Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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quasi gridato  le  ultime parole; le sorelle congiungono le mani, fanno gesti
quasi gridato le ultime parole;  le  sorelle congiungono le mani, fanno gesti di paura e di
quasi gridato le ultime parole; le sorelle congiungono  le  mani, fanno gesti di paura e di esortazione).
sì, glielo dirò... Domani faremo stendere  le  corde nella terrazza, le coperte le diamo a lavare?
dirò... Domani faremo stendere le corde nella terrazza,  le  coperte le diamo a lavare?
Domani faremo stendere le corde nella terrazza, le coperte  le  diamo a lavare?
 Le  sedie per le donne.
sedie per  le  donne.
nella memoria, i suoni dolci, carezzanti, giocondi,  le  melodie lente, cullanti, gli accordi tristi, dolorosi come
gli accordi tristi, dolorosi come gemiti di moribondi,  le  parlavano essi per me? Le ripetevano essi i gemiti sordi
come gemiti di moribondi, le parlavano essi per me?  Le  ripetevano essi i gemiti sordi che io soffocavo dentro il
essi i gemiti sordi che io soffocavo dentro il mio cuore?  Le  narravano essi le aspirazioni dell'anima mia assetata
che io soffocavo dentro il mio cuore? Le narravano essi  le  aspirazioni dell'anima mia assetata d'amore? Le
essi le aspirazioni dell'anima mia assetata d'amore?  Le  promettevano essi il paradiso di felicità che spiegava ai
siete ficcati tutti qui!... Di là c'è la zia Santa con  le  figlie... Ho visto le Nigido per strada... Non le fate
qui!... Di là c'è la zia Santa con le figlie... Ho visto  le  Nigido per strada... Non le fate entrare in questa camera;
Santa con le figlie... Ho visto le Nigido per strada... Non  le  fate entrare in questa camera; non conviene.
con  le  mani su le ginocchia e il capo chino).
con le mani su  le  ginocchia e il capo chino).
 le  lacune e le sovrabbondanze, le Confessioni d'Andrea sono un
le lacune e  le  sovrabbondanze, le Confessioni d'Andrea sono un romanzo
le lacune e le sovrabbondanze,  le  Confessioni d'Andrea sono un romanzo forte pel concetto e
to! Ecco che vai in collera ora!  Le  sai tutte, le sai!
to! Ecco che vai in collera ora! Le sai tutte,  le  sai!
 le  galline.... che le ho chiuse in cucina.... pel temporale
le galline.... che  le  ho chiuse in cucina.... pel temporale che faceva....
così!... Subito  le  vengono le lagrime agli occhi!.. E poi quelle
così!... Subito le vengono  le  lagrime agli occhi!.. E poi quelle convulsioni!...
accanto alla finestra, coi gomiti su  le  ginocchia e la testa tra le mani).
alla finestra, coi gomiti su le ginocchia e la testa tra  le  mani).
 le  bacia la mano, e torna a fissarla senza rispondere; poi
a fissarla senza rispondere; poi lentamente, come pesando  le  parole.
comare Angiola appare, ansante, sull'uscio di destra;  le  sorelle le si mettono dinanzi, in modo da non lasciarla
Angiola appare, ansante, sull'uscio di destra; le sorelle  le  si mettono dinanzi, in modo da non lasciarla entrare).
Poi  le  si avvicina, e le parla quasi sottovoce, a intervalli, con
Poi le si avvicina, e  le  parla quasi sottovoce, a intervalli, con accento di mano in
e dolce fragranza della eterna primavera sicula. Dopo  le  agili prose del Martini, i graziosi racconti del
prose del Martini, i graziosi racconti del Castelnuovo,  le  mistiche fantasie della Savi-Lopez, le limpidissime
del Castelnuovo, le mistiche fantasie della Savi-Lopez,  le  limpidissime descrizioni del De Amicis, mi giungono ora
del De Amicis, mi giungono ora dolci, spirituali, melodiche  le  Sonatine bizzarre di Antonio Fogazzaro. L'Eco di Potenza, 7
 Le  bambine non si riconoscevano, vestite a nuovo e ben
alla meglio dalla sarta, che aveva trovato modo di cavare  le  gonne da una e i busti dall'altra. Così l'illusione per don
sotto la sua direzione ogni mattina. — Tu, Lisa, spazza  le  stanze. Tu, Giovanna, spolvera i Mobili e ogni cosa. Le
le stanze. Tu, Giovanna, spolvera i Mobili e ogni cosa.  Le  bambine eseguivano, zittte zitte, ancora intimidite dalla
rispettosa e piena di affetto che si usa in Sicilia verso  le  persone di età. — Brave ! La domenica le conduceva a messa,
in Sicilia verso le persone di età. — Brave ! La domenica  le  conduceva a messa, vestite a festa con due altri vestiti di
quelli delle sue figliuole se li erano mezzo mangiati  le  tignuole e non si potevano usare. — Pregate per la salute
gli aveva neppure insegnato l'avemmaria e il paternostro!  Le  faceva crescere come due animaletti, purchè sapessero
l'elemosina, stregaccia! E tornato a casa, si sedette, se  le  mise fra le gambe, e con le mani su le spalle delle
stregaccia! E tornato a casa, si sedette, se le mise fra  le  gambe, e con le mani su le spalle delle bambine, incominciò
tornato a casa, si sedette, se le mise fra le gambe, e con  le  mani su le spalle delle bambine, incominciò a insegnargli
casa, si sedette, se le mise fra le gambe, e con le mani su  le  spalle delle bambine, incominciò a insegnargli quelle
ottobre. Se  le  mie parole potessero ripetere tutto, tutto quello che mi
ripetere tutto, tutto quello che mi passa per il cervello,  le  processioni tumultuose di imagini, i pensieri frammentari,
processioni tumultuose di imagini, i pensieri frammentari,  le  fulminee associazioni di idee per cui i termini più lontani
Non ho occhi forse?... I mali compagni... la taverna...  le  donnacce... le invento io?... Sono forse una grulla, da non
forse?... I mali compagni... la taverna... le donnacce...  le  invento io?... Sono forse una grulla, da non capire?
