Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Giovanna la nonna del corsaro nero

204994
Metz, Vittorio 30 occorrenze
  • 1962
  • Rizzoli
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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. "Vivo con il mio modesto stipendio di capitano..." "E quei cento chili d'oro?" "Erano le medaglie guadagnate in mille scaramucce contro il nemico

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Facendosi largo a colpi di spada fra le fitte liane che gli sbarravano la strada, il giovane Raul di Trencabar insieme al capitano Squacqueras e a un

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: "Marinai, soldati, sottufficiali, ufficiali, adunata!" Mentre l'equipaggio della nave, misto ad alcuni soldati, accorreva da tutte le parti, il capitano

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fulmineamente due pistole dalla sua cintura e sparò due colpi in aria. "Ecco fatto!" disse rimettendo le pistole nella cintura. Il pirata Barbanera raccolse la

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... Su, prendete i remi, alzate la vela, fate qualcosa..." "Impossibile, signora contessa," le fece rispettosamente osservare il maggiordomo Battista

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Il governatore e Raul stavano guardando i soldati che, di ritorno dal tempio incas, avevano appena terminato di rotolare e drizzare in piedi le botti

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spedizione punitiva contro le colonie spagnole. Fatto naufragare il vascello pirata a causa delle sue scarse conoscenze nautiche, la vecchia di ferro

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incas seguiva attentamente le manovre di un signore in abito sacerdotale che sopra un altare di pietra si stava preparando a tagliare il collo ad un

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sfuggire a quel rischio andava a finire fra le mascelle di un mostruoso caimano che si mise a piangere lacrime di coccodrillo non perché fosse riuscito a

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attualmente il conte di Trencabar." I quattro che si trovavano nelle immediate vicinanze di Maracaibo in un punto dove sorgevano numerose le case coloniche, fra

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comprare delle armi vere, di ferro" propose Nicolino. "Già e a chi le vendi nella foresta vergine?" "Come se questo non bastasse," sospirò Jolanda "in

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per ritemprare le forze e per decidere sul da farsi. Per questo avevano convocato il Gran Consiglio al completo della Confraternita. "Fratelli della

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. "Jolanda!" le dette sulla voce Giovanna, scandalizzata. "Come ti permetti di chiamarlo Raul?" "E come dovrei chiamarlo, nonna?" "Razza dannata!" "In

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cicatrice di ferita che un uomo abbia sul viso di traverso, come il catenaccio di una porta, si affacciò dall'esterno spaventando a morte le ragazze

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..." "Dormite pure, nonnina" le disse Jolanda, dolcemente. "Farò io la guardia..." "Ecco, brava" disse Nicolino. "Così posso dormire anch'io... Chi dorme pranza

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comandati dal sergente Manuel, stava parlando con il capitano Squacqueras. "Non avrò mai il coraggio di confessare a mio padre che ho avuto fra le mani

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Nel grande salone di ricevimento della villa del governatore, i signori e le signore invitati si scambiavano piccole e garbate riverenze, si

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Jolanda, il nostromo Nicolino e il maggiordomo Battista erano nascosti fra le alte e fitte canne da zucchero di una piantagione che si trovava

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che si è allargato" ciangottò Nicolino. "È la testa che mi si è ristretta... Qui ai tropici le notti sono umide..." "Su, andiamo," disse allora il

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schiavo che aveva in mano anche uno spegnitoio si avvicinò ad uno dei candelabri per spegnerne le candele. Giovanna gli si avvicinò camminando con passo

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. Dietro di lui entrarono le guardie e il Viceré. Il governatore si rivolse a quest'ultimo. "Avete visto, Altezza? Non c'è nessuno... Avevo ragione io

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Trencabar si avvicinò alla vecchia e le domandò: "Avete un ultimo desiderio da esprimere?" "Sì," rispose Giovanna "vorrei l'onore delle armi e comandare io

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rinunciare a questa fortuna!" "E la chiamate fortuna?" rimbeccò Nicolino. "Una nave tutta nera con le vele rosse e un equipaggio di bacilli e di microbi!" "Vi

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letto" "Per forza, è sotto lo sportello" disse Battista "Guarda, fai come me... Rifallo..." E il maggiordomo voltate le spalle a Nicolino cominciò a

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sghignazza?" domandò balzando a sedere sul letto e guardando verso la porta. La porta si aprì con un sinistro cigolio e alto, spettrale, con le alghe verdi che

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Un piccolo drappello di pirati si faceva largo a colpi di sciabola di arrembaggio fra le fitte liane della foresta vergine. Li comandava il Corsaro

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Il drappello di soldati spagnoli avanzava rotolando le botti. Li comandava il sergente Manuel che ad un certo punto si fermò. "Non vorrei che ci

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chiuso e svenne effettivamente fra le braccia di Giovanna, mentre il maggiordomo faceva appena in tempo ad acchiappare la torcia. "Proprio qui sopra la

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e belle maniere. "E perché se è lecito, signore?" domandò il Corsaro Nero. "Ha detto che le vele sono sporche e ha dato l'ordine di staccarle tutte

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il maggiordomo Battista respiravano di sollievo, il Cacicco batté le mani ordinando ai selvaggi: "Si sciolgano gli altri prigionieri e si danzi in

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