le parti vicine e le lontane, quelle che sono in luce e quelle che stanno in ombra: è tanto meticoloso che qualche volta diventa ligneo. E poi non
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lumeggiatore, è uno dei pochi veneti che, in alcune qualità, voglia seguire la nuova scuola pittorica. Talvolta la luce pare un fuoco del Bengala, e le
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— Io fazzo le pitture con quella consideraion ch'el mio intelletto può capire.
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Nel visitare le mostre annuali dell’Accademia veneta, ci si sente cascar le braccia: s’indovina che quei poveri artisti vendono poco e male.
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Per verità le licenze del pittore cinquecentista non si potrebbero tollerare in questo secolo decimonono, che e il secolo della critica universale e
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Non diciamo che la povera regina dei mari debba essere condannata, in grazia dell’arte, ad una sempiterna sudicerìa, e che, dove occorra, le sue
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molti l'amore che le popolane di Venezia hanno per i colori smaglianti, scialli verdi, sottane rosse, corpetti gialli, pezzuole azzurre, tutta la
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intorno, le maestose absidi esterne della chiesa di San Giovanni e Paolo, le quali dianzi non si potevano vedere; ma è stata grama quella di levare
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Diceva il Vasari che Verona, per sito, costumi ed altre parti, è molto simile a Firenze; e veramente i bei colli ondosi, il largo fiume, i ponti, le
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amore; poi, pensando un poco, abbiamo rimesso le prime parole. Infatti nell’amore che questo singolare e semplicissimo giovine ha, ne’ suoi lavori
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dipinti. Giureresti che la fotografia del quadretto fosse cavata dalla realtà. Quanta finezza di osservazione, quanta misura e quanta grazia! Le
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L’altro quadro di pioggia è pompeiano. Una donna, involta nel bianco peplo dalla testa alle ginocchia, stringendosi intorno le pieghe e mostrando
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E le tre figure da’ bei piedi nudi staccano quasi intiere sulla serenità di un quieto cielo di tramonto, e fanno per via degli occhi la stessa
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Le sponde dell’Arno sono il grande amore di questi artisti, i quali ne ricavano per solito degli studietti piccini piccini, con una cura di pennello
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D’allora in poi il Signorini ha lasciato stare le battaglie. Andò al Manicomio a studiare scrupolosamente ad una ad una le matte, quella che picchia
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— Ma avreste trovato nell’archivio le notizie che cercavate.
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Non tutte le opere romane sono, per verità, sproporzionate ai mezzi dell’arte d’oggi e alle necessità della vita moderna. Quando ci si aggira per
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Bisogna leggere le descrizioni delle ville di Plinio il Giovine e di altri privati Romani. Non è più il triclinio immenso, dove si apriva con
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teatri arabi, le fontane turche, i palazzi municipali con le torri merlate del Medio Evo, le case signorili barocche o rococò, le porte di città romane
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comincia con i vasi etruschi, dove le figurette rosse e gialle si atteggiano in bella processione sul fondo nero, o le nere sul fondo rosso e sul giallo
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tengono con le due mani canestri, e cavalli marini, e putti ignudi, e tutta quella gaiezza mitologica, che era occupata a portare le frutta nel mezzo
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A Milano le vecchie porcellane non manifestano un carattere proprio: ora imitano un po’le francesi, ora un po’le germaniche, ora quelle delle altre
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sfacciata civetteria. E che varietà di forme, di colori, di maniere! Come le aquile, i papagalli, i galli, i pesci, i paesaggi, i fiori; come i terribili
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Oh come i Greci, con quel loro genio sensato, sentivano che le forme dei vasi non dovevano essere alterate da una troppo libera bellezza di pittura
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le forze di molti, e, non mutando a ogni tratto, si perfezionino via via, a poco a poco accrescendosi e sviluppandosi, come fanno appunto il Salviati
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le colombe di Venere, il Crocifisso con le donne nude, e le Virtù teologali con gli Amorini che giuocano. Il letto, ad onta di un teschio da morto, è