tregua. Poi il vecchio era diventato triste, muto. Passava  le  ore della giornata su una seggiola, con le mani su le
muto. Passava le ore della giornata su una seggiola, con  le  mani su le ginocchia, guardando di tratto in tratto le due
le ore della giornata su una seggiola, con le mani su  le  ginocchia, guardando di tratto in tratto le due giovani, o
con le mani su le ginocchia, guardando di tratto in tratto  le  due giovani, o tirando il laccio della culla dove dormiva
si destasse da profondissimo sonno. — Lisa !... Giovanna !  Le  chiamava sorridendo, con voce tremula dalla commozione,
con voce tremula dalla commozione, maravigliato, quasi  le  rivedesse dopo lunga assenza. E pareva ricordarsi di tutto,
Dio vi benedica, povere orfanelle! E fece atto di alzar  le  mani per benedirle... Le lasciò ricadere... S'era spento
orfanelle! E fece atto di alzar le mani per benedirle...  Le  lasciò ricadere... S'era spento tutt'a un tratto,
ricadere... S'era spento tutt'a un tratto, dolcemente, tra  le  braccia di Lisa e di Giovanna. Roma, novembre 1983.
Gesù fu tradito fu legato e fu svestito con  le  verghe flagellato, le sue carni insanguinate. O gran
tradito fu legato e fu svestito con le verghe flagellato,  le  sue carni insanguinate. O gran Vergine Maria, la pena
io credo, che  le  giovani signore maritate da uno, da tre, da cinque, o
maritata da dieci anni) dovrebbero esser loro a desiderare  le  fanciulle nei balli. Si sa che l'armonia viene, quasi
poveri mariti, che sono costretti a fare da cariatidi sotto  le  porte, mentre le mogli danzano, passando di cavaliere in
sono costretti a fare da cariatidi sotto le porte, mentre  le  mogli danzano, passando di cavaliere in cavaliere; le
le mogli danzano, passando di cavaliere in cavaliere;  le  signore vanno al ballo, per apparirvi, per passarvi, quali
un esercizio fisico di grazia e di gaiezza, di cui  le  signore non hanno nessun bisogno, ed è secondariamente, il
ingenuamente, di cui io suppongo, io credo fermamente,  le  signore non debbono aver più bisogno. Escludendo le
le signore non debbono aver più bisogno. Escludendo  le  ragazze, le signore rinunziano ad una cornice, che vieppiù
non debbono aver più bisogno. Escludendo le ragazze,  le  signore rinunziano ad una cornice, che vieppiù farebbe
poco graziose, per esse signore maritate. Prima di tutto,  le  maritate hanno l'aria di non sentirsi più giovani, e di
concorrenza delle zitelle. Secondariamente, esse offendono  le  loro sorelle, le loro amiche, le loro parenti, ancora
zitelle. Secondariamente, esse offendono le loro sorelle,  le  loro amiche, le loro parenti, ancora fanciulle, non
esse offendono le loro sorelle, le loro amiche,  le  loro parenti, ancora fanciulle, non ammettendole ad un
di voler essere troppo allegre, di voler fare discorsi che  le  signorine non possono ascoltare, e via via dicendo, non oso
ascoltare, e via via dicendo, non oso di continuare. Se  le  signore maritate fossero veramente furbe, e sapessero fare
del ballo, di esercitare, con tutta innocenza, io credo,  le  loro seduzioni.
