tratto solo in questo mondo, e sentivo un vuoto nuovo nella mia vita, un nuovo e lacerante distacco dagli affetti mortali. Pensavo ad altre prime notti
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sapevano ch'era la proni- pote Irina. Un istante dopo l'urlo della sirena si trascinò pei casset- toni della volta, cupo lungo lacerante morente. E
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si volle far sapere all'irreducibile popolo di C. - la tromba del bando suonò stentorea e lacerante come corno da caccia - che si dava un esempio. I
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un ferito: se lo sentiva già dentro gli orecchi lacerante, lungo, che si perdeva in lontananza dopo avergli forato spasmodicamente il cervello. Egli
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da comandare. Si faceva sentire la fame: non la fame lacerante che Leonid ed altri avevano sperimentata nei Lager tedeschi di retrovia, ma una fame
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si strappava da lei. Lo sforzo fu così lacerante che Mendel singhiozzò forte, nel silenzio buio del mulino. Quando la febbre si fu sciolta nella
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mentivano, non potevano trasmettergli quel doppio messaggio, quel sì-no impossibile, lacerante. Provò insieme ribrezzo e amore, in una mistura che lo
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del cielo, il campanello suonò: il rumorio si mutò di colpo in un fracasso lacerante, attraverso a cui si udiva a malapena la voce della professoressa
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mie quelle povere mani scarne. "Tu non muori, tu!" mi disse egli con una sublime e lacerante ingenuità "e forse la vedrai! Prendi" soggiunse dopo
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