Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: lastra

Numero di risultati: 127 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

518463
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Presentiamo una forte lastra di vetro mn a facce parallele ad un fascio di raggi propagantesi nella direzione di RA, direzione obliqua relativamente

Pagina 063

chiamasi oggettivo di 1/4 di lastra, perchè serve a produrre una immagine sopra di una lastra della grandezza di centimetri 9x12. Il n° 2 è l

Pagina 130

lastra sensibile nella posizione del vetro

Pagina 137

La camera oscura si costruisce di varie dimensioni, cioè per 1/4 di lastra (cent. 9x12), per 1/2 lastra (cent. 12x18), per lastra intiera che è di

Pagina 141

2° Nell’introdurre nell’acido una lastra di zinco, e nella soluzione del sale introdurre la lastra di rame da inargentare inverniciata nel suo

Pagina 231

Ripulimento della lastra. — Se la lastra di vetro è nuova, non ha mai servito, lavala con acqua, ed asciugala con tovagliuolo. Poni la lastra così

Pagina 301

L’applicazione dell’albumina sul vetro si può dividere in due parti principali: 1° Ripulimento della lastra; 2° Spargimento dell’albumina sulla

Pagina 301

Se invece la lastra da ripulire non è nuova, ha già servito al fotografo, sarà ricoperta di albumina o di una prova negativa che si vuole cancellare

Pagina 302

Spargimento dell’albumina sulla lastra. — Prendi con attenzione la tua lastra di vetro nella cassetta a incanalature ove la ponesti dopo di averla

Pagina 303

dissimo di sopra, e portala nel mezzo della lastra, avvicinando a questa la pipetta il più che sia possibile senza toccarla. Se non hai a tua disposizione

Pagina 303

La lastra albuminata, da cui venne tolta l'albumina eccedente, si porta a seccare spontaneamente al sicuro dalla polvere in una cassetta apposita

Pagina 304

Dopo pochi istanti il bastone tiene fortemente la lastra da permettere di maneggiarla col suo mezzo, come con un manico.

Pagina 310

In qualunque maniera si proceda per introdurre la lastra nel bagno sensibilizzatore bisogna aver cura che la lastra rimanga nel bagno per 25 secondi

Pagina 311

In questo metodo di sensibilizzare alcuni usano prendere la lastra o con un filo di argento piegato per metà e munito di quattro uncini divergenti

Pagina 311

Quando l’albumina sarà tutta a contatto della superficie del liquido, la lastra tende a galleggiarvi sopra e l’operatore approfittando di questa

Pagina 311

, mescolata con aceto nitrato e versata sulla lastra, farà aumentare la sensibilità quasi del doppio.

Pagina 313

’intensità e la qualità della luce, la sensibilità della lastra, la lunghezza del foco e la grandezza dell’apertura dell’oggettivo, la temperatura ed

Pagina 316

Se tutto va bene innalza ora lo sportello che ancora copre la tua lastra sensibile. La luce inviata dagli oggetti e trasmessa dalla lente verrà a

Pagina 316

lontani (50 metri p. e.) e si allontana o si avvicina la lente alla carta oliata sino che l’immagine sopra di questa sia nitida. La lastra albuminata

Pagina 317

Quest’immagine,che si nasconde al nostro sguardo, che si trova sulla lastra fotografica in uno stato latente, noi potremo renderla visibile

Pagina 318

Devi fare attenzione che il liquido copra uniformemente lo strato di albumina, ed a tal fine osserverai che la lastra sia perfettamente orizzontale

Pagina 322

Poni la lastra orizzontalmente sopra di un treppiede a viti calanti e nel mezzo di essa versa la soluzione di acido gallico.

