Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Gambalesta

215982
Luigi Capuana 35 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Tirrena
  • Livorno
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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per la manica della giacchetta, lo fermò; e rientrò nello stallatico. Cuddu non rispose. Appoggiò le spalle allo stipite del portone e rimase là a

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accosto al muro, soffocando i singhiozzi con la mano per non farsi sentire, consolandosi un po' col ripensare le parole di compare Nunzio: - Ti

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. Infatti il ragazzo pareva fatto a posta per correre come il vento, con quelle gambe lunghe, asciutte e quei piedi larghi e solidi che le scarpe non

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! E, preso il rotolino che aveva in mano, se lo appoggiò dalla parte della cresta alla spalla e fece atto di sparare... Bum! - Oh! A far le buffonate

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allontanato aggrottando le sopracciglia, senza risponder nulla, quasi temendo che qualcuno potesse soggiungere: - Perché non vai dal tuo principale

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? - E mettono carcerati i birri. - Ah! - esclamò Cuddu, comprendendo ora le parole di compare Sidoro: Birraccio! Ne hai per poco! - Sùbito la fanno

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tenevano così fasciato? Le fasce, egli credeva, gli facevano male. E chiamava: - Mamma! Mamma! Fiocamente; non aveva forza di gridare. Chiudeva gli

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poco a poco, ad aprirla come un ventaglio cosparso di occhi, straluccicante di mille colori e di oro. E tutte le penne fremevano, scosse da un

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la gran cappa di neve, Mongibello ; e a Cuddu sembrava più piccolo di quanto lo vedeva dalla spianata davanti a casa sua, perché qui le colline

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, lontano, a riprese, un crepitìo di fucilate che somigliava al rumore dei mortaletti sparati a Ràbbato per le feste della Madonna e dei Santi. Gli

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? - Non so dove qui vendono il pane. Vi ho aspettato là, nel portone... C'era un ammazzato, poveretto! Vi ho cercato per le vie. Ho visto don Carlo il

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ricordo del morto, steso lungo per terra dentro il portone con la bocca aperta e gli occhi spalancati... E, dopo le fucilate, tutta quella gran folla

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una riva all'altra? Oh!... E là, invece, le barche andavano da sé, senza fune alcuna. Che cosa era il lenzuolo gonfiato dal vento attaccato a

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il sarto era avvenuta la stessa scena che nella bottega del calzolaio. Se dal sarto c'erano le seggiole con la spalliera, bisognava però starvi a

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! Avanti!... Viva Garibaldi!... Bum! Sgranava gli occhi, agitava le braccia; destava pietà e ammirazione. Era bastato che qualcuno avesse supposto che

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punto dove i ranocchi stavano immobili con le teste fuori dell'acqua, gli occhi verdi a fior di pelle che guardavano intenti, e stese lentamente la

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per accertarsene gli domandò: - Che facevi lassù? - C'è la nostra grotta; abitiamo là. Vuoi vederla?... Mio padre è con le pecore in fondo alla vallata

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Ti picchierà... Perché non vuoi fare il sarto? - Il postino vorrei fare. - Che cosa è il postino? - Colui che porta le lettere da un paese all'altro

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che andava anche lui, assieme col padre, dietro le pecore al pascolo. Questa volta però era rimasto alla mandra per guardare la capra figliata e darle

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n'accorse e gli accorciò le cigne di esse. Così Cuddu poté seguirlo svelto tra le macchie, pei sentieroli della vallata che salivano e scendevano mezzi

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andava avanti. Compare Nunzio batteva su le macchie e sui cespi delle erbacce con la canna del fucile sùbito ricaricato. Cuddu, intanto, alle parole

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guardava con terrore il sole che abbassandosi verso le rocce di rimpetto, laggiù laggiù, rendeva prossima l'ora della partenza pel paese. Un gran

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prima del vecchio. Cuddu era partito zufolando, con cert'aria d'importanza; e lungo lo stradone si ripeteva le parole di compare Sidoro: - Sei tu quello

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della camicia con le proprie mani. - Bada di non perderla! Cuddu fece una mossa orgogliosa con la testa, che significava: - Per chi mi avete preso? Era

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- Ti ha visto nessuno? - Nessuno. - Torna mercoledì, alla stessa ora. E bada! Compare Sidoro prese tra l'indice e il pollice d'una mano le labbra e

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tetto, lo riparava con le falde del cappottone, gli cavava dal petto la lettera con le mani pelose fin su le dita, e gli metteva allo stesso posto la

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- L'altra volta c'è mancato poco. Dice che vado a rubare. - Birraccio infame! - brontolò quegli. - Le pagherai tutte insieme! Cuddu non sapeva

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tirato da parte per lasciarli passare. Don Giovanni, che lo aveva sbirciato, si fermò, aggrottando le sopracciglia. - Dove vai con questo tempaccio

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per sparare, aveva abbassato la testa, turandosi le orecchie per non sentire il botto. - Morte a nessuno! - replicò il signore in tuba. - I birri

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fili operata dai licci davanti a la cassa del pettine; e, calcando con le due mani la cassa, vi picchiava su, ritmicamente, con la spola, spesso

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: - Il re è sempre re, e le cose tornano, presto o tardi, come prima! - così ella temeva che i birri, usciti di carcere, non se la prendessero con Cuddu

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istruttore; e la mattina che uno dei suoi militi avea tentato di ribellarsi, Cuddu, andando per le spicce, gli aveva dato quattro pugni. Si erano

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, con le masserizie ammonticchiate in un canto della via. Un formicolìo di persone atterrite che gesticolavano, gridavano, si sbandavano... E scoppi di

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o zoppicanti per qualche ferita a una gamba. Si accostò timidamente a un giovanotto, seduto sur uno scalino, che si allacciava le scarpe sdrucite

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, dopo che quegli gli aveva detto: - Ho mandato io il ragazzo. Non state in pena; ritornerà tra poco; queste sono due onze pel suo servizio. Che le

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