: J.-B. de Lamarck. Si vedrà poi come e perché la sua opera sia rimasta sconosciuta e dimenticata per lunghi anni. Verranno in seguito delineate la
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tanto caro al Lamarck. Abbiamo ormai a disposizione una lunga e accurata sperimentazione sulle piante, su molte specie di animali e sull’uomo stesso
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che poco più tardi verrà elaborato dal Lamarck.
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Ma il più importante precursore di Lamarck e di Darwin è stato il Buffon. Georges-Louis Leclerc conte di Buffon nacque a Montbard in Borgogna nel
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Opere di Lamarck:
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Biografie di Lamarck:
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A. S. Packard, Lamarck, the founder of Evolution. His life and work. Green, Lingmons 1901.
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B. Mantoy, Jean-Baptiste de Lamarck, Seghers, Paris 1968.
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M. Barthélemy-Madaule, Lamarck ou le mythe du précurseur, Seul, Paris 1979.
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J. P. Faure, Le cas Lamarck, A. Blanchard, Paris 1978.
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G. Barsanti, Dalla storia naturale alla storia della natura. Saggio su Lamarck, Feltrinelli, Milano 1979.
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Inédits de Lamarck (prefazione di Canguilhem e chiusa di P. Grassé), Masson, Paris 1972.
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H. Daudin, Cuvier et Lamarck: les classes zoologiques et l’idée de série animale, Alcan, Paris 1926.
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M. Landrieu, Lamarck, le fondateur du transformisme, «Mém. de la Soc. Zool. de France», t. XXI, Paris 1908.
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Lamarck, che seppe svilupparlo e dargli forma e coerenza enunciando la prima completa e consapevole teoria evoluzionistica.
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Lamarck, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine Monet de, 11, 24, 27, 28-38, 39, 40, 46, 48-51, 53, 64, 63, 68, 72, 80, 160.
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, chevalier de Lamarck, generalmente noto con questo suo ultimo nome.
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di storia naturale, il Lamarck, grazie alla protezione di un vecchio, ma ancora attivo e potente collaboratore di Buffon, il Daubenton, potè avere il
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sistema cui tosto arrise un successo lusinghiero. Il Jussieu prese a stimare il giovane e lo presentò al Buffon. Lamarck poco più che trentenne conobbe
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posto libero per un botanico: Lamarck fu nominato alla cattedra di zoologia degli animali invertebrati.
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Ciò avveniva nel giugno 1793. Lamarck, all’età di quarantanove anni, dovette cambiare strada, incominciare uno studio completamente nuovo per lui, in
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Lamarck si diede dunque a studiare, a comparare, a classificare quegli Invertebrati in cui Linneo aveva riconosciuto due sole classi: gli Insetti e i
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mirare ad orizzonti più vasti, il Lamarck si diede ad altre ricerche. Queste seguirono due vie, che meritano menzione: una perché lo condusse a mete
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Abbiamo voluto ricordare questa parte deteriore dell’attività del Lamarck, per meglio lumeggiare la sua personalità, che appare contrastata da due
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rilevare, del resto, che a quel tempo Lamarck sosteneva l’immutabilità delle specie. Poco dopo egli intraprese la pubblicazione di una singolare opera
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A questo punto, è meglio lasciare la parola al Lamarck, che è assai chiaro.
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Dopo molte considerazioni che non è possibile qui riassumere, il Lamarck così sintetizza il proprio pensiero:
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È chiaro, dal tono di questa domanda retorica, che il Lamarck si rendeva pienamente conto dell’importanza di questa sua teoria. E non è il caso di
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Il Lamarck dà molti esempi per provare la validità dei suoi principi. Sentiamone qualcuno.
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Ma il merito principale del Lamarck non consiste soltanto in questa sua enunciazione della teoria, ma anche e soprattutto nel tentativo di
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L’opera novatrice del Lamarck non ebbe il successo che meritava. Come meglio vedremo nel prossimo capitolo, rimase incompresa alla maggior parte dei
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continuamente varia - imprime, per la via dell’uso o non uso degli organi, modificazioni che divengono ereditarie. Lamarck giunge fino all’affermazione
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pensiero di Lamarck una sorta di causa interna di evoluzione, una tendenza della materia organica alla complicazione o al perfezionamento di cui la
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La decadenza fisica e psichica del vecchio Lamarck fu lunga e penosa. Negli ultimi anni divenne cieco, e poté continuare a scrivere e a correggere le
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Al gruppo di biologi che lavorava al Muséum National d’Histoire Naturelle a Parigi dove il Lamarck svolgeva la propria attività era venuto ad
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tipo animale, e dimostrò la successione delle forme animali nei tempi geologici, colui che pure aveva al suo fianco il Lamarck, primo assertore dell
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Lamarck che abbiamo citato nel precedente capitolo v’è una profondità di pensiero, una coscienza rivoluzionaria che a noi oggi non sfugge, e che ci
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S’è detto che il Cuvier abbia manifestato una rivalità nei riguardi di Lamarck, che lo abbia perseguitato perché aveva opinioni differenti dalle sue
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di prestigio sociale, il Lamarck, con quel suo atteggiamento di visionario che corre dietro a chimere, si spegne in una vecchiezza solitaria, senza
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. Si attenne dunque fermamente alla prima soluzione, a quella, dice Lamarck, ammessa da tutti. E cercò di conciliare i «dati di fatto» con la concezione
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Un altro allievo spirituale del Buffon, molto più giovane del Lamarck, che anche teneva cattedra al Muséum, era Etienne Geoffroy Saint-Hilaire (nato
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Morti il Lamarck (1829), il Cuvier (1832), il Goethe nello stesso anno, morto anche, nel '44, il Geoffroy, di trasformazioni delle specie si parlò
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. Uno di questi, il dott. Grant, di parecchi anni più anziano di lui, gli parlò per la prima volta di Lamarck.
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Una volta - racconta Darwin -, mentre passeggiavamo insieme, dichiarò la sua entusiastica ammirazione per Lamarck e per le sue idee sull’evoluzione
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. Soluzione ch’era già stata vista dal Lamarck e dal filosofo Herbert Spencer, il quale, fin dal 1852 aveva esposto un abbozzo di teoria evoluzionistica
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successo che era stato negato al Lamarck.
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La prima affermazione, l’esistenza di una evoluzione, non è nuova, come sappiamo. Era stata già formulata da numerosi precursori e poi dal Lamarck
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Ma la sua avversione era determinata soprattutto dal fatto che sia Lamarck sia «Mister Vestiges» (come egli
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Lamarck aveva proposto una semplice soluzione al primo quesito: le differenze individuali sono prodotte dall’ambiente, attraverso l’uso e non uso
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le sue lezioni, le idee di Lamarck. Ma, come altrove, queste s'erano poi sopite. Nel decennio 1860-70 l’Italia non era ancora preparata ad affrontare l
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