Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: la

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 la  quale, ove si designi con ω la velocità angolare del solido
quale, ove si designi con ω  la  velocità angolare del solido e con la la derivata con
ove si designi con ω la velocità angolare del solido e con  la  la derivata con riferimento agli assi mobili, assume la
si designi con ω la velocità angolare del solido e con la  la  derivata con riferimento agli assi mobili, assume la forma
con la la derivata con riferimento agli assi mobili, assume  la  forma
allora  la  (152) si identifica con la formula già nota , mentre la
allora la (152) si identifica con  la  formula già nota , mentre la (151) assume la forma
la (152) si identifica con la formula già nota , mentre  la  (151) assume la forma seguente:
identifica con la formula già nota , mentre la (151) assume  la  forma seguente:
di Schrödinger sarà ancora  la  (148), ma con la condizione che fuori del segmento AB la si
di Schrödinger sarà ancora la (148), ma con  la  condizione che fuori del segmento AB la si annulli (essendo
la (148), ma con la condizione che fuori del segmento AB  la  si annulli (essendo per ipotesi nulla la probabilità di
del segmento AB la si annulli (essendo per ipotesi nulla  la  probabilità di trovare ivi la particella).
(essendo per ipotesi nulla la probabilità di trovare ivi  la  particella).
invece si caratterizza  la  radiazione mediante la lunghezza d'onda λ, allora la
invece si caratterizza la radiazione mediante  la  lunghezza d'onda λ, allora la relazione (23') va sostituita
la radiazione mediante la lunghezza d'onda λ, allora  la  relazione (23') va sostituita con la seguente
d'onda λ, allora la relazione (23') va sostituita con  la  seguente
 la  prima e la terza si ritrova manifestamente la (34).
la prima e  la  terza si ritrova manifestamente la (34).
la prima e la terza si ritrova manifestamente  la  (34).
il particolare valore zero) e rimangono, per definire  la  curva e la tensione, le due equazioni (la prima di primo e
valore zero) e rimangono, per definire la curva e  la  tensione, le due equazioni (la prima di primo e la seconda
curva e la tensione, le due equazioni (la prima di primo e  la  seconda di secondo ordine)
 La  conoscenza della carica elettrica, e del rapporto e/m tra
conoscenza della carica elettrica, e del rapporto e/m tra  la  carica e la massa dell'elettrone, ci permette
della carica elettrica, e del rapporto e/m tra la carica e  la  massa dell'elettrone, ci permette immediatamente di
dell'elettrone, ci permette immediatamente di conoscere  la  massa elettronica: essa risulta:
così  la  , la ci dà la P(x) al tempo t: per scrivere in forma
così la ,  la  ci dà la P(x) al tempo t: per scrivere in forma semplice il
così la , la ci dà  la  P(x) al tempo t: per scrivere in forma semplice il quadrato
del modulo dell'espressione (171), conviene introdurre  la  notazione
IT e IN  la  tangente e la normale comuni alle traiettorie polari in I;
IT e IN la tangente e  la  normale comuni alle traiettorie polari in I; MT' ed MN' la
la normale comuni alle traiettorie polari in I; MT' ed MN'  la  tangente e la normale comuni in M ai due profili coniugati.
alle traiettorie polari in I; MT' ed MN' la tangente e  la  normale comuni in M ai due profili coniugati.
ora che, costruita  la  S in tal modo, la si trasforma con la legge:
ora che, costruita la S in tal modo,  la  si trasforma con la legge:
ora che, costruita la S in tal modo, la si trasforma con  la  legge:
 la  quale rappresenta la frequenza di un quanto di luce avente
quale rappresenta  la  frequenza di un quanto di luce avente la stessa energia di
quale rappresenta la frequenza di un quanto di luce avente  la  stessa energia di un elettrone che è caduto attraverso la
la stessa energia di un elettrone che è caduto attraverso  la  d. d. p. V.Se poi v si esprime in cm-1 (e da noi sarà
esprime in cm-1 (e da noi sarà indicata al solito con v^)  la  (23) diviene
 La  dipendenza dal tempo di queste si ottiene confrontando la
dipendenza dal tempo di queste si ottiene confrontando  la  (88) con la (87), il che dà
dal tempo di queste si ottiene confrontando la (88) con  la  (87), il che dà
 la  derivata di con la sua espressione (87) si ha (ricordando
la derivata di con  la  sua espressione (87) si ha (ricordando la (5')):
derivata di con la sua espressione (87) si ha (ricordando  la  (5')):
dal § 8 che  la  si ricava dalla con la formula (44): si tratta dunque di
dal § 8 che la si ricava dalla con  la  formula (44): si tratta dunque di trovare la matrice di
dalla con la formula (44): si tratta dunque di trovare  la  matrice di trasformazione . A tal uopo, osserviamo che la
la matrice di trasformazione . A tal uopo, osserviamo che  la  (44) può anche scriversi
φ≠0 risulta immediatamente dalla prima delle (20): essa è  la  componente secondo l’asse delle x della tensione T, onde si
l’asse delle x della tensione T, onde si conclude che lungo  la  funicolare è costante per la tensione la componente normale
T, onde si conclude che lungo la funicolare è costante per  la  tensione la componente normale alla direzione fissa della
conclude che lungo la funicolare è costante per la tensione  la  componente normale alla direzione fissa della
normale alla direzione fissa della sollecitazione(e quindi  la  componente orizzontale quando la sollecitazione è dovuta
sollecitazione(e quindi la componente orizzontale quando  la  sollecitazione è dovuta alla gravità).
0 designando  la  coordinata omologa del baricentro Q 0, o, se si vuole, la
la coordinata omologa del baricentro Q 0, o, se si vuole,  la  componente di Q 0 - O secondo OP. La (21) può così porsi
Q 0, o, se si vuole, la componente di Q 0 - O secondo OP.  La  (21) può così porsi sotto la forma:
di Q 0 - O secondo OP. La (21) può così porsi sotto  la  forma:
 la  quale, confrontata con la (35), mostra che si passa dalle f
quale, confrontata con  la  (35), mostra che si passa dalle f alle f" mediante la
con la (35), mostra che si passa dalle f alle f" mediante  la  matrice nel modo stesso con cui la matrice fa passare dalle
dalle f alle f" mediante la matrice nel modo stesso con cui  la  matrice fa passare dalle f alle f'.
 la  (38') con la relazione sperimentale (39), si ricava per la
la (38') con  la  relazione sperimentale (39), si ricava per la costante a il
la (38') con la relazione sperimentale (39), si ricava per  la  costante a il valore
poi che  la  velocità v, in quanto la sua componente orizzontale per la
poi che la velocità v, in quanto  la  sua componente orizzontale per la prima delle (27') è
la velocità v, in quanto la sua componente orizzontale per  la  prima delle (27') è costantemente uguale ad non può mai
uguale ad non può mai annullarsi. Si annulla invece  la  componente verticale (e quindi la velocità intensiva
Si annulla invece la componente verticale (e quindi  la  velocità intensiva raggiunge il suo valore minimo )
 La  massa risulta circa 1837 volte più piccola della massa
e/m decresce proporzionalmente a , il che è in accordo con  la  teoria della Relatività, secondo la quale la massa m deve
il che è in accordo con la teoria della Relatività, secondo  la  quale la massa m deve variare con la legge
in accordo con la teoria della Relatività, secondo la quale  la  massa m deve variare con la legge
Relatività, secondo la quale la massa m deve variare con  la  legge
esprime  la  legge di Boltzmann. La costante di proporzionalità, ove
esprime la legge di Boltzmann.  La  costante di proporzionalità, ove occorra, si piò
di proporzionalità, ove occorra, si piò determinare con  la  condizione che la probabilità totale è eguale ad 1; tale
ove occorra, si piò determinare con la condizione che  la  probabilità totale è eguale ad 1; tale costante è dunque:
 la  meccanica classica, la particella oltrepassa la barriera se
la meccanica classica,  la  particella oltrepassa la barriera se la sua forza viva
la meccanica classica, la particella oltrepassa  la  barriera se la sua forza viva iniziale E è superiore al
meccanica classica, la particella oltrepassa la barriera se  la  sua forza viva iniziale E è superiore al massimo del
osservi che  la  (154) si identifica con la (58) del § 12, identificando con
osservi che la (154) si identifica con  la  (58) del § 12, identificando con la f e ponendo p = hk e
(154) si identifica con la (58) del § 12, identificando con  la  f e ponendo p = hk e
 la  quale esprime che la distanza OG del baricentro dell'arco
quale esprime che  la  distanza OG del baricentro dell'arco dal centro del cerchio
dell'arco dal centro del cerchio sta al raggio come  la  corda all'arco.
dalle equazioni, e queste si riducano a due sole (poichè  la  prima e la seconda diventano equivalenti, e così la terza e
e queste si riducano a due sole (poichè la prima e  la  seconda diventano equivalenti, e così la terza e la
(poichè la prima e la seconda diventano equivalenti, e così  la  terza e la quarta), e precisamente alle seguenti
prima e la seconda diventano equivalenti, e così la terza e  la  quarta), e precisamente alle seguenti
v si suppone noto,  la  vx resta determinata con la stessa esattezza con cui si ha
v si suppone noto, la vx resta determinata con  la  stessa esattezza con cui si ha la dalla (106), la quale
vx resta determinata con la stessa esattezza con cui si ha  la  dalla (106), la quale esattezza dipende dalla precisione
con la stessa esattezza con cui si ha la dalla (106),  la  quale esattezza dipende dalla precisione con cui si misura
che, essendovi nella (136) un coefficiente immaginario,  la  coniugata della non soddisfa la stessa equazione, ma la
coefficiente immaginario, la coniugata della non soddisfa  la  stessa equazione, ma la seguente
la coniugata della non soddisfa la stessa equazione, ma  la  seguente
evidente poi che rappresenta  la  probabilità che la particella abbia l'energia e l'impulso ,
evidente poi che rappresenta la probabilità che  la  particella abbia l'energia e l'impulso , e la probabilità
che la particella abbia l'energia e l'impulso , e  la  probabilità dell'energia e dell'impulso .
ora  la  traiettoria del pacchetto d'onde tra A e B coincida con
del pacchetto d'onde tra A e B coincida con quella che  la  meccanica classica assegna al punto, bisogna che la (111) e
che la meccanica classica assegna al punto, bisogna che  la  (111) e la (115) si equivalgano, per il che basta prendere
meccanica classica assegna al punto, bisogna che la (111) e  la  (115) si equivalgano, per il che basta prendere
 la  (319) assume la forma
la (319) assume  la  forma
 la  (4) assume la forma
la (4) assume  la  forma
così, per  la  la faccetta terminale in B, indicando con l la lunghezza
così, per la  la  faccetta terminale in B, indicando con l la lunghezza
così, per la la faccetta terminale in B, indicando con l  la  lunghezza dell’arco AB di direttrice
 la  regola generale del n. 3 dovremo risguardare come forza
direttamente applicata a P, accanto al suo peso p, anche  la  forza centrifuga χ; e saremo ricondotti (Cap. IX, n. 8) ad
χ; e saremo ricondotti (Cap. IX, n. 8) ad esprimere che  la  risultante p + χ è diretta secondo la