sollevano proteste, né contro la tattica liberale, che non rappresentò certo gl’interessi rurali, né contro i socialisti, per quanto spesse volte abbiano
ripetute urgenze nella commissione a ciò eletta il 26 aprile 1912, il dott. Viesi, a nome del partito liberale, dichiarava che era disposto a concedere l
lotta elettorale, a danno dei pacifici cittadini e della libertà di riunione, dalla malavita asservita al così detto «Fascio liberale dell'ordine
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