un nasino sottile, assai ben fatto, e due labbruzzi di corallo smorto, che scomparivano quasi del tutto nel momento di maggiore commozione. Vestiva con
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seno pomoso, alitante, e il flùido braccio, posava un nuovo pìccolo èssere, tutto una polpa, con le cicciose manine ai labbruzzi, bagnati di latte
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pure deve, come rappresentante della famiglia, dimostrare la sua deferenza all'ospite intimo e caro. E togliendosi dai labbruzzi il cucchiaino non
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sarebbe sempre, gli saltava sopra un ginocchio ed allungandogli le manine cogli occhi strizzati, i labbruzzi protesi, si metteva a battergli coi talloni
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Accademia della crusca