Pagina 322

Tolta che avrai la lastra impressionata dalla camera oscura, va a chiuderti nel gabinetto debolmente rischiarato dal lume di una candela, o da una

Pagina 322

Dopo che l’acido gallico rimase per 5 minuti circa sullo strato impressionato dalla luce, inclina la tua lastra verso uno dei suoi angoli e fa

Pagina 322

Mettevano la lastra impressionata in un bacino contenente una soluzione di acido gallico, ed in tanta quantità, che essa potesse coprire tutta la

Pagina 324

Prendi colla mano sinistra la lastra e versa sopra l'immagine dell'acqua in abbondanza onde lavarla assai bene. Un litro di acqua versato con sottile

Pagina 327

Si riconosce in ogni caso se la proporzione dell’ioduro contenuta nel collodio è buona dall’aspetto che prende la lastra collodionata nel bagno

Pagina 361

3° Si osserva se l’orifizio del fiasco è ben pulito e non contiene delle bave staccate di collodio secco, quindi si versa nel mezzo della lastra una

Pagina 363

1° Colla mano sinistra si prende la lastra ripulita per un angolo, e la si sostiene orizzontalmente coi diti indice e medio allungati, ed aperti in

Pagina 363

4° Appena che la lastra sarà tutta coperta di collodio, leggermente si abbassa sull’orifizio del fiasco l’angolo della lastra più vicino alla persona

Pagina 364

La lastra collodionata si deve tosto sensibilizzare prima che essa si essichi troppo fortemente.

Pagina 364

Nel versare il collodio sulla lastra val meglio che esso venga versato in troppo grande quantità, che in quantità troppo piccola. Nel primo caso si

Pagina 364

’ elevate, p. e. di 5 centimetri, ed un po’ più largo della lastra a sensibilizzare, nell’alzare da un lato il bacino stesso per mettere a nudo una parte del

Pagina 374

2aApparenza oleosa della lastra, e necessità di farla sparire

Pagina 375

collodio a mescolarsi col bagno sensibilizzatore. Lasciando la lastra collodionata nel bagno per un tempo sufficientemente lungo, l’etere e l’alcool si

Pagina 375

La lastra collodionata poi, la quale nel suo sensibilizzamento si manifesta troppo tardiva a prendere una tinta lattea nel bagno sensibilizzatore

Pagina 375

Il sintomo più certo che la mescolanza e compenetrazione dell’etere e dell’alcool della lastra collodionata sono perfette, si ha nella facilità con

Pagina 376

La posa dovendo immediatamente aver luogo dopo della sensibilizzazione della lastra, affinchè il collodio non perda una gran parte della ricevuta

Pagina 377

Se noi supponiamo ora che la lastra di vetro smerigliato sia parallela alla retta AB, la retta Oo che è parallela ad AB sarà anche parallela alla

Pagina 390

La lastra collodionata sensibile, appena che sia stata impressionata nella camera oscura, si deve riportare immediatamente nel gabinetto illuminato

Pagina 400

lastra dal quadro che servì a portarla nella camera oscura, la colloca ben a livello su di un treppiede a viti calanti, oppure la sostiene col così detto

Pagina 400

del sensibilizzare servì a lavare lo strato sensibilizzato) il liquido incomincia ad alterarsi ed assumere un aspetto bruno sopra della lastra. Finchè

Pagina 401

Si ricopre una lastra di vetro con collodio iodurato, quindi si sensibilizza la lastra nel modo ordinario. Se il collodio è vecchio, o contiene molto

Pagina 416

La lastra si lascia nell’aceto-nitrato per circa 30 secondi, si lava nell’acqua, si fa seccare, e si conserva in un sito riparato dalla luce sino al

Pagina 418

La lastra collodio-albuminata, quando è perfettamente secca, si sensibilizza nuovamente, ma ora con aceto-nitrato d’argento, e questo può benissimo

Pagina 418

La lastra collodionata, sensibilizzata, e lavata molto bene con acqua, si ricopre con una soluzione di tannino contenente 3 parti di tannino per 100

Pagina 419

La macchina a copiare si compone di una lastra di cristallo e di una tavoletta di legno che si possono comprimere insieme.

Pagina 443

La carta sensibile e la prova negativa si mettono tra la lastra di cristallo e la tavoletta di legno in modo che durante l'esposizione alla luce

Pagina 443

Si ripulisce una lastra di acciaio con un miscuglio di aceto e di acido solforico, si stende sopra di essa uno strato di gelatina contenente in

Pagina 494

Ora per incidere questa lastra si impiega il miscuglio di un volume di acido nitrico a gradi 36, 8 volumi di acqua distillata, e 2 volumi di alcool a

Pagina 495

Cerca

Modifica ricerca