I sacerdoti e tutti coloro che sono addetti al culto rivestono un carattere sacro che deve ispirare rispetto. Se noi li consideriamo nell'esercizio
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coltivatore che li ottiene con le sue fatiche: è perciò desso che fa vivere il mondo. 3. La terra, abbandonata a sè stessa, inselvatichisce e si copre
fagiolo, e racchiude uno, o più granelli. Questi granelli sono i semi che poi riproducono un'altra pianta, simile a quella che li ha formati. Ogni seme
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° Calcari, 4° Vegetali. 2. Si chiamano argillosi i terreni formati principalmente di argilla. Tu quindi facilmente li riconosci, perchè conservano le
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svaporano rapidamente. Seccando non s'induriscono nè si spaccano. Il sole facilmente li riscalda, e li inaridisce. 2. In questi terreni le piante
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consistenza; l'acqua li traversa, come un filtro. Appena piovuto, restano asciutti. Il gelo li gonfia, e cagiona lo scalzamento delle radici. Ai raggi
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torbiera, e di palude, presentano un color bruno scuro; ma tu li riconosci ad occhi chiusi, al solo odore di ammuffato che tramandano. Sono elastici così
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scuro. Se versi su queste terre un po' d'aceto, li vedi bollire tanto più vivamente, quanto più c'è materia calcare. 2° Gli argillo-sabbiosi, i quali
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. Questi terreni, oltre il nome, conservano le proprietà della sostanza predominante. Tali proprietà li rendono poco atti alla coltivazione. Col variare
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mezzana consistenza, ossia nè compatta, nè sciolta. Ben di rado i terreni, quali sono in natura, presentano queste condizioni. Se dunque li vuoi capaci di
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giardiniere empie i vasi di terra ben sciolta, poi con la mano la pigia intorno ai fiori. L'ortolano vanga, e rastrella le aiuole; getta i semi, e li cuopre
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oggetti, e, quando saranno quasi asciutti, li fregherai con un pannolino. Netterai i mobili di noce, canterani, lettiere, tavole, sedie, e darai loro
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affetti, e disponi in vaso a strati, con un po' di sale, aglio, e senapa, ben pigiati; versi un po' d'olio e aceto, e cuopri. I peperoni, li fai
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, della salvia, e del rosmarino; i fiori, e le foglie della malva, dell'assenzio, ecc.; e fàttili seccare, li ripone in luogo asciutto, entro scatole di
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pochi, o molti, i rammendi a farsi, non dire: «Li riparerò poi». Oggi è soltanto un forellino in un lenzuolo, una scucitura in un giubbetto, uno
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24.Buon governo degli animali. Il governo della stalla è pur una delle principali tue cure. Dalla stalla escono bei guadagni per chi li sa ricavare
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29.Fermentazione. La fermentazione ammollisce i foraggi, e li migliora, li rende odorosi, saporiti, di facile digestione. Si mette il foraggio in
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questi difetti; ella sola non li vede; anzi, a sentir lei, tutti le fanno dispetti, tutti le vogliono male. Ma come si fa a volerle bene? Le ragazze
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il sèdano; lega i gambi della lattuga: si scolorano, e si fanno bianchi, come li vogliono i signori; ma pèrdono anche nel buon sapore. Così ancora i
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, onora Dio; chi li ama, ama Dio; chi gli obbedisce, obbedisce Dio. Il Signore fece a tutti questo comandamento: «Onora il padre, e la madre, se vuoi
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lana delle pecore, il lardo del maiale, il grasso degli animali da impinguamento. Dunque gli animali bisogna nutrirli bene, se li vogliamo buoni, ed
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che non poppino fino a sazietà. Ingordi come sono, e ancora deboli di stomaco, possono farne indigestione da morire. Quando li avrai separati dalla
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trattarli bene si fanno docili, obbedienti, affezionati, pieghevoli a qualunque abitudine si voglia loro imporre. È il cattivo trattamento che li rende
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di proteggerli, per l'aiuto che porgono nel distruggere gli insetti, li uccidono. E questa è una cattiva azione. Dunque si lascino vivere gli uccelli
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ordinata e pulita, fa lo stesso con gli uomini: li attira a sè nei giorni di festa; non li lascia andar girelloni, o all'osteria. Dunque fa che ogni cosa
