delle stuoie abbassate ed il raccoglimento era tutt'intorno profondo. I soffici tappeti, le tendine pesanti isolavano ancora più completamente quel
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simili. Essi non ascoltano le mie parole, il vento dell'oblìo le disperde come il turbine del tempo disperde via, l'uno dopo l'altro, i giorni irrevocabili
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Ella glie lo aveva detto: - Non ne sarai geloso? Ed Andrea le era caduto ai piedi, sollevando verso di lei uno sguardo luccicante di passione
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profonda: non una voce, non un movimento; le barche dalle alte vele latine parevano immobili, nella distanza. Fritz Eisenstein, l'ospite, si scosse dal
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: Mai! mai! mai!... Ed è vero? ed è possibile?... Le divine emozioni che io ho provate nella presenza di lei, la luce che si irradiava dai suoi occhi
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, dietro le spalle del Natali, questi cominciò a soffiare, e abbassando pennelli e tavolozza: - Se non ti levi di lì - esclamò - non potrò fare più
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vissuto, che era stato di altri, che le rughe solcanti la sua fronte segnavano il lutto del cuore. Che importava?... Ella lo aveva amato di più per quella
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chiamato per impedire che la legge abbia il suo corso. Le argomentazioni speciose, le interpretazioni sottili, le citazioni significative, l'arte oratoria
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Le rosse, le dolci, le fresche ciriegie erano le sue labbra.... Il maestro Albani si era alzato, di scatto, guardando fisso dinanzi a sè, con un
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esser più in terra, di aver varcato le anguste frontiere dentro cui si aggira l'umanità lamentosa, e risvegliarsi paralizzato di corpo e di spirito
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Nulla dispone lo spirito alle lunghe fantasticherie, alle lente evocazioni del passato, quanto certe grigie giornate d'ottobre, allorchè le nuvole
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Il seminarista, che aveva finito di mutare le tovaglie degli altari per la prossima festa, vedendo che padre Ladislao non usciva ancora dal
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dalle parole. Io non le ho detto mai nulla. Quando il prestigio della sua presenza ha esaltate tutte le potenze della mia vita, quando il contatto della
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1.° ottobre. Quando Ella sedeva al piano, nei giorni felici di questa primavera splendente nella memoria, i suoni dolci, carezzanti, giocondi, le
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' impossibilità dell'espressione. In un' ora di raccoglimento interiore, a centinaia e a migliaia le aspirazioni, gl'impulsi, i propositi nobili od
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16 ottobre. È un mese che io non parlo più, che dal mio labbro non escono se non le poche parole necessarie ai brevi rapporti di questa mia vita
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18 ottobre. Nelle grandi emozioni, nei dolori cocenti, nelle gioie profonde, si è muti. Le parole scorrono più abbondanti, più facili, quando il
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numero nella poesia, senza numero nelle belle arti.... Le parole non bastano quasi mai per rendere precisamente quel che si sente." (Diderot).
