Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245415
Grazia Deledda 50 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
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invincibile ira contro Dio e contro gli uomini. Pensò che il bambino lo avesse deposto lì qualche contadina che lavorava nei dintorni, e tirò le

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zia però riprese subito un aspetto tragico, pur continuando a parlare: apriva le mani e scuoteva la testa sul collo come per dire che lei non aveva

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, per le solite spese. Era presto; lungo la strada ancora deserta s'allineavano le casse delle immondezze; eppure l'aria odorava di fiori, di mare, di

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biglietto disperato a Fiora. Solo che invece di duemila lire, togliendone gl'interessi anticipati e le spese per l'inscrizione ipotecaria, mi diede

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I'impressione che di noi due la sordomuta fosse lei. Un giorno le feci sapere che andavo di nuovo a visitare il terreno perchè intendevo di mettermi a

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caffè. Finalmente lo si trovò che passeggiava solitario con le mani intrecciate sulla schiena, lungo la stessa strada che conduceva al mio terreno. Mio

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sono davvero sordomuto, sono il vagabondo errante lungo la riva del mare; festuca fra le festuche rigettate dalle onde. La spiaggia a volte si

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Passavano i giorni, le settimane. In fondo io li contavo, come a volte meccanicamente si contano i passi che ci conducono al termine di una strada

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Mi ricondusse a casa e si mise a discorrere con la zia: l'aspetto tranquillo di lei mi assicurava ch'egli non le diceva nulla del mio triste

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La sua indifferenza a ogni altra cosa era tale che neppure la vista del bambino che Elisabetta le depose accanto sulla panca la scosse. Solo domandò

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Il fatto è che quel mio bagno straordinario aveva peggiorato le condizioni dell'anima mia. E non mi sentivo neppure capace di ricominciare. Una

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visita involontaria che doveva tanto influire sulla mia sorte. II vecchio tornò verso di noi, ma non sedette. Con le dita calcate sulle braccia

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moglie del mio creditore; la ringrazio e le domando scusa se ho risposto quasi male alla sua offerta. Le confesso che no, non ho speranza di pagare il

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uomo con una gamba di legno. Li vedevo parlare, agitarsi, ridere, e capivo tutte le cose che dicevano; cose semplici perfettamente inutili. La padrona

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E quasi ogni volta che andavo da lei le portavo una lettera e gliela deponevo di nascosto nel paniere da lavoro; e lei non mi rispondeva, ma non

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che ella mi giudicasse male per il male che avevo fatto, e credesse che io le confidavo le mie pene per farmi rimettere il debito, mentre in fondo

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Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo. Ma io non volevo. Ero un uomo

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Ancora non sono certo di non aver sognato. So che d'un tratto gli usci si riaprirono: riapparve il vecchio, che s'era tolto le scarpe per non

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Al solo guardare attraverso il bicchiere pieno pare che i vetri della finestra siano gialli di sole, e tutte le cose intorno dorate. La donna seduta

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disgraziato, perchè il marito la trascurava o le ripugnava: o forse anche per distrazione, nella noia senza riparo della sua vita. Io andavo tutti i

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di nero, con la cravatta rossa, ed ebbe cura di tirarsi su i pantaloni sulle ginocchia, lasciando vedere le calze gialle sugli scarpini gialli bene

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mangiare e da dormire, ma non pensasse ad altro. Per sfogare tutto il mio malanimo pensai di farle sapere subito ogni cosa. Le feci dunque sapere che

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sporgenti. Io leggevo il suo pensiero nei suoi occhi che a stento trattenevano le lagrime e volevano parere freddi, indifferenti. Più tardi ella mi disse

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la zia alzarsi anche lei, composta, con le povere mani strette l'una con l'altra come per aiutarsi e promettersi qualche cosa a vicenda: sollevò il

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che io le davo. Mi pare di vederla ancora nella sua cameretta semplice e stretta come una cella, sul suo lettuccio duro, con la sua camicia lunga e

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Poi il vecchio si rifece grave; mi si mise davanti con le braccia incrociate e mi interrogò con gli occhi. Sì, lo intendevo: egli mi ricordava la

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chiuso la porticina: io ero solo e maledetto in mezzo al mondo. Poi fui riassalito dalla rabbia: ecco che adesso ricominciavo a invertire le parti, a

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con pazienza, col desiderio che guarisse presto, e nello stesso tempo le auguravo la morte. Adesso mi sembrava d'essere legato a lei e di non potermi

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più; ed io, che in fatto di piccoli debiti ero orgoglioso e volevo non se ne avesse, feci notare alla zia che bisognava pagargli le visite: ella non

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mio, le dirò ogni cosa, alla zia, e lei sara contenta. Intanto ero contento anch'io, d'una contentezza strana, grottesca, da folle: oltre alla

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persiana, spinsi metà della porta; ma subito richiusi e andai oltre. La bambina non c'era. Ma conoscevo bene le abitudini della casa. La balia dava il

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che si agiti, se vuole. Può anche piangere, se vuole: il suo grido adesso può confondersi con le altre voci della notte, col mormorio degli alberi, con

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completa non riuscivo a trovarla: una luce, mille luci tremolavano nell'anima mia smarrita, come le stelle nel firmamento scuro. E quell'impressione

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sofferenti. Anche la padrona era ricaduta nella sua triste indifferenza: lasciò che Albina le prendesse di grembo il bambino già di nuovo addormentato e lei

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, tremolò nel silenzio, con la luce e le ombre: era il bambino che s'agitava nel letto, fra le braccia della serva. E Bona vibrò anche lei; le pareva che

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passaggio nel suo letto per quella notte sola, mentre non s'era affezionata neppure al figlio del padroni, e le maggiori sventure del prossimo, come appunto

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l'avevano lasciato dormire tanto: poi perchè sua moglie s'attardava a letto. Egli ci teneva, ch'ella s'alzasse presto e sorvegliasse le serve; non perchè

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gente. Ogni tanto Elisabetta doveva adoperare le sue chiavi: e qualche persona bisognava pur lasciarla entrare: per esempio il brigadiere. Aveva un

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sua visita usava offrirgli. Ella chiamò Albina: ma il dottore, sedendosi sulla panca vicino a lei, le battè una mano sulla spalla come per scuoterla dal

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il dottore al quale le serve raccontano il fatto, spiega che la simpatia del bambino per il cieco è una cosa semplicissima: tutti i bambini sentono

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suoi piedini con uno dei quali giocava un po' irritato, come volesse staccarselo per averlo meglio fra le mani. D'un tratto si agitò tanto che fu per

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Disse subito a sè stessa che si sbagliava anche lei: si offese della sua illusione, del suo turbamento: le pareva di rubare qualche cosa al suo vero

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che le aveva pietrificato il sangue nelle vene; il fatto è che ella non cedeva una goccia sola di questo dolore e non voleva più neppure piangere per

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età, col viso, al quale la pelle scura, le labbra grosse e la barba a punta davano un'aria diabolica, minacciosamente chinato sul bambino. - Ebbene, ti

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stancati di desiderarsi, e cominciavano anzi a guardarsi con ostilità. La coda del buon "Mau,, si gonfiava di stizza, le sue unghie apparivano e scomparivano

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Le mie disgrazie cominciarono presto; quando per gli altri la vita è come il crepuscolo di una bella giornata; quando anche il pianto non è che un

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, non calpestata; in alcuni punti così alta che pareva frumento; le ortiche arrivavano a pungermi le mani, e le spighe selvatiche mi si attaccavano alle

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Mi sembra di vederla: con i capelli che nella lotta le si erano sciolti e sgorgavano a ondate nere dal fazzoletto rosso, e gli occhi spauriti, ove Ia

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Così passavano i giorni e le notti, tutti eguali, monotoni eppure dolci in fondo, irradiati dalla luce del mio segreto. Ancora mi pare di vedere la

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un vestito nuovo di tela ch'ella mi aveva fatto fare per l'estate: mi vidi grande e grosso più del solito, col viso grasso e colorito, le mani bianche

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