. Steinegge p rotestò con enfasi, il Vezza a fior di labbra, che non avrebbero mai lasciata sola la signora. Né il Finotti né l'ingegnere dissero parola, la
la notte. Niente. Ho ripetuto la domanda. Era forse troppo lunga; mi guardava e non tentava neppure di rispondere, né con le labbra né col capo
sue labbra si apersero. "Non rispondete" tuonò il conte. Ella balzò in piedi. Voleva ribellarsi, parlare, e non poteva. Forse troppe parole le facevan
pose l'indice alle labbra. Un domestico entrò con il lume, lo pose sul tavolo e si ritirò. "Quando io affermo una cosa, mio caro signore" disse il
la contessa con una smorfia deponendo la tazza sul vassoio dopo avervi appena posate le labbra. "Acqua schietta, Eccellenza. Ce l'ho detto io a quella
, sieda qui." Don Innocenzo non trovava la prima parola, stringeva convulsamente una mano con l'altra, suggeva l'aria, secondo il suo solito, per le labbra
, cadde sul braccio sinistro di Silla che la strinse, l'alzò quasi da terra. "Era vero" diss'ella con voce morente, tenendogli le labbra sul collo "era
signora" rispose Fanny in aria di mistero inarcando le sopracciglia e porgendo le labbra. "Perché? Per il funerale?" "Off! Sì che gliene importa del
' di febbre che si era forse a nche accresciuta nella notte. La fisionomia pareva alquanto ricomposta, l'occhio era meno vitreo, e anche le labbra, ogni
, pareva una Tentazione penitente. La contessa Fosca le dava delle occhiate oblique, lavorando a più potere di ventaglio e battendo via con le labbra
quel viso; adesso vedeva bene i grandi occhi freddi che lo interrogavano insieme con le labbra. "Perché, di vincere?" "Perché non so farmi inferiore
mano senza rispondere, indi la posò sul legno, lo strinse nervosamente, mordendosi le labbra e, vinto il singhiozzo che l'assaliva, disse: "Venga qua
. "Ma Lei non sa il peggio" mormorò Silla. "Lei non sa quanta viltà v'è in me. Glielo voglio dire. Il solo pensiero di posar le labbra sopra una spalla
diciott'anni, una flora romantica in testa, una guida stordita al fianco e sulle labbra un sorriso sarcastico che le faceva pochi amici. In
alle labbra, nella notte profonda... Si alzò e uscì di c hiesa, vacillando. Dio gli aveva risposto.
di malizia. "Bada a vogare, imbecille" gli disse a mezza voce Sua Eccellenza. Il Rico rise silenziosamente mordendosi le labbra e tenne fermi
geroglifici ricamati sopra una borsa da viaggio ritta sul sedile di fronte a lui; poiché vi teneva fissi gli occhi, di tanto in tanto moveva le labbra
calice alle labbra, lo posò sputando e schiamazzando, tra le risate di Nepo che aveva trovato modo, durante la sua filippica, di versarle nel vino mezza
" diss'egli, alzandosi a mezzo e accennando una sedia presso di lui. Quindi attese in silenzio. Passarono due minuti prima che le labbra di lei si aprissero
labbra di Edith, la sua evidente trepidazione, nello staccarsi dal padre, dimenticato poi mentr'egli, Silla, le dava il braccio e le parlava. Non ne
lavoro, distratto dal pensiero fisso che quell'uomo doveva morire bruciato dall'alcool; passai una sera indimenticabile, mordendomi le labbra a sangue
un nome sonoro abbondante in vocali, e che sia dolce alle labbra dell'uomo». L'egual consiglio si sarebbe potuto dare a quei filologhi dabbene che
aspettati. Su, su, Don Luigi vi vuol vedere. E, mettendo un dito sulle labbra coll'aria di un cospiratore, mi sussurrò all'orecchio: - Sono gli orfanelli
attenzione pareva aggirarsi le mille miglia lontano. Le labbra erano in perpetua agitazione, e gli occhi che teneva abitualmente fissi alla parete
la dolorosa conquista della nostra filosofia, linguaggio che incide ed uccide .... Quell'anima buona pendeva dalle mie labbra .... una avidità
dell'ironico sorriso che a quest'elogio postumo mi contrasse le labbra. - ..... Abbiamo l'ultramontanismo spilorcio e fanatico di Don Sebastiano. E
labbra. - Perchè, quando nessuno l'inquieta, egli trova colà nella solitudine il rimedio di tutti i suoi fastidi. E mi contò i mirabili effetti di quel
labbra, e un pallore, non so se di collera o di paura, gli coperse la faccia. Balbettò, per rispondermi, poche parole ch'io non compresi, e si alzò
labbra colle mie, urlai: - Tu non mi hai detto tutto! Egli ti ..... La sventurata si lasciò cadere in ginocchio, e liberate le mani ch'io, quasi fuor dei
labbra avvizzite e cadenti cominciarono allora a muoversi con una velocità che andava sempre crescendo. Il burro che bilbiva nella scodella
proprie labbra sulle sue, con quanta forza aveva nei polmoni inspirò a più riprese nel petto della giovane. Dopo un quarto d'ora un debol soffio indicò
migliore. Il pretaccio, che forse lo aveva da gran tempo adocchiato e sperava infilzarlo sulla propria, si morse le labbra e, preso il piatto, lo
in cielo e non pareva accorgersi delle lagrime grosse e rare che le gocciavano sulle guancie. Il curato mi sorrise, e parve, al movimento delle labbra
luccicante, e ripetè schioccando colle labbra: - Un uomo raro. Non ostante questo subito entusiasmo si vedeva ch'era contrariato. Non fu buono di riappiccare
sussurrò a fior di labbra: - son io ..... «Poi nessuno parlò più. «L'agonia era cominciata .....» Mentre Mansueta raccontava io aveva tenuto macchinalmente
spasmodica. Allora dalle labbra di quel prete il cui volto non aveva mutato nè colore, nè espressione, udii cader, gelate, asciutte, plumbee, feroci
piegarsi. La lingua di Roma suonò dunque dappertutto, ma con pronunzie svariate; come suona diverso l'italiano sopra labbra, piemontesi, venete, lombarde
nelle tasche dei calzoni, una sigaretta sfatta tra le labbra sottili, gli occhi aguzzi luccicanti dietro gli occhiali, ritto, impassibile sfidava
di colori, né capolavoro d'arte, né donna bellissima valevano a trargli un sorriso sulle labbra. Nella città una fanciulla sottile e pensosa si
roseo; nei grandi occhi glauchi, cristallini, il lampo dello sguardo era verde e freddo; le labbra carnose, rosse, come il granato, dovevano essere
sedie, non suonano campanelli, non fumano incensi. Non si vive per pregare, si muore nello sfinimento della preghiera che s'arresta sulle fredde labbra
caldo e vivo che diventa cereo sotto i baci; nei grandi e voluttuosi occhi di leonessa si accendevano strane scintille d'oro; le labbra arcuate erano
caldo e vivo che pare ancora il riflesso del sole, gli occhi di un bel verde smeraldo, glauco e cangiante come quello del mare, le labbra fini e rosse
impallidiva mortalmente e si mordeva le labbra. Non era lei la più amata. Le due donne s'incontravano nelle sale del palazzo Medina; si guardavano
, nelle fredde notti invernali, veglia con gli occhi aperti nel vuoto e le labbra che invano tentano mormorare la salvatrice Avemmaria è il munaciello
bruna dalle labbra rosse e dagli occhi lucenti, - dichiarò di non aver da sfamare tanta gente. Ci mettemmo a tavola lo stesso, in attesa di rinforzi