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26 ottobre. "Io qui non esprimo abbastanza bene quanto le nostre anime erano in comunicazione in quel momento. In generale, io non posso esprimere le
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spiritualità dell'armonia. Le parole che l'accompagnano, precisando troppo il significato della rappresentazione, le tolgono quel carattere di subbiettività che
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31 ottobre. Se le mie parole potessero ripetere tutto, tutto quello che mi passa per il cervello, le processioni tumultuose di imagini, i pensieri
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altro significato se non quello che io le do. La grandezza di quest'arte è a patto della sua subbiettività. L'oggetto non esiste se non in quanto è
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Notte. La chiesa è illuminata ancora, le finestre si incendiano nell'oscurità. L'organo canta.... Dall'alto della cupola, l'effetto dev'essere
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Qualche volta egli lasciava pesantemente cadere la testa, stringendosi la fronte tra le mani. La baronessa tentava di leggergli negli occhi il
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- Non ti amo, sì, è vero! Non ti amo, perchè tu non mi hai mai amato! Non ti amo, perchè le parole che tu mi hai dette sono una fredda ripetizione di
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dinanzi. In un leggerissimo abito chiaro guarnito di nastri azzurri e dalle maniche aperte che lasciavano vedere le belle braccia nude, ella aveva
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Benchè fossero appena le undici, la baronessa di Fastalia, passeggiando dalla stanza da letto al salottino, andava a guardare ogni momento l'orologio
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una volta, rilegate in cartoncino filettato d'oro, con la prefazione alla gentile lettrice e le vignette riparate dalla carta velina. Marta amava
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Le sembrava ancora la più bella poesia del mondo, l'aveva recitata un giorno al dottorone, sperando di commoverlo, ma egli aveva risposto: Non creda
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Le due violette si trovavano ancora in mezzo al foglio, fermate con un piccolo taglio nella carta. Il capello non c'era più. Non sapendo precisamente
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? Quando penso che sono stata nelle tue braccia, che il mio cuore ha palpitato sovra il tuo, che le nostre labbra si unirono, che per un istante l'universo
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chiudeva la cassa che potesse avere rapporti con Elvira. Lesse ancora e rilesse le lettere ben due o tre volte torturandosi con tutte quelle frasi
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Alberto era uscito per la solita visita ai poderi e non sarebbe rientrato che all'ora del desinare, verso le cinque. Come avrebbe fatto Marta a
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inutilmente; essi non si mostravano mai in pubblico. Erano venute da un paese vicino le sorelle di Toniolo, l'una maritata, l'altra no; due false bionde
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- Che bel matrimonio nevvero? Marta si voltò. La bionda incipriata le stava alle spalle, col suo fare lezioso, di protezione. - Bellissimo - rispose
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Le avevano ordinato delle lunghe passeggiate. Accompagnava qualche volta Alberto al podere, qualche altra gli andava incontro, prima del desinare, ma
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liquore delle sue vene, occhieggiava le donne degli altri, fra due liti intime. Merelli dava bensì dei frutti d'amore annuali alla angelica moglie, ma
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Appollonia le aveva ben detto di non uscire quel giorno, che il tempo minacciava pioggia. Marta non le credette o credette di poter giungere al
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RACCOLTA DEI MIGLIORI ROMANZI MODERNI ITALIANI UGO VALCARENGHI I RETORI LE CONFESSIONI DI ANDREA Seconda edizione. - Un bel volume in-16 L. 3.
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«Nelle Confessioni di Andrea, il Valcarenghi esce ardito, gagliardo... egli vuole smascherare gli ipocriti della società; vuole ribellarsi contro le
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«....Malgrado le lacune e le sovrabbondanze, le Confessioni d'Andrea sono un romanzo forte pel concetto e bello di pagine, nelle quali l'esecuzione
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«Tutte le pagine del nitido volume allettano per la vita vera e palpitante, che emana forte e spontanea... Il libro s'intitola dalla prima novella
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umore ai suoi lettori. In questo racconto piene di verve, pieno di trovate, l'autore ci descrive con evidente verità le avventure di un Alpinista
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Quando le avevano presentato Alberto, Marta che aveva ventitrè anni, che era intelligente e seria, comprese subito alle ansie della mamma, allo
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? Egli diceva spesso che l'amore, come lo descrivono i poeti, è un sogno da matti; e Marta ripeteva questa frase nelle lunghe ore della sera, le ore che
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Un desiderio, nato fin dal primo giorno del suo arrivo, le era rimasto insodisfatto e cresceva ogni giorno più. Ella avrebbe voluto vedere quei due
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Toniolo prendeva il fresco sulla soglia della sua farmacia, coi pollici nei taschini del panciotto, seguendo con occhiate lunghe e profonde tutte le
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di tacchini stiriani, i più belli che si possano vedere, di quelli che appaiono sulle tavole dei principi con la denominazione: dinde truffèe. Le
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Le lettere che Marta inviava a sua madre, parlavano tutte di felicità. Si esaltava scrivendo dell'amore che Alberto aveva per lei, e si diceva il suo
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Nello schiudersi delle palpebre gli occhi di Marta, per abitudine, cercarono la nota cameretta; ma prima ancora che le pareti, i mobili e l'ampio
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