, parlando di civiltà, non penso di dovermi rivolgere ai ladri e ai devastatori. Hassi pure a trattare civilmente coi distributori e non considerarli, come fan
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crudeltà dei ladri e degli assassini, le gesta feroci dei briganti, le frodi degli impostori, tutte le vergogne sociali insomma di cui si addolora
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ladri. È orribile udir le bestemmie che escono da quelle bocche all'estrazione d'ogni numero dall'urna che non sia quello (e ciò accade qualche volta
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), per avarìe prodotte da incendi, da ladri, da terremoti e che so io: tranelli a cui si lascia corre tuttavia, qualche gonzo che non è a giorno di
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contro i perturbatori, gli oziosi, i ladri, gli accoltellatori e via dicendo con simile genìa. Quando un di costoro, colto in fragrante contravvenzione
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ladri, cogli ubbriaconi, coi dissoluti onde non si disperdano le vostre sostanze, o la vostra riputazione, e non vi contaminino la famiglia e la casa
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, la via alle insinuazioni, alle mormorazioni, alle calunnie, e sovente ancora ai ladri, agli assassini a cui si rendon note da quelle gazzette viventi
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sentimento più debole che non il desiderio; molti ladri, quando non siano già rotti al mestiere, dopo il successo si meravigliano e non sanno darsi ragione
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