 Le  viscere?
e ricordi.  Le  prime. ciliege Pag. 165 Villa Corsici » 168 Benedizione »
172 Natale » 175 Due vecchietti » 177 Rondini, addio! » 180  Le  mie capinere » 184 La mia verlia » 192
 le  mani).
 le  spalle.
 le  labbra).
 le  mani).
mordendogli  le  mani.
frenando  le  lagrime)
 le  febbri?
 le  spalle.
 le  mani).
 le  sorelle)
 le  mani).
 Le  mesce del vino.
l'erba fresca. Che pace, che tranquillità nella valle!  Le  tàccole e i falchetti volavano, gracidavano, squittivano su
che fiancheggiavano il ruscello, un usignuolo gorgheggiava.  Le  grotte echeggiavano sordamente di canti, di risate. Le
Le grotte echeggiavano sordamente di canti, di risate.  Le  Verginelle si disposero in fila, intonarono il rosario e
o piuttosto buca. Nella seconda grotta, vastissima e nera,  le  quattro candele accese sull'altare pareva addensassero
sacri aiutato dal sagrestano. L'Eremita andava disponendo  le  Verginelle a sei a sei, in tante file davanti a l'altare,
l'Eremita, sfiorandole il viso con la lunga e ispida barba,  le  susurrò in orecchio: - E là; vi darò io il segnale. E le
le susurrò in orecchio: - E là; vi darò io il segnale. E  le  s'inginocchiò a lato, rispondendo ad alta voce al rosario,
vide, in fondo in fondo, un po' di luce e un fantasma che  le  veniva innanzi. Sudava freddo, non respirava; e tra le voci
che le veniva innanzi. Sudava freddo, non respirava; e tra  le  voci del rosario, udiva soltanto quella dell'Eremita che
Maria, madre di Dio! Dopo la messa, su Io spianato, mentre  le  Verginelle, fatta la refezione, ballavano al suono del
era accostata alla figlia. Benigna pareva stralunata, aveva  le  lagrime agli occhi, e non badava al prete che, raccontando
scacciata dei diavoli operata colà dalla Santa, additava  le  buche della roccia d'onde i diavoli erano scappati alla
almeno  le  feste principali.
bacia ripetutamente  le  mani).
che  le  dia un'occhiata...
fra  le  braccia.
 le  braccia fuori)
 Le  laverà la donna.
 Le  avevano ordinato delle lunghe passeggiate. Accompagnava
stessa non si riconosceva più. Non aveva nessun desiderio,  le  dava noia il vestirsi, l'adornarsi; si guardava raramente
l'adornarsi; si guardava raramente nello specchio.  Le  sue belle camicie da sposa, le vite scollate guarnite di
raramente nello specchio. Le sue belle camicie da sposa,  le  vite scollate guarnite di trine, le calze a ricami
belle camicie da sposa, le vite scollate guarnite di trine,  le  calze a ricami giacevano nel cassettone, legate ancora coi
non avrebbe data a lei o all'Appollonia una briga inutile.  Le  sembrava che la sua giovinezza fosse finita e sentendo
lavorava, era premurosa, gentile con Alberto. Seguiva  le  variazioni del tempo per far asciugare le frutta, per
Alberto. Seguiva le variazioni del tempo per far asciugare  le  frutta, per riporre le uova; andava spesso in cucina a
del tempo per far asciugare le frutta, per riporre  le  uova; andava spesso in cucina a trovare l'Appollonia, le
le uova; andava spesso in cucina a trovare l'Appollonia,  le  faceva raccontare qualche episodio dimenticato della sua
il suo tutto? Ella procurava di animare i mobili e  le  stoviglie, si metteva a cucinare qualche intingolo per
essere così? Non l'avevano tutti così? Alberto raggiava.  Le  faceva dei complimenti sinceri, la chiamava il modello
Ma perchè non aveva mai voglia di ridere? Perchè non  le  veniva sulle labbra una nota di canto? e nessun impeto
sulle labbra una nota di canto? e nessun impeto giulivo  le  faceva mai balzare il cuore? Tutto era scolorito e monotono
nella tranquilla evanescenza di un sogno... Il medico  le  dava la sicurezza che era incinta. Ella aveva avuto,
e null'altra sensazione fisica abbastanza sensibile  le  rammentava questo fatto che la lasciava indifferente al
che la lasciava indifferente al pari di tutto il resto.  Le  grandi cose che aveva udite sulla maternità dovevano
una disgraziata priva di sensi e di viscere, sospetto che  le  veniva tratto tratto e che la rendeva orribilmente triste.
sangue e la propria carne, ed avrebbe rischiato di toccare  le  soglie dell'eternità senza conoscere quelle del piacere? Se
per lei il giovinetto imberbe che aveva sospirato sotto  le  sue finestre, che le aveva rapito un fiore e stretta la
imberbe che aveva sospirato sotto le sue finestre, che  le  aveva rapito un fiore e stretta la mano, per cui ella
di prenderle  le  mani.
qua. E  le  bottiglie?
portando  le  mani ai capelli).