consenso  libero  , leggendovisi: [...OMISSIS...] nel « Trattato della
di cui si parla nel « Trattato della Coscienza » e il  libero  consenso, di cui si parla nella « Risposta ad Eusebio », vi
le forze della concupiscenza, e d' accrescere quelle del  libero  arbitrio, non facendo riguardo essi a questo distinzione
così: [...OMISSIS...] . Ed ora da che può esser liberato il  libero  arbitrio, in virtù della grazia, se non da' suoi nemici,
nell' uomo, o prima che sia rigenerato, o prima e dopo, il  libero  arbitrio, cadere nell' errore di quegli altri, che
che al battesimo negano la virtù di ristorare le forze del  libero  arbitrio infiacchite contro la concupiscenza e dichiarano,
insegnandole che dalla sua ragione viene la verità, dal suo  libero  arbitrio la virtù: la rivelazione non esserle necessaria
fra battezzati e non battezzati quanto alla forza del  libero  arbitrio per bene operare, e che attribuiscono all' uno e
rispondeva a quegli eretici che del pari estollevano il  libero  arbitrio de' non battezzati (e in ciò Agostino era bocca
loro troppo noto, appartenere alla fede, che le forze del  libero  arbitrio in un uomo giustificato e incorporato a Cristo pel
divenuta quella che S. Agostino colla tradizione chiama il  libero  arbitrio liberato (2). Messa adunque nell' uomo una volontà
mano di Dio che se l' ha presa; e la guarda; se pure il  libero  arbitrio dell' uomo, che sempre ad peccandum valet , non
anima e la migliore è attratta dalla grazia che avvalora il  libero  arbitrio, e lo spirito vi diffonde l' affetto della carità,
perde più l' uomo, ma gli dà occasion di combattere col suo  libero  arbitrio liberato, di vincere e di meritare. Le quali cose
che possiede la parte suprema dell' uomo e avvalora il suo  libero  arbitrio, e però nol lascia più abbandonato alle forze
può in lui cessare giammai, e con essa si origina pure il  libero  arbitrio; tuttavia l' animalità e il bene soggettivo
la dilettazione della carità e così avvalorando poi il  libero  arbitrio che può sempre vincere. Laonde nell' uomo in tale
L' azione del qual bene, che è Dio, di sua natura (se il  libero  arbitrio non si oppone) prevale a quella della carne:
o altri santificati nelle acque del battesimo, in cui il  libero  arbitrio sia impedito o legato, è in istato di certa
il dogma profondissimo della grazia conciliandolo col  libero  arbitrio e colla bontà di Dio che vuol tutti salvi; e il
arbitrari impossibile: nessuno ha diritto di restringere il  libero  traffico de' suoi prodotti: la terra che v'è Patria è il
Quando la società assicura ad ognuno che possa lo esercizio  libero  dei diritti spettanti alla umana natura, fa quanto è
sola fede, sotto una sola legge, verso uno scopo: sviluppo  libero  progressivo di tutte le facoltà che Dio ha messo in germe
sopra la terra« (1) »: ella è una nuova creazione. Come era  libero  Iddio di creare e di non creare, così era libero di far
Come era libero Iddio di creare e di non creare, così era  libero  di far nascere un uomo senza opera d' uomo e che fosse una
alle affezioni del cuore. 5. Come poi l' uomo acquistò il  libero  dominio delle sue potenze, l' arbitrio suo è un principio
di cui può più o meno usare e cavar profitto secondo il  libero  arbitrio che possiede. Imperocchè l' unione stessa con Dio
sulla volontà umana e però ad esagerare le forze del  libero  arbitrio (2); onde non senza ragione può rinvenirsi il seme
sua grazia anco a quelli che non sono pervenuti ancora al  libero  uso delle loro potenze e con essa li santifica, come
Iddio non può far altro, giacchè egli è causa estranea al  libero  nostro volere, e però incompetente alla produzione in noi,