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lana delle pecore, il lardo del maiale, il grasso degli animali da impinguamento. Dunque gli animali bisogna nutrirli bene, se li vogliamo buoni, ed
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come sono, e ancora deboli di stomaco, possono farne indigestione da morire. Quando li avrai separati dalla madre, a questa li condurrai solamente al
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8. Fermentazione. La fermentazione ammollisce i foraggi, e li migliora, li rende odorosi, saporiti, di facile digestione. Si mette il foraggio in
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trattarli bene si fanno docili, obbedienti, affezionati, pieghevoli a qualunque abitudine si voglia loro imporre. È il cattivo trattamento che li rende
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madre i pulcini appena nati, e fin le uova. Tu rendi male per bene. Invece di proteggerli, per l'aiuto che ti porgono nel distruggere gli insetti, tu li
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brontolone. Tutti vedono in lui questi difetti; egli solo non li vede; anzi, a sentir lui, tutti gli fanno dispetti, tutti gli vogliono male. Ma come si fa
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cominciò a far debiti; per pagarli vendette un campo: nè si fermò lì. Continuò a far debiti, e si mangiò via via i prati, le vigne, fino all'ultimo palmo di
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lavoro: ed essi? Tu diventerai un buono ed onesto coltivatore: ma essi come finiranno? Prega il Signore che li corregga, e li faccia buoni: ma fuggi la
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mese; così ti liberi dalla tentazione di spenderli malamente, ti fruttano qualcosa, li ritiri quando che sia, in caso di necessità; e, senza quasi
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il sèdano; lega i gambi della lattuga: si scolorano e si fanno bianchi, come li vogliono i signori; ma pèrdono anche nel buon sapore. Così ancora i
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, onora Dio; chi li ama, ama Dio; chi gli obbedisce, obbedisce Dio. Il Signore fece a tutti questo comandamento: «Onora il padre e la madre, se vuoi
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del tuo meglio per emendarti. Io conosco certi ragazzi cattivi che vanno in bizza, quando i genitori li correggono di un difetto, o li rimproverano
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pelle è pur molto necessaria agli animali. La stregghiatura li rende più sani e vigorosi, favorisce la produzione del latte e l'impinguamento; perciò vuol
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, e ciò attenua lo zelo e lo interessamento delle persone che fanno parte di questi corpi, io non li accuso; feci anch'io parte di uno di questi corpi
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Se poi si tratta di sbarramenti, questi sono stati studiati già, e li faremo a misura che si potrà. E se c'è bisogno di farli più celermente, si
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ministro della guerra. Ma io l'ho promessa con l'intenzione di presentarla; e tale intenzione ci è sempre. Io li prego di credere che non sono meno
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venirne ad una conclusione, che problemi così importanti non mi stiano grandemente a cuore? Li assicuro che il Cadore, e quelle altre parti di cui si è
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Onorevoli colleghi, vogliano, li prego, sedere ai loro posti e far silenzio.
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Constò pure che anche gli altri punti fortificati erano stati occupati; che anzi Osman pascià, comandante turco, li aveva abbandonati prima ancora di
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presidente. Li prego di far silenzio e di prendere i loro posti, onorevoli colleghi.
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troppo vivaci, quando troppo li ecciti qualche infida libazione, ma di consueto disciplinati, sobrii, assidui. Essi sono come gli iloti del lavoro
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condizione della costituzione degli uomini, quindi li abbiano posti in condizione di essere più facilmente vulnerabili.
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tribù anelano avere ciondoli e monili delle conterìe di Murano, e fucili delle fabbriche bresciane. I tessuti, i vetri, i liquori europei li
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della quale alla moglie non è permesso neppure di essere gelosa, ma che li assorbe, li esalta, li accontenta e li distoglie da noi donne, peggio che se
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e un alloggio nel Convento di Sant'Onofrio. Lì ci sarebbero il nome, l'ombra impiastrata a una muraglia, la gorgiera, la quercia e la spada del Tasso