Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: labbra

Numero di risultati: 41 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Galateo ad uso dei giovietti

183800
Matteo Gatta 4 occorrenze
  • 1877
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Europei avrebbero istintiva ripugnanza ad avvicinare alla bocca una pipa che fu tra le labbra di tanta gente: e in verità sarebbe giusta e fondata la

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labbra con qualche parola che poi non vorreste aver detto. Qui mi accade in acconcio un'osservazione. I vostri genitori, i vostri educatori vi avranno

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accosta alla bocca per leccarle. Schivate adunque tutte queste cose che sono disdicevoli al sommo; e badate altresì che non vi si vegga colle labbra unte e

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dichiarazioni di stima, di riverenza, d'affetto di chi le ha sempre sulle labbra e le usa indistintamente con tutti? « Ella è mio padrone. - Io sono

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Scultura e pittura d'oggi. Ricerche

266667
Boito, Camillo 13 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Bocca
  • Roma-Torino- Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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sofferenze fisiche, è sottilmente cercata; e tutta la figura si vede condotta con quella convinzione di ben fare, che spegne sulle labbra il sorriso. Le

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spiegate, e l’idea, correndo su per il braccio, entra nel cervello della poveretta, e un’ombra di triste sorriso muove le labbra di quel volto, che non

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Come discorremmo della scultura nuova in Firenze, così vorremmo parlare della pittura nuova. E giochiamo che ci verrà sulle labbra il nome di qualche

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mostri che digrignano i denti, fantasie del terrore, e le caricature con la pancia cadente, col sorriso beato sulle labbra e negli occhi, con le orecchie

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, nelle opere del vecchio Antonio Viniziano non vede cosa più maravigliosa di un idropico, il quale col viso secco, colle labbra asciutte e col corpo

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Le sei giovani donne, che ascoltano a Brera il bruttissimo gobbo, ridono scioccamente. Pare il trionfo dei denti nivei e delle labbra tumide. Questa

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amabile. L’altra, più giovine, abbassa gli occhi a terra pudicamente, ma, benché non apra le labbra, pure muove tutto il volto ad un sorrisetto pressoché

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e muoveranno le labbra ad un sorriso di scherno. Il più grande dei nostri scultori! — Chi è, di grazia? — Ce n’è tanti, secondo il cervello di chi

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occhiali sul naso e stringendo tra le labbra la penna d’oca, sfoglia una grossa filza di carte. — Finalmente, emulando il Knaus, in una capanna, da

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proprie fattezze. Palliduccia, ancora affilata e magra, ma s’indovina ch’è sul rifiorire, e un sorriso quasi impercettibile delle labbra mostra ch’ella

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sinistra la scena è meno affollata. Il maestro della banda del paese, una specie di fattore, batte il tempo con le mani, stringendo le labbra e guardando

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nessun spiritello di sensualismo svia l’attenzione di chi la vede; e Aminta e Silvia si toccano le labbra in atto così amabilmente modesto, che la

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: non ebbe amori, non passioni fervide: come uomo era sbiadito. Parlando di lui tornano sempre alle labbra le parole bellezza e perfezione. Era di bella

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Racconti 1

662673
Capuana, Luigi 24 occorrenze
  • 1877
  • Salerno Editrice
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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trotto, scalpitando su la ghiaia; e la Blichoff, rigidamente stretta nel busto dell'amazzone, bianca, con le labbra irrequiete e gli occhi nerissimi

rappresentazione teatrale. Poi Cristina si voltò a un tratto, nel pieno splendore della sua bellezza di bruna dagli occhi nerissimi, dalle labbra tumide

e le labbra con labbra infuocate da gelosa passione: - A che pensi? Qual fantasma del passato ti si è rizzato dinanzi? ... M'ami dunque cosí poco da

semiaperti. - Di già levata! - egli rispose freddamente. La signora Viotti entrò, facendo un sol passo. Aveva un soave sorriso su le labbra e negli

torceva le dita, passava la lingua sulle labbra inaridite ad un tratto e guardava per terra di qua e di là, senza sapere quello che si facesse. Non avea piú

labbra aride articolavano di tanto in tanto parole inintelligibili e sconnesse, quell'altra stanza che prima serviva da salottino, i mobili, i quadri

farmi spasimare come nel triste momento dell'addio. - Ti ricorderai di me? ... Giorgio! Giorgio! - Io non rispondevo, con uno stupido sorriso su le labbra

vide quella bionda testina dagli occhi scintillanti, dalle labbra semiaperte a un sorriso, dalle gote di un incarnato cosí vivo che la bianca pelle

Renato la guardava sorridendo, tra incredulo e meravigliato, intanto ch'ella, a occhi bassi, mordendosi lievemente le labbra, apriva e chiudeva il

quella guisa. Il ragionare si metteva su di una buona via. Ma io tacqui, assorto com'ero in ciò che udivo; beato di vedere le sue labbra piccole, rosee

, e dalle labbra porporine umide sempre di baci. Gli bastava vivere accanto a lei, sprofondandosi ogni giorno piú nell'abbiezione, fi ngendo di non

una chioma di capelli, o due labbra, o una pozzettina del mento; giacché per via dell'umana imperfezione bisogna limitare anche l'immensità e

, inginocchiato dinanzi, smanioso di baciarle i piedi ch'ella tirava indietro impaurita; e quando sentiva ricercarsi avidamente, con labbra scottanti

di cielo! E quelle labbra! Cosí sanguigne da rendere smorta la bianchezza opalina della carnagione! Quella testa di bionda maliarda gli faceva degli

piú in su delle labbra e bevve lentamente. Aveva un collo stupendo. La carnagione brunetta tirava un po' al pallido. Dei capelli nerissimi, un viso

grandi occhi, e la voluttuosa curva delle labbra carnose trasfiguravano addirittura. E tutto questo le si presentava alla mente, al primo destarsi

, spalanca tanto d'occhi e mi guarda, mi guarda ... Io le faccio un accenno, con le labbra; fortunatamente ella capisce. Allora presi coraggio e dissi a

aver meglio il comodo di osservarla nel volto. Com'era bella! Che finezza di carnagione! Che simpatia nell'espressione delle labbra e degli sguardi! Un

lasciamo stare la Dea - disse sorridendo a fior di labbra. - Ne parli a sua posta; - risposi - io mi gusterò zitto zitto la felicità di ascoltarla. - Come

-Spengel tacque, non ebbi alcun dubbio ch'egli non conoscesse il mio cuore quanto e, forse, piú di me. Credetti anzi di sorprendergli sulle labbra un

da un a ltro. Cantata? Non è esatto; dovrei dire suonata e cantata a vicenda. Le mie labbra imitavano i vari strumenti di un'orchestra nelle loro

quando, fermatosi a pochi passi da me, aveva cominciato a gua rdarmi con quei occhietti strizzati e quel suo ironico sorrisino sulle labbra. - Non me la

Hermann raccontava, a grandi tratti, la dolorosa storia di William, il dottor Cymbalus teneva bassa la testa e gli occhi socchiusi; le sue labbra erano

intanto riusciva grazioso nella sua bocca contornata da labbra sottili; un naso un po' aquilino; delle mani bianchissime, delicate, con ditini affusolati

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