essere, e non sangue! egli esclama con profonda amarezza, vedendo il duchino suo figlio caduto così basso; e coteste parole escono dalle labbra come
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Manon!... Sfioro le labbra che mai m' hanno baciato!...
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, in silenzio. Accovacciata sul limite del muricciolo è GERMANA, le labbra contratte, lo sguardo teso verso il tramonto. MANON reca sul suo viso i segni
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(corre a riempire una ciotola che accosta alle labbra di Manon sollevandole il capo)
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(Des Grieux accosta ancora la ciotola alle labbra di Manon, che riprende respiro)
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Manon!... Manon!... Le tue labbra scolorano!
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Sulle mie labbra che scolorano... amante mio le tue... le tue... e spirare così... sulla tua bocca!...
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(Rimette in tasca il cartoccio dei confetti e si pulisce le labbra).
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audacemente scollato, il mantello sul braccio, truccata e dipinta come una mondana di stile, la sigaretta tra le labbra, giocando in pieno la sua nuova parte
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Accademia della crusca