al Vescovo Ilario (2): [...OMISSIS...] . Ora se col solo  libero  arbitrio dalla grazia non aiutato dalla grazia non si può
giusto, nè vincere tutte le tentazioni; dunque il solo  libero  arbitrio non è l' unica causa che produca nell' uomo l'
vi ha una causa che trascina in peccato senza che il  libero  arbitrio possa difendersene, se dalla grazia di Cristo non
al male. Ma se il male non si potesse operare se non col  libero  arbitrio, niente vi potrebb' essere, non dico che
E qui si consideri come il principio indicato, cioè« il  libero  arbitrio (o sia la libertà che i teologi chiamavano d'
di ogni moralità« trae dietro a sè la conseguenza che« il  libero  arbitrio può da sè solo operare tutte le virtù che la
che non vi sia moralità possibile se non è prodotta dal  libero  arbitrio. Dunque quando la ragione dimostra all' uomo
ella altro non fa che mostrargli un effetto del  libero  arbitrio. Il libero arbitrio adunque dee essere la causa
non fa che mostrargli un effetto del libero arbitrio. Il  libero  arbitrio adunque dee essere la causa pienamente sufficiente
quella che non sarebbe tale, perchè non sarebbe effetto del  libero  arbitrio. L' onnipotenza adunque del libero arbitrio per
effetto del libero arbitrio. L' onnipotenza adunque del  libero  arbitrio per esercitare la virtù ed evitare il male è
che« la causa della virtù e della innocenza« è il solo  libero  arbitrio dell' uomo. Laonde chi dicesse, che« il libero
libero arbitrio dell' uomo. Laonde chi dicesse, che« il  libero  arbitrio è la causa di ogni moralità buona o cattiva«, ma
ammetta l' una o l' altra di queste due opinioni, o che il  libero  arbitrio possa sempre da sè solo vincere le tentazioni del
bene morale d' un individuo non siavi altra causa che il  libero  arbitrio dello stesso individuo«; » ma se ne traggono
primo luogo osservo, che se il male morale dipende dal solo  libero  arbitrio, dunque l' uomo col suo libero arbitrio può essere
dipende dal solo libero arbitrio, dunque l' uomo col suo  libero  arbitrio può essere immune da ogni peccato. Da questa
non peccare si avvera egualmente sia che si consideri il  libero  arbitrio come capace di tutto il bene, sia che lo si
si manterrebbe giusto usando di quelle forze che ha del  libero  arbitrio; nè potrebbe essere strettamente obbligato ad
vero peccato, e il non far quello che eccede le forze del  libero  arbitrio non è vero peccato (1). Non solo dunque il
di peccato, ovvero che sono in tale stato pel proprio  libero  arbitrio, pel quale ci vogliono stare. Ma se lo stato di
tali demonii ed anime dannate è prodotto dall' attuale loro  libero  arbitrio; dunque non sono costretti di stare in un tale
costretti di stare in un tale stato, ma col medesimo loro  libero  arbitrio possono abbandonare il peccato. Indi l' errore d'
cosa ingiusta che Iddio donasse la santità, senza che il  libero  arbitrio se l' avesse prima meritata; come appunto poi
caduta, rimanesse in conseguenza del peccato, estinto ogni  libero  arbitrio, ovvero ogni possibilità di farne uso, per operare
da un uomo in un altro per via di generazione, senza alcun  libero  consenso da parte di chi lo riceve«. Sono parole di
non è tale che esiga essenzialmente l' esercizio del  libero  arbitrio nella persona che vi soggiace, bastando a
che vi soggiace, bastando a costituire il peccato quel  libero  arbitrio che esisteva nel capo dell' umana stirpe, e fin
che all' essenza del peccato non apparteneva nè pure il  libero  arbitrio che era in Adamo, nè alcun rispetto ad un' altra
non solo ne' due modi che abbiam detto spontaneo semplice e  libero  ; ma per ciascuno di essi in due altri, cioè o per un
che a essere colpevole e a demeritare bastasse o l' atto  libero  della volontà di Adamo, come se questa esistesse nel
