7.° Mangia a labbra chiuse e mastica senza rumore; 8.° Non stritolare gli ossi o i nocciuoli co'denti, il che eccita una specie di ribrezzo e di
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II. RIASSUNTO DELLE REGOLE COMUNI RELATIVE AL BERE. 1.° Forbirsi le labbra colla tovaglíuola pria di bere e dopo d' aver bevuto; 2.° Non bere a bocca
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labbra, incidersi profondamente le guance, allungarsi le orecchie tagliarne un pezzo in modo che si può introdurre due dita nel buco, accorciarsi il collo
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veramente come noi Europei » labbra a labbra ». Engel, opera citata. ll tocco delle mani è l'espressione si naturale dell'amicizia che presso gli antichi
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de'limoni in mano (cosa incomoda) e gli andavano di quando in quando mordendo, onde avvivare sulle labbra il colore vermiglio. inclina il nostro labbro al
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il continuo sforzo delle guance, delle labbra, delle mani, tendente a coprire, un difetto fisico palpabile, il che si riduce a dire agli astanti: Io
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affatto penzoloni sul » petto; le labbra mezzo aperte lasciano a grado » suo pendolo anche il mento, gli occhi sono incavati, » mezzo velati dalle palpebre
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nel piatto comune, e col pane si tergono le mani e le labbra; si beve acqua in un boccale comune; quegli che fa gli onori della mensa beve sempre il
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. * Gli indiani, allorché bevono, tengono il vaso sospeso in modo che non tocchi nè i denti né le labbra, e versano il liquore dall' alto, stoltamente
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vetro ed altri corpi lucenti, e con quale esultanza la fronte le guance, le orecchie, le narici e fin le labbra ne adornano. Maltebrun, Précis de la
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