lei. Tutti si portarono molto bene, e non insudiciarono nulla, perchè Dodò aveva minacciato di non seguitare il racconto, se i topini mancavano alle
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne
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. Gentile sedette di fronte a lei, lentamente. Aveva gli occhi stanchi, ma ancora pieni della luce dormiente di Amilah. — Generoso e potente è il
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, chino e silenzioso, oltre la soglia. Fermandosi a quattro passi dal giaciglio dove Amilah sedeva, Maometto si fermò. Guardò lei, poi il pittore, poi
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O signorina, anche lei? Ma come? Metterà Rinanta cura ad abbigliare la sua graziosa persona e non ne vorrà metter punto a vestire i suoi pensieri
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; era anzi in tali discorsi molto guardinga e modesta. Quel linguaggio, che a noi riusciva affettato, per lei era naturalissimo, ed era in fatti in
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Dio! Ci ha donato il Salvatore divino Gesù, ed è perciò anche madrencoostraprottioecnlre di potente pietosa. Rivolgiamo a Lei, con particolare
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madre seguiva piangendo la bara, e molta gente della città era con lei. Il Signore ebbe pietà della donna desolata; le disse: - Non piangere! - Poi si
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signor Goffredo, prendendo per mano Sergio, disse: - Signor maestro: lei racconterà perchè Balilla ha tirato il primo sasso: e vedrà che tutte queste
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piacerebbe vederla meglio, e liberamente, e che forse anche lei vedesse la mia faccia...» Così dicendo lasciò le briglie del cavallo e fece un passo avanti
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non scompaiono proprio...» «Ma lei, Blabante, era mille volte più delicata di un fiore... Mille volte più fiore del più delicato al mondo!» decise
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la testa e si rivolse decisamente al nuovo arrivato. - Dunque lei sarebbe... - con gli occhi cercò un foglio sul piano della scrivania - ...il signor
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spaventò, tornò a sorridere a Dorotea. - Lei è mia figlia - disse piano. - Non è bellissima? - ...Oh, sì! - biascicò a stento la Pinuccia. E si
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, pensò, era un peccato non portarla a passeggio. E anche lei, a dire il vero, aveva voglia di fare due passi. «Forza, Amanda» si disse. «Esci a
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dica e in fretta. Gli altri possono pure tornare nelle camere. Alcune mani si alzarono esitanti. - Bene. Vediamo subito. Lei, dottor Pastori, scriva le
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. Forse che lei non ha mai fatto pubblicità alla sua impresa di pompe funebri? - Sì, qualche volta. Ma così, alla buona, senza tanti arzigogoli. Qui invece
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grandezza, ma di uguale importanza, e un certo numero di fratelli e sorelle minori di lei. Costoro erano gli unici lettori suoi, a quel tempo: e fra quei
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. Anche questa volta Bellissima chinò la testa senza rispondere. Che colpa ne aveva lei, se era stupida? E stette ad ascoltare, con gli occhi in su, quello
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La Signora del Pineto aveva cantato proprio bene, e tutti si felicitarono con lei. Ma alcune dissero: — Che boria! — e non le rivolsero neppure la
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e con lei che non c'entravano. Quella vecchia aveva anche detto all'ultimo: - E poi soltanto gli stracci vanno per aria! - Quasi avesse voluto
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suo ventino alla bambina palliduccia e gira gira, sorridendo a lei che le ricambia timidamente il sorriso.
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ora vengono da lei per consiglio.
