Per contro la decisa "trivialità,” di tipo Kitsch, dei lavori d'un Wesselman, d’un Rosenquist, d’un Oldenburg, batte senz’altro la delicatezza
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figurazione anche perché in quegli anni erano più stretti i legami culturali tra la capitale italiana e quella americana; e per la presenza a Roma di Cy
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La scultura materica
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, non è cioè lo scintillio del bronzo fuso, o la sua patina artificialmente ottenuta, né la levigatezza del marmo, la grana del legno; ma è spesso il
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La “scuola" inglese
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La teatralizzazione dell'arte
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La transavanguardia italiana e internazionale
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Il desiderio d’un ritorno alla decorazione, la ricerca di forme più libere e “ingenue,” la spinta revivalistica di talune strutture e il desiderio
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all’estero, persino nei Paesi dell’Est europeo (Gruppo OHO) e dell’America latina (Gruppo dei Tredici). Se l’arte povera costituiva la dimostrazione d
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La ripresa d'una fìguralità molto spesso intrisa di memorie romantiche o di ammiccamenti ironici (Cucchi, Clemente, Paladino), la riscoperta d’una
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La scultura
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La scultura è rimasta senz'altro sacrificata in quest’ultimo decennio. Forse per le difficoltà pratiche di inserire opere d’un certo rilievo nell
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La scultura
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Il cartone dipinto, la pietra eretta non hanno più senso; le plastiche consistevano in rappresentazioni ideali di forme conosciute ed immagini alle
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Quest'arte travagliata che durante tanti secoli si era costruita cosi spesso su schemi ed esempi, stava per cambiare in modo singolare e divenire la
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passa ad un’altra arte, la quale, misteriosamente ma non inspiegabilmente, è venuta a prenderne il posto. E quest’ultima cui spetterà di rivedere il
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Quel che vogliamo è far qualcosa che riempia totalmente la vista e che non possa usarsi a render la vita soltanto tollerabile. Se, fino ad oggi, la
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Giaci tu ancora, sognando, sotto quella tela immensa? La completezza di visione abbandona l’anima tre volte in sé divisa e le sue malinconie; la
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Questa semplice enumerazione è sufficiente a risvegliare dubbi immensi riguardo la qualità artistica dell’opera realizzata in queste condizioni. Alla
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La generazione di campi di energia con l'aiuto del colore è una delle nuove possibilità. Un'altra possibilità è la creazione di ritmi, che non
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2) L’oggetto materiale ha prodotto numerosi schemi concettuali; mentre questo punto di riferimento riguarda in genere l’occupazione dello spazio e la
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Di alcuni princípi dell’happening I) La linea tra arte e vita deve rimanere fluida, e la più indistinta possibile. II) Pertanto la derivazione dei
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R. Perché è impossibile un’attività artistica senza una presa di coscienza con la natura. E la più diretta è la presa di coscienza con la terra sulla
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R. Certamente. Io penso di discendere senz’altro dal romanticismo tedesco. Ma la linea del romanticismo tedesco, storicamente, è stata interrotta dal
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mie azioni cerco di far prendere coscienza all’uomo delle sue possibilità creative, le uniche che gli possono dare la libertà. Cerco di collegarlo
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della mia opera è appunto la liberazione dell’uomo da questa schiavitù. L’unica cosa che mi preme è il colloquio con la gente: l’arte mi interessa solo
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La creazione di serie di immagini contigue o sequenziali, che rappresentino lo stesso tema, sostituisce la didascalia e permette di neutralizzare la
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La fotografia è un oggetto “sociologico” che permette di cogliere la realtà: può dunque cogliere sul vivo quella dialettica per cui un comportamento
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La prima è l’esposto di una realtà a cui rimandano le immagini, giacché esse non contengono alcun segno arbitrario o immotivato, la seconda consiste
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L’arte oggi sfiora l’illustrazione perché ama la superficie, la facciata, la luce. Perdute tutte le speranze di rappresentare le cose, la pittura
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Io non faccio a pezzi l’immagine, io costruisco l’immagine; c’è una bella differenza: comporre è fare del frammento la forma, del caos l’ordine, fare
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L’oggettività non ha molta importanza per me: tutto è oggettivo così come tutto potrebbe essere soggettivo... Bisogna quindi fare i conti con la
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Nella mia scultura, cerco di slegarmi dal soggetto. Le mie prime opere erano piuttosto espressioniste, prendevano posizione contro la guerra, il
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Semiotica: la dottrina dei segni; si suol dividere, secondo la terminologia morissiana, in: semantica, sintassi, e pragmatica.
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Zen: setta buddista la cui importanza è stata notevole sia direttamente per la pittura estremorientale e in parti-colar modo giapponese, che
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Accanto, e prima ancora di Wols — a partire cioè dal 1945 — bisogna riconoscere a Georges Mathieu la priorità d’un consapevole impiego del "segno
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Non ci interessa, oggi, di sapere quale durata avranno queste opere, per quanto tempo la loro efficacia è destinata a protrarsi; quello che sappiamo
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È evidente che la ricchezza data dalla semplicità, l’attesa suscitata dall’incompiutezza dell’asimmetria, il fascino dell’assenza sono assai lontani
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Per un altro artista, il genovese Scanavino, uno degli elementi che rendono particolarmente interessante la sua pittura è la sua capacità di dar vita
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alla cristallizzazione delle forme in un periodo quando ancora trionfava il postcubismo. La serie degli ôtages — certo il settore più riuscito della
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La crisi dell'informale
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Ma è proprio in questo periodo che ha inizio la grande vicenda della pittura pollochiana; quella, che — ormai ben nota in tutto il mondo e già
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che, più che un espressionista, si potrebbe considerare un raffinatissimo post-impressionista per la rigorosa ricerca di impasti tonali, per l
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Non, qui, il tonalismo atmosferico e vagamente "teosofico" di Rothko, e neppure la cocciuta intransigenza acromatica di Reinhardt. In Newman abbiamo
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Al Manifesto Bianco che Fontana riportò in patria dopo la guerra fece seguito la costituzione a Milano di un gruppo spazialista con la proclamazione
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a suo tempo vasto scalpore per la loro novità e la loro apparente assurdità — sono, al tempo stesso, dei “segni” capaci di fissare la linea del
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La mostra dell'arte concreta del 1960
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La pittura “monocroma”
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molta arte moderna, per la sua sempre rinnovata vena fantastica, per la sua inesauribile inventiva, per la sua indovinatissima e sempre azzardatissima
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Nel caso di Dubuffet la ricerca è stata quasi sempre duplice: rivolta al materiale cromatico e rivolta all’immagine che in tale materiale s’incarna
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