apre ignaro i labbrini rosa. Poi la visuale è parata, una volta dall'impermeabile un'altra dalla tonaca, distraendo l'attenzione su particolari, le mani
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vuoi bene. Quando la bimba era sveglia, Giacinta si divertiva a solleticarle i labbrini e il mento con la punta dell'indice: - Via, un sorrisino al
di tutto punto, con la biancheria di bucato, e le bastava. La toglieva in braccio, la baciucchiava, le faceva un po' il solletico sui labbrini e sul
indietro di tanto in tanto una ciocca di capelli che le ricadeva su la fronte, umettando spesso i labbrini rossi con un rapido movimento della lingua
fissi gli occhi su la culla dove il bambino, col viso pallido, i labbrini violacei semi aperti e le manine increspate, dormiva. Che triste ritorno