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sarebbe stata curiosa di vedere tali meraviglie. Chi sa! forse avrebbe incontrato qualche bambina come lei, della seconda. Magari avrebbe potuto
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, discorreva con lei e la pianta rispondeva agitando le foglie. Sarebbe cresciuta, avrebbe dato magari fiori, frutti, avrebbe donato ombra e fresco. Ora è
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Mimma aspetta il Bambino Gesù e tiene gli occhi larghi. Non vuole addormentarsi. Gli altri sono andati alla messa di mezzanotte ad attenderlo e lei
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. Adagiato nella greppia, il Bambino Gesù sorride a tutti; anche ad Anna. Anzi sorride proprio a lei. Oh diventasse vivo un momento solo e Si posasse tra
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rischiara perchè lei è buona. Sa la nonna da dove scende la Befana? Non lo sa di preciso. La si vede passare come una freccia, a cavallo di una scopa, sopra
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fare per convincerli a mangiare in pace la loro zuppa di latte. La Mimma vorrebbe lei pure la cartella e il cestino della merenda pieno pieno di buone
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duca di Ferrara corse una giostra in suo onore; onde Torquato Tasso cantò di lei:
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Platone, da lei studiato sempre con grande amore. Altro pregio ammirabile della nostra Tarquinia fu il conservarsi pura di cuore in quella corrotta età
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coloro, i quali le stavano intorno al letto; e morì subito dopo, essendo vicina:ai centotrè anni. Di lei fu detto che aveva cantato Con la dolcezza del
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circa a questi suoi difetti; la quale ammonizione fu da lei accettata gratamente. Ora vi dico che da quel tempo della prima sua lettura, pareva diventata
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Pindemonte, il Panini, il Vannetti, il Soave, il Bettinelli, e sopra tutti il celebre Lorenzo Mascheroni, che a lei diresse il nobilissimo e famoso Carme
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"Signora Isabellina, tocca a lei: vada al suo posto." Così disse la direttrice, come prima si furono raccolti tutti la ottava domenica nel luogo
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"Zitte, signorine, incomincia la lettura; e lei, signora Fiammetta, vada al suo posto senza farsi più pregare." Queste parole disse la direttrice la
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attorciglia chetamente, e si mette a dormire. Lei passa oltre. Ed ecco il gigante tutto coperto d' acciaio, che si slancia incontro bran- dendo la mazza
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tentar lei: — Fra loro donne si sarebbero intese meglio. — Fece le sue provviste di pane e vino per otto giorni, e partì. A mezza strada: — Maestà
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, che non pareva più lei. Era così bella, che abbagliava. La Regina, come intese che Serpentina stava per tornare, montò sulle furie: — Se vien lei
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scena lei e le altre vicine presenti C'era una volta.... 16 ridevano: il cenciaiuolo in questo mentre svoltava la cantonata e spariva. Corri, cerca
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tratto. Appena visto Ranocchino, la Reginotta cominciò a riaversi. Rannocchino, porgi il ditino! — E Ranocchino porgeva il ditino, e a lei soltanto. Il
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faccia. Lei disse: — Andiamo a presentarci al Re mio padre. Son tredici anni che non mi vede: - Al portone del palazzo reale non volevano lasciarla passare
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— Mi vuoi per marito? Ti feci fare apposta per me. — Lei tremava come una foglia. — Mi vuoi per marito? - Più la Reginotta sentiva quella vociaccia
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L'UOVO NERO C' era una volta una vecchia che campava di elemosina, e tutto quello che buscava, lo divideva esattamente: metà lei, metà la sua gallina
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poteva lavorare pochino. Faceva dei piccoli servigi alle vicine, e così lei e la sua creatura non morivano di fame. Quel figliolino era bello come il
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E ogni volta che lei gli diceva: tu sarai Re, il bimbo accennava di sì colla testina, come se avesse capito. Un giorno si trovò a passare proprio il
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fecero indossare uno dei più ricchi abiti di lei, e la mandarono nel bosco. Doveva dire che lei era la figlia del Re. Il giorno appresso quella
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' erano lì, sfogavansi a piangere. — Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte! - Diventata grande, a sedici anni, lei
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Ruggiero accennò che non era lei. Allora si avanzò la seconda e fece la stessa domanda. Ruggiero accennò di nuovo che non era lei e così fece per le
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guarda intorno e vede la signora Merlo sdraiata per terra, con la testa sotto il tavolo. Finalmente realizza che anche lei è sdraiata sul pavimento e
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detto il capo, — lei è nostro prigioniero. — Non ricordo di aver dichiarato la guerra a nessuno, — ha risposto il barone, — e non ricordo di aver perduto
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