Nella conca di Plezzo l’avversario lanciò numerose granate incendiarie su quell’abitato, provocandovi nuovi incendi.
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lancio di razzi luminosi; ma le nostre truppe poterono con fuoco bene aggiustato respingere entrambi gli attacchi.
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Una batteria nemica di medio calibro lanciò alcune granate contro la stazione di Cormons, senza farvi alcun danno. Nella zona di Pal Grande, in
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lancio di bombe pare appunto destinato a mascherare i movimenti delle truppe.
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Il nemico intensifica da qualche giorno il lancio sulle nostre linee di manifestini incitanti alla diserzione e di diari di guerra contenenti
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Il nemico lanciò numerose granate sul cantiere di Monfalcone, provocandovi di nuovo un incendio, indi con i consueti tiri d’interdizione cercò d
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Santa Maria, ma fatto segno ad intenso fuoco d’artiglieria e lancio di bombe contenenti gas asfissianti ed a getto di liquidi infiammabili, ripiegò
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Il nemico lanciò numerose granate contro i bacini di Monfalcone danneggiandovi qualche piroscafo.
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artiglierie fece cessare il lancio, che, non accompagnato da alcun tentativo di attacco, risultò affatto inefficace.
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Nella conca di Plezzo il nemico, visto vano ogni suo sforzo per ricacciarci dalle posizioni toltegli, lanciò granate incendiarie sulla località di
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L’artiglieria nemica lanciò qualche granata incendiaria su Monfalcone, Mandria e Adria, ma il rapido intervento delle nostre batterie fece cessare il
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Un idroplano nemico lanciò due bombe su Porto Buso: nessuna vittima, nessun danno.
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lancio di bombe a mano e di tubi esplosivi. L’avversario fuggì abbandonando armi e munizioni che furono raccolte dai nostri.
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In Valle Sugana l’avversario lanciò anche un attacco di fanterie contro le nostre posizioni sul Civaron: fu nettamente respinto.
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Un velivolo nemico lanciò bombe su Auronzo e in Valle Ansiei, senza fare nè vittime nè danni.
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In Valle di Fiemme (Avisio) il nemico, ricevuti i rinforzi dopo intensa preparazione delle artiglierie, lanciò ieri due successivi violenti attacchi
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Una squadriglia di idrovolanti nella notte sul 5 lanciò venti bombe su Venezia. Nessuna vittima e danni lievissimi.
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Nella zona di Tolmino, dopo intenso lancio di bombe, l’avversario tentò ieri una irruzione nei nostri trinceramenti di Dolje: fu subito respinto.
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Un velivolo nemico lanciò una bomba su Sondrio: nè vittime nè danni.
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Un velivolo nemico lanciò bombe su San Pietro (Gorizia), senza fare vittime nè danni.
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Nella passata notte una squadriglia nemica lanciò dodici bombe su Mestre. Nessuna vittima e qualche danno.
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sulla sinistra ad est del torrente Maso, indi lanciò contro di esse tre successivi attacchi, infranti dalla nostra resistenza.
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Sul Carso l’avversario lanciò ieri contro le nuove posizioni da noi raggiunte insistenti attacchi preceduti e sostenuti da bombardamento di estrema
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Un velivolo nemico lanciò bombe in Valle Vanoi (Torrente Ciamon–Brenta) in prossimità di un ospedale della Croce Rossa visibilmente munito dei segni
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Sul Carso nella passata notte l’avversario lanciò contro i capisaldi di Quota 208 e Quota 144 nuovi violenti attacchi, completamente falliti per l
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nemica lanciò qualche granata sui sobborghi di Gorizia.
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Sull’Altopiano di Asiago le nostre fanterie irruppero ieri in una lunetta nemica nei pressi di Casera Zebio scompigliandone la difesa con lancio di
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Nella notte sul 2 velivoli nemici effettuarono incursioni con lancio di bombe su e alcune località della pianura tra il Basso Isonzo e il Tagliamento
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Sul Carso, dopo violentissimo bombardamento, il nemico lanciò le proprie masse di fanteria contro le nostre posizioni a nord tra Castagnevizza al
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ferroviario e vi rovesciò 4 tonnellate di proiettili. Nella notte un’aeronave, con lancio di numerose bombe ad alto esplosivo, danneggiò fortemente gli
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Le nostre offese aeree furono concentrate nella zona militare di Voiscizza (Carso), che venne colpita dall’efficace lancio di circa tre tonnellate di
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, frullare, onde si tolga il sospetto di arte nella caduta favorevole a chi la lanciò. Mentre la moneta sta per lanciarsi, sino al punto in cui ritocca
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