Su di una regione assai povera di stelle grandi si stendono la Giraffa, il Mietitore e la Lince, e segue quindi la Grand’Orsa, di cui il Carro non
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Così si raggiunge la zona delle costellazioni zodiacali. L’Ariete è distinta da due belle stelle che aprono la lista: segue il Toro, la cui testa è
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3.° Spettro orizzontale, le onde vanno per la diagonale progredendo verso il rosso o verso il violetto, secondo che la stella sta a levante o a
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Dietro tali fatti la spiegazione della scintillazione è ridotta a definire «qual sia la causa che produce l’oscillazione de’ colori nello spettro
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Al Cacciatore è sottoposto il fedel Cane Maggiore che ha in bocca la più bella stella di tutto il cielo, e poco sotto il Lepre. Avanti al Lepre
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così concepirsi. L’aria facendo sempre uffizio di prisma, la stella a ponente abbassandosi per la rotazione della terra tenderà ad accrescere la
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Anno 827; anno incerto, ma sicura l’epoca entro la prima metà del secolo IX e ne parlano gli astronomi Arabi sotto il regno del Califo Almamoun. La
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La seconda stella (20or 6m 50s; + 35° 50') ha la riga bleu più verso il violetto, di tutta la sua larghezza. La gialla è multipla: ha zone lucide
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La terza (20or 9m 39s; + 36° 16') è simile, ma più difficile a determinarsi per la stella vicina che sturba. È notabile la presenza di tre stelle
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La figura 34 qui sotto mostra la natura di questo spettro a colonnato. Stante la sua importanza soggiungiamo alcune osservazioni spettrali di questo
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A questa classe appartiene quella del Delfino (H. 4572, A. R. = 20h 16m 8s Decl. + 19° 39' 41") la quale sembra uniforme, ma con la luce nel campo si
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La nebulosa è forse accidentalmente proiettata sul gruppo. La nettezza delle stelle e dell’orlo esterno suggerisce l’idea che essa sia una sfoglia
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hanno di simile. La nebbia pare staccata dalla stella centrale e formare un anello, ma ciò può essere illusione della luce della parte centrale che
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Si è detto che attorno al trapezio di θ' la nebulosità non esisteva. Ciò non e esatto. La nebbia vi è certamente perchè lo spettroscopio qui dà lo
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La nebulosità in alcune regioni del Sagittario è estesa ben più che in Orione, e il fondo chiaro del cielo dà indizio di linee spettrali. La luce di
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In questa tavola la prima colonna contiene il nome della stella, la seconda la sua posizione approssimata in Ascensione retta α in ore e minuti, e la
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Laonde la questione è ridotta a sapere = se queste onde che successivamente si incalzano aventi origine in punti diversi dello spazio, e sulle quali
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Fissata così la curva apparente, deve cercarsi la curva reale, e questa parte del problema, essendo indeterminata, è necessario supplirvi con qualche
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Ora per la teoria dell’ellisse si sa che gli assi di una ellisse obliqua alla sua proiezione si proiettano sopra due diametri coniugati nella ellisse
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Conosciuta l’orbita relativa resta a conoscere le dimensioni reali della medesima. Ma questo suppone nota la distanza della stella, cioè la
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Ma qui sventuratamente fa difetto la scienza. Le parallassi sono così piccole ed incerte che nulla può definirsi. La 61 del Cigno che si credette
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Da tutti questi dati noi cominciamo a intravedere la solidarietà reciproca dei corpi celesti, e la loro dipendenza sotto una legge di forze che è la
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delle stelle trovate e divideva il loro numero per quello degli scandagli, e la cifra risultante rappresentava la densità media delle stelle nella
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Costituita così la base fondamentale delle misure nella grandezza del globo terrestre, e conosciutane la sua dimensione in unità ordinarie, resta a
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La legge di Keplero espressa in formola è la seguente.
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nome del suo scopritore, porta seco la conseguenza, che basta sapere la distanza dal Sole di un solo pianeta per avere quelle di tutti gli altri. Anzi
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Se a è la distanza della Terra dal Sole e a' quella di Venere, la differenza a – a' sarà la distanza di Venere dalla Terra, onde conosciuta questa
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Dietro la figura è facile capire che gli osservatori A e B, fig. 58) i quali guardano insieme la Luna L, la riferiscono in cielo a due punti diversi
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Dovendo gli astronomi determinare sovente la posizione degli astri fuori del meridiano, lo strumento sopra descritto non potrebbe servire. Allora si
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indefinitivamente le osservazioni. Ma ciò non poteva sognarsi ai tempi di Halley. Egli vide invece che la differenza di tempo osservata tra l’entrata
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È ormai un vezzo di tutti i moderni scrittori di Astronomia in Francia il deplorare la chiamata di Cassini colà, come fosse una disgrazia per la
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La velocità della luce è così grande, che la sua propagazione fu per molto tempo creduta istantanea. Galileo cercò di determinarla sperimentalmente
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deplorare la chiamata di Cassini colà, come fosse una disgrazia per la scienza. Noi crediamo questo un insulto non meritato dall’illustre astronomo
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Viceversa pertanto conoscendo la velocità della luce si può calcolare la distanza del Sole, e la sua parallasse. Questa velocità si è determinata con
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Con tale artifizio conoscendosi la distanza delle due stazioni, e la velocità con cui gira la ruota, si può sapere qual frazione di secondo impiega
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Un altro fatto che interessa tanto le dimensioni dell’orbita terrestre quanto la posizione delle stelle, somministra ancora la distanza della Terra
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, fu sorpreso quando al muoversi della barca vide la pioggia scendere tanto obliquamente verso di lui che fu costretto ad internarsi dentro il casotto
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3.° Che questo moto non era dovuto alla parallasse, perchè da questa la stella sarebbe stata spostata in un piano passante per la direzione del Sole.
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Checchè ne sia di questo aneddoto, la teoria è vera: alle gocce di pioggia si sostituiscano le molecole luminose, nelle quali allora si credeva
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La proposizione non è meno vera se al moto lineare delle molecole luminose nella teoria dell’emissione si sostituisca il moto di propagazione nella
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Era riservato alla perfezione de’ moderni strumenti il dargli una risposta decisiva. Bessel col suo Eliometro, studiando la stella 61 del Cigno, e
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Anche allo sguardo più disattento salta all’occhio l’enorme agglomeramento delle stelle in alcune regioni e la loro scarsezza in altre. Se dunque
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La seguente tavola contiene le valutazioni delle stelle distribuite in zone parallele alla Galassia secondo la loro grandezza:
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Se le stelle ci appaiono più dense, solo perchè le linee visuali sono più lunghe, come esigeva la prima supposizione di Herschel; la proporzione
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Perciò riassumendo dai paragrafi precedenti la numerazione delle stelle, abbiamo la seguente tavoletta, nella quale la prima colonna dà le grandezze
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6.° Le stelle che apparentemente ci sembrano le più grandi, sono anche le più vicine, e la distanza è la causa principale, benchè non unica, dell
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La prima colonna contiene i nomi volgari delle stelle secondo le costellazioni, le lettere di Bayer e il nome particolare se la stella lo ha. La
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La parte superiore di questa tavola è fondata sull’esame delle stelle a occhio nudo: la parte inferiore sull’esame telescopico.
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Fig. 12 La costruzione di questo pezzo di ottica assai raro è interessante, e ne diamo il disegno nella fig. 12. La base circolare è una specie di
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La più insigne fra le eccezionali è la stella γ (gamma) di Cassiopea che presenta le righe spettrali dell’idrogeno non nere per rovesciamento, ma
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