Bada che sono le undici, se vuoi andarti a vestire.
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Sicuro. Il direttore dell'Art-Roman ha la mania di dipingere. Dei cerotti! Ma se volevo ingraziarmi quella rivista che va per le mani di tutti i
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Non le ho, ti dico. Forse domani.
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Mai. Le spiace anzi.
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gli dà le tre lire.
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Conosco le tue ragioni, le ho già lette stampate, ma non ho tempo di discuterle ora. Sono aspettato a déjeuner.
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Perchè le tue relazioni, non le gioveranno al certo. E potrebbero impedirle qualche buon collocamento.
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Sono leste le tue robe?
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Quella là per fare le cose grosse!
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Domani ripiglio le lezioni.
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Dammi le forbici.
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Prende le forbici sul tavolino e taglia.
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Riprendere? A Milano per le cose grandi c'era Andrea il maggiordomo che faceva i conti con me e per le piccole c'era Lucia che dipendeva da Nennele.
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Il treno arriva alle nove. Sono le undici.
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le va vicino, piano.
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I paperi menano le oche a bere.
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Le bacia le mani.
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Bravo Massimo. Le migliori pitture sono le macchie dei muri.
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Vedremo le traccie domenica salendo a Chamonix.
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commosso trattenendo a stento le lacrime e con grande amarezza.
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le dà un telegramma.
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Le cose non ti avevano preso.
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Le mette una mano sulla fronte, ai polsi.
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fra le lacrime.
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È presa da un pianto convulso, gli getta le braccia al collo.
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Le accosta un seggiolone.
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Un mese e mezzo. Non tutte le notti sai. E adesso ho finito, stanotte è l'ultima. Non ho più che da ricopiare la relazione.... Per questo mi son
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NENNELE s'alza e viene verso suo padre con le mani giunte.
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Piega le maniche.
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Altro! No, no, no. Le maniche piegate in dentro.
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Là. E io darò delle lezioni di Tennis. Su le falde adesso....
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Le racchette porti?
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Metto le racchette.
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Fuori vanno. Sotto le cinghie, che si vedano.
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O Dio! Non le avete detto?
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Le manderò l'indirizzo.
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Le do mille lire. Non un soldo di più.
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Dammi 500 lire. So che le hai. È un conto che ho dimenticato di consegnare a tuo padre. A dirglielo ora sarebbero lacrime. È un conto di 1000 lire
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Dove le devo pigliare? Non lasciarmi in imbarazzo.
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Fuori le tue 500.
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durante le azioni sopradette. A Nennele.
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Le mie valigie?
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Le ha fatte scendere Gaspare per la scaletta.
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A voi la mano. Anzi tutte e due le mani.
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Le dà monete.
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Le trenta lire che ti mancano.
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Devo insegnarle, non le so.
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Hai fatto le cose da signore. Senza fatica.
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C'è al mondo della gente che ha il cómpito della pura intellettualità: che vuol dire di raffinare le sensazioni, di custodire le tradizioni eleganti....
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Le guardie del sepolcro.
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Accademia della crusca