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La novità fondamentale sta forse in uno studio, che si può dal più al meno indicare a parole — lo studio dell’ambiente. Le commedie di Aristofane e
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Fanciullo ancora, il Cremona disegnava con sì corretta eleganza, che i maestri stessi ne facevano le maraviglie. Studiava in Venezia, mentre l
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di avere inteso. Le cose profonde e fini producono in chi le dice o le ascolta delle movenze misurate e garbate. Son le cose grossolane che muovono
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Salvator Rosa ha finito di toccare, a modo di ritornello, le corde del mandolino, e recita i versi di una sua capricciosa poesia. S’è piantato con le
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sia andata avanti o sia tornata indietro. Dove sono ite, infatti, quelle grandi composizioni pittoriche, le quali vi mettevano innanzi i casi della
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Ma l’arte, ne’ suoi tempi beati, trovava le cause di una potente unità anche nella condizione sua rispetto alla società civile ed alle culture d’ogni
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la natura gli sta dinanzi: l’uomo ed il fiore, la montagna e la bestia, il cielo ed il mare, il sole e la luna, le tenebre e là luce; non basta: le
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non allora che si connette all’architettura, diventando o la forma di un edifìcio, o la parte di un monumento. Vedete le metope, i fregii e i timpani
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Il Buonarroti, artista divino e uomo di un ammirabile buon senso pratico — virtù che non vanno insieme sovente — concluse le discussioni accanite
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Così l’architetto scansalo statuario. Si volgono le spalle; non si stimano o non si conoscono. Quando per caso s’incontrano nella via e l’uno stende
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innumerevoli pipe austriache in ispuma di mare, così bene scolpite in figure d’ogni specie, che molti statuarii ne dovrebbero avere invidia. E le
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Colui che voleva sapere come il buon Dio metterà insieme nella ultima valle le sparpagliate molecole dei corpi di tutti gli uomini, potrebbe
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futuro, seduto in cima ad una colonna d’ormeggio, con il calcagno fermato sull’anello, a cui si legano le gomene delle navi, e le onde spumeggianti gli
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Questo Nerone è una donnaccia. Le sue mani sono polpute, le sue braccia e le sue spalle cicciose; non ride, sghignazza; al collo ha una collana, alle
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Ma lo splendore dell'aspetto e le ricercatezze d’ogni sorta sono invece necessarie alla scultura, che si usa dire di modo lombardo. Inarrivabili nel
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loro statue si vede nelle vetrine dei negozianti di fotografie; mai nostri gruppi di bimbi e le nostre figure di donna si ammirano ormai dai venditori
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Le arti al giorno d’oggi sono ancora titubanti, confuse, dominate dalle diverse tradizioni del passato, sottomesse alle bizzarrie individuali
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I quadri di genere sono scene dipinte di commedie e di drammi. Fra le commedie di vent’anni fa, intrecciate di avvenimenti, sparpagliate di
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Come sono vere quelle sue spigolatrici che, dopo il tramonto del sole, parte confuse con le tinte già brune del campo mietuto, parte staccanti sul
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Gli bastano le femminuccie gentiline, carine, affettuosette, civettuole. Ai bei profili geometrici preferisce i profili capricciosi, anche a costo
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Oh l’ometto tondo, grassoccio, ma rapido, che si alzava sempre prima del sole, che lavorava sedici ore del giorno, che non apprezzava le astrazioni
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Questa allegoria è molto acuta, ma, nel marmo, un po’ intricata e meschina. Le papille della Politica, profondamente segnate negli occhi e tanto
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non hanno in fatti l’ambizione di somigliare a quella botteguccia di Napoli, poco discosta dal Gran Caffè, dove, tra le pipe da un soldo, e le
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Qui è la povera Emilia che narra: «Il babbo incontrò per via alcune guardie civiche e le invitò a seguirlo. Giunti all’Arsenale, saranno stati un
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