come incolparli di una cosa di cui non era causa il loro  libero  arbitrio, incolpando gli altri gli stessi bambini perchè
se non degli atti suoi proprii, di cui egli avesse avuto il  libero  dominio. In fatti che cosa costituisce la base della
la libertà di Adamo, perchè questa non basta a renderlo  libero  della libertà del subbietto che lo subisce e non lo
credere, che il peccato non possa esistere senza un atto di  libero  arbitrio in colui che ne è il subbietto, abusavano in
a rendere ragione del perchè non possa essere un peccato  libero  della volontà di chi lo subisce. Poichè la pena è contraria
le due specie di peccato puro e di peccato imputato al  libero  suo autore. Nel concetto dunque di peccato (nell' ordine
stessi principii 1. che volontario comunemente significa  libero  presso S. Tommaso, per la ragione detta, 2. che egli parla
peccato può essere imputato a colpa propria in chi non fu  libero  a riceverlo o a commetterlo, e che può stare il dogma del
al bambino (il che dipende unicamente da lui cioè da un suo  libero  decreto) un peccato del bambino, tale da fare che il
si fa subire. Si è forse egli meritata con un atto di suo  libero  arbitrio questa privazione? Come è egli dunque peccatore,
procede S. Tommaso, distinguendo la volontà semplice dal  libero  arbitrio, osservando che quella corrisponde all'
astraendo dalla libera volontà, dalla colpa che esige il  libero  arbitrio: quando i Giansenisti disconobbero la natura di
non dipende attualmente e necessariamente dall' atto del  libero  arbitrio, in maniera che quell' atto elettivo entri a
specie di moralità, l' una dipendente dall' atto del suo  libero  arbitrio, l' altra anteriore a questa e principio di
che tutto l' ordine morale si assolvesse negli atti del  libero  arbitrio. E veramente se ci può essere una moralità
creata da Dio da ogni lato buona, ma che l' uomo col suo  libero  arbitrio l' ha guastata, e l' ha guastata solo ne' suoi
di più di doni soprannaturali; ma che l' uomo col suo  libero  arbitrio, peccando, la guastò nella sua parte accidentale e
cioè disordinata dal peccato commesso da lui col suo  libero  arbitrio. E qui conviene rimuovere l' equivoco che nasce
e che in quest' ordine possa scompaginarla e guastarla il  libero  arbitrio dell' uomo stesso; e posto che l' autore prossimo
umana possa essere disordinata per effetto dell' atto  libero  di Adamo, questo non può essere un disordine morale, e
nazione abbia saputo sinora serbar continuamente vivo e  libero  il corso de' suoi pensieri; - come molte nazioni siano
d'Atene è il portico, è l'orto, è la selva d'Academo. È il  libero  e amabile corso della mente alla ricerca del vero: atque
straniera. Sarebbe una festa del genere umano, la festa del  libero  pensiero: Libertà e Verità. o conchiudeva allora dicendo:
sinceramente qualche religione, apprezzano talmente il  libero  culto di essa, che niuna delle cose terrene gli paragonano,
parte della Religione, ora metterà qualche impedimento al  libero  esercizio di lei, ora renderà impossibile ai fedeli la
in pari tempo sia dato ad intendere che è libero, perché è  libero  il vizio di spaziare impunito, in parte anche onorato.
perché non la volete, non ho alcun rimedio a suggerirvi; il  libero  arbitrio appartiene a voi, non a me; ma a chi ve l' ha dato
per contrapposto alla licenza, non può essere che il  libero  esercizio di tutte le facoltà umane regolato dalla legge
col giudizio pratico : che questo giudizio pratico è  libero  : ma che, dato il giudizio pratico o stima dell' oggetto,
naturali e sensibili (1), ciò poteva fare certamente il  libero  arbitrio dell' uomo fornito di una perfetta natura.
cimentata per modo da tentazione alcuna che egli col suo  libero  arbitrio resister non potesse: anzi piuttosto è da credere
comunicata alcuna grazia soprannaturale. Varrà il suo  libero  arbitrio a mantenere questo precetto? Certo varrebbe la sua
dono, una cotal potenza, l' uso della quale fu lasciato al  libero  arbitrio dell' uomo (2). La ragione, dice il santo Dottore,
già per diversità della grazia, ma sì dell' uso che il loro  libero  arbitrio ne fece. Ecco come Agostino dichiara la cosa:
è per ciò, cioè per la natura di questa grazia lasciata nel  libero  arbitrio dell' angelo e dell' uomo da potersi usare o non
E come togliea a fare sperimento di ciò che far potesse il  libero  arbitrio dell' uomo? Forse perchè questo arbitrio fosse
grazia potenziale operasse, si richiedeva che operasse il  libero  arbitrio, il quale in questo era lasciato a sè stesso. Or
questo era lasciato a sè stesso. Or però quando dico che il  libero  arbitrio era lasciato a sè stesso, non escludo l' aiuto che
come prima causa, cooperare e muovere doveva sicuramente il  libero  arbitrio dell' uomo che facesse buon uso della grazia.
la grazia non si può muovere, nè dare aiuto e forza al  libero  arbitrio, se non per virtù di Dio: essendo la grazia un'
è assurdo il pensare che il primo movimento nascesse dal  libero  arbitrio rinforzato dalla grazia abituale e mosso da Dio
solo come Creatore, e dietro quel primo e tenue moto che il  libero  arbitrio cominciava, e mediante una volontà tendente alle
forze da lei. Sicchè il consenso alla grazia nasceva dal  libero  arbitrio, rinforzato però dalla grazia abituale e con
si attuava la grazia e rendevasi operatrice. Insomma il  libero  arbitrio dell' uomo in quel tempo era sano e naturalmente
anco al bene soprannaturale. Ora dall' uso di un tale  libero  arbitrio dipendeva la sorte dell' uomo, come quella degli
Dottore, nello stato di Adamo innocente viene attribuito al  libero  arbitrio: nello stato all' incontro dell' uomo riparato
esce. Ora nello stato d' innocenza questa potenza era il  libero  arbitrio dell' uomo, perocchè questo libero arbitrio era
potenza era il libero arbitrio dell' uomo, perocchè questo  libero  arbitrio era retto, cioè tendente naturalmente al bene
del Riparatore sia tale che non solamente avvalori il  libero  arbitrio, ma vi inserisca a dirittura il principio degli
si dissipa colla chiara distinzione del volontario e del  libero  . Fino che non si conosceva che la volontà si può trovare
conoscere che non si può confondere con una tale volontà il  libero  arbitrio propriamente detto. Dopo di ciò fu facile di
dai primi momenti di sua esistenza e anteriormente al suo  libero  arbitrio; e che questo l' uomo lo acquista di poi a un
dell' uomo, sebbene appena generato e non ancor venuto al  libero  uso delle proprie potenze. E non può essere altramente
spontanea volare. Ma a ciò si sopraggiunse un atto di  libero  arbitrio, col quale l' uomo stesso stolse la volontà dall'
luoghi di S. Agostino, ove sembra dire che sia perito il  libero  arbitrio dell' uomo. L' uomo non potè più operare cosa
soprannaturale, e solo in un modo naturale: altramente il  libero  arbitrio dell' uomo sarebbe interamente perito, contro la
infetto dal peccato originale, rimane qualche parte di  libero  arbitrio con cui può fare degli atti di virtù naturale (1).
azione di quel seme, non venendo da viril seme concetto, e  libero  rimanendosi dal legacciolo della seminatrice concupiscenza
o pubbliche, sieno governati o governi, offendono il  libero  esercizio dei diritti della Chiesa intorno all'
libertà dell' insegnamento consistente, come dicemmo, nel  libero  esercizio del diritto d' insegnare; 2 Qualora un Governo
quella della Chiesa, esso non solo offenderebbe il  libero  esercizio d' insegnare proprio della Chiesa, ma di più
ma questo rimane rispetto ad esse nel diritto comune del  libero  insegnamento. E questo diritto comune importa, che come a
meglio che cada la loro scelta, appunto perchè deve esser  libero  anche il diritto d' imparare, che è correlativo a quello d'
Sarebbe una patente contraddizione concedere ai dotti il  libero  diritto d' insegnamento, e poi pretendere che essi non
rimane, che il Governo col suo monopolio leda il diritto al  libero  insegnamento di tutti que' dotti, che non si trovano nel
ragionano in questo modo: « Noi vogliamo che a tutti sia  libero  l' insegnare, ma vogliamo che quelli che insegnano
sia vero che questo sistema non mette alcun impedimento al  libero  esercizio del diritto d' insegnare, non è difficile il
ultima, violino apertamente il diritto che hanno i dotti al  libero  insegnamento. Già non è solo un impedimento, ma qualche
ai Governi civili. Questo nuovo impedimento, posto al  libero  esercizio del loro diritto, è ancora più gravoso del primo.
di essi. Ma c' è qui patentemente lesione del diritto del  libero  insegnamento, anche se si considera solo una cosa, cioè che
di patenti d' approvazione: sono tutti impedimenti posti al  libero  diritto che hanno i dotti d' insegnare. Sembra che si
d' istruzione, non è solo violatore del natural diritto al  libero  insegnamento che hanno i dotti, ma di più è nemico del
con villana diffidenza; 4 Se il Governo lasciasse veramente  libero  a tutti l' esercizio del diritto d' insegnare, e tenesse
ed ora stretta. Poichè se « la libertà non è altro che il  libero  esercizio del proprio diritto », o convien negare che il
e sostenuto che un Governo liberale dee lasciarne  libero  l' esercizio, così del pari diciamo, che tutte le anime
dalla tutela quell' autorità, non crediate di rendere  libero  il Comune: anzi se non procedete con prudenza, potrebbe
al principio che per libertà non intendiamo altro che « il  libero  esercizio dei diritti di tutti », e che ogni altra libertà
almeno col riconoscere pienamente il sacrosanto diritto del  libero  insegnamento, che essa ha ricevuto da Gesù Cristo? Ma il
(3). I tempi più accomodati a questo sono: al toccare il  libero  uso di ragione; e se i giovanetti nol fanno, è peccato
Un tralcio reciso si getta ad ardere. Voi siete adunque  libero  di pensare, che le rivoluzioni nelle mani di Dio sieno più
alla sua Chiesa: questa non è opinion condannata: voi siete  libero  di giudicare delle circostanze de' tempi minacciosi, e di
se così vi piace, le vostre predizioni. Ma non siete  libero  di farlo in modo da fomentar con ciò que' mali orrendi che
sarebbe certa, e non dubbiosa. Ma appunto, perchè siete  libero  di stare e di uscire, mi pare che dobbiate fare a voi
a voi stesso una simile questione: appunto perchè siete  libero  potrebbe allucinarvi l' amor proprio, il quale sa essere
tutta diversa da lei, che è l' effetto non necessario, ma  libero  di quella? Ma il nostro autore soggiunge: queste due cose,
le magnifiche frasi dei panteisti. Sì, Iddio è creatore,  libero  artefice dell' universo, non identico colle sue fatture, la
intrinseca e razionale, come quella che dipende dal  libero  ed ottimo volere di Dio. Di poi che cosa sono le esistenze
l' ordine contingente di cose, il quale è l' effetto  libero  del primo. Dunque l' ordine contingente, l' ordine delle
- E che l' ordine delle cose contingenti è l' effetto  libero  dell' ordine assoluto, oggetto dell' intuito? G. L' ho
pel quale l' ordine delle cose contingenti, è un effetto  libero  dell' ordine assoluto che è l' oggetto dell' intuito. L'
soggiace, è la creazione. Questo cangiamento è un effetto  libero  dell' Ente, ma questo effetto libero è poi l' opera della
è un effetto libero dell' Ente, ma questo effetto  libero  è poi l' opera della sintesi raziocinativa, e dell' analisi
la creazione, noi lo rimandiamo assai volentieri  libero  da ogni sospetto di panteismo. Ma dobbiamo però
non sussistono per propria essenza, ma perchè un atto  libero  di Dio gli ha fatti sussistere. Essendo dunque due cose
unita alcuna sussistenza, ma che viene unita pel  libero  atto della creazione. Quindi la sussistenza dell' essere da
santità. Ancora si obietterà che in tal caso Iddio non era  libero  al creare e non creare. Rispondesi che la libertà di Dio è
ed essenziale di Dio per se stesso rampolla l' atto  libero  della creazione, perchè è pur dottrina comune dei teologi
comune dei teologi che ogni atto d' amore di Dio benchè  libero  verso la creatura proviene dall' amore che ha Dio
se stesso, di guisa che suole attribuirsi ogni atto anche  libero  dell' amore divino allo Spirito Santo (1). Dalle quali
consumata ed ultimata, onde sta presente a quell' atto  libero  di sapienza ed intelligenza il suo oggetto. Ma non
quantunque la creazione del mondo sia un atto volontario e  libero  di Dio, tuttavia quest' atto è determinato moralmente dall'
da quello che era la vita; ed era stato collocato nel suo  libero  arbitrio di conservarla, o di fare miseramente getto di
non è tolta agli uomini. Onde gli uomini possono col loro  libero  arbitrio staccarsi da Cristo, e non riceverne più la
o meno com' egli avesse voluto. La scelta lasciata al suo  libero  arbitrio era nell' occuparsi più o meno al godimento onesto
quella a cui Adamo doveva innalzarsi in appresso col suo  libero  arbitrio, ma non era quella in cui venne da Dio costituito.
l' evitarlo. Non è già che l' Apostolo non conceda al  libero  arbitrio del figliuolo di Adamo il fare anche qualche bene
la natura intellettiva perfetta coll' integrità del suo  libero  arbitrio, vestito altresì della grazia che lo trasportava
[...OMISSIS...] 1.44 Rimanendomi un pocolino di tempo  libero  fra le occupazioni di questi santi esercizi, voglio
cui sono mosse dal divino Spirito, senza però che il loro  libero  arbitrio rimanga legato. Specialmente noi lo bramiamo e lo
e validi indizi da far parere verosimile che il Papa non fu  libero  in tal negozio, che pronunciò contro il suo sentimento a me
Non regna più nell' anima che l' amor di Dio, vi regna  libero  e potente in ogni parte di essa, in ogni sua facoltà, in
almeno al Papa; ma tuttavia l' ubbidienza lascia un campo  libero  a chi più a chi meno, ai Superiori un campo maggiore, agli
maggiore, agli inferiori uno minore. Entro questo campo  libero  ciascuno può e deve mostrare il suo spirito d'
entro la sfera del suo ufficio in quanto è lasciato  libero  alla sua discrezione. Prendete anco a considerare un
i motivi al potere legislativo; e questo rimane tuttavia  libero  di promulgarla o no. Qualora la promulghi, riportandosi
modalità che ei porta in comune. Or dunque l' uomo non  libero  non ha nessuna modalità da mettere in comune; poichè la
pagando il mercenario redime sè stesso: giacchè egli è  libero  quando è padrone del suo tempo e della sua opera: quando
dei quali coll' istituzione della nuova società restava  libero  come prima di prendere o di licenziare i mercenarŒ secondo
rappresentare nell' Amministrazione rimaneva perfettamente  libero  a differenza della rappresentazione passiva, il primo
ma che conteneva solo una utilità propria, ognuno rimaneva  libero  di esercitarlo o non esercitarlo, sebbene nessuno poteva
principio sacro, il principio conservatore di ogni governo  libero  consiste in ciò, che la sovranità non appartenga nè alle
i motivi al potere legislativo; e questo rimane tuttavia  libero  di promulgarla o no. Qualora la promulghi, riportandosi
modalità che ei porta in comune. Or dunque l' uomo non  libero  non ha nessuna modalità da mettere in comune; poichè la
pagando il mercenario redime sè stesso: giacchè egli è  libero  quando è padrone del suo tempo e della sua opera: quando
dei quali coll' istituzione della nuova società restava  libero  come prima di prendere o di licenziare i mercenarŒ secondo
rappresentare nell' Amministrazione rimaneva perfettamente  libero  a differenza della rappresentazione passiva, il primo
ma che conteneva solo una utilità propria, ognuno rimaneva  libero  di esercitarlo o non esercitarlo, sebbene nessuno poteva
principio sacro, il principio conservatore di ogni governo  libero  consiste in ciò, che la sovranità non appartenga nè alle
volontà. Questa opinione nasce, perchè si considera l' uso  libero  della volontà, il quale manca da prima interamente nel
un animale privo dell' ale non ha la potenza di spaziare  libero  nell' aria » (1). E qui chi non vede il filo per condurre
nella natura vi è la necessità , nella volontà tutto è  libero  e contingente: la natura è costante, immutabile, la volontà
sua libertà. Vedesi poi da questa prima apparizione del suo  libero  operare, ch' esso suppone qualche grado di fortezza, colla
avviene un cangiamento immenso relativamente al suo operare  libero  e morale. E nel vero un soggetto che non percepisse
adunque (se non con estrema difficoltà e in virtù del  libero  pensare) affissare l' attenzione nell' invisibile senza
popoli l' intendimento operava spontaneo, ed il pensiero  libero  o non era per ancora sviluppato o assai poco, chiara
idolatria e dell' antropomorfismo. All' incontro, che il  libero  pensare possa evitare cotali errori ovvero riconoscerli per
filosofia non può trovarne ragione altrove che nell' atto  libero  del Creatore. Che se l' atto col quale l' ente è posto, è
del dolore, associata coll' immaginazione di uno stato  libero  dal dolore e dei movimenti che a tale stato conducono, sono
riposo ottenuto in quell' istante, in cui vede a sè  libero  ed aperto il piacere concupito. Onde, placata l' ira di
le cose tutte insieme, e poi le distingue. Il movimento  libero  dell' intendimento umano cominciò nell' Asia minore, nella
il bisogno di cercarne un' altra, e sperò di trovarla nel  libero  esercizio del proprio pensiero, e così da discepolo stato
uno stipite. II L' Io puro di Fichte non può esser  libero  , perchè la vera libertà è una dote propria della volontà ,
trascendentali, quando pretende che l' Io sia sommamente  libero  appunto perchè pone sè stesso. Schelling così esprime
essere indeterminato, che è un' imperfezione, coll' esser  libero  che è una perfezione; e l' essere indefinito , che è un'
con cui da prima aveva scemato e legato a se stesso il  libero  esercizio del proprio pensiero. E siccome i primi a
realismo dunque, distinto nei vari modi di concepirlo, ebbe  libero  il campo: esso regnava ugualmente nel preteso platonismo di
degli antichi non ci trattenga più indebitamente dal  libero  uso del pensiero filosofico, e dall' acquisto d' una
abbandonerò il mio superiore e la religione per esser più  libero  e far tanto bene ». Povero lui, se avesse detto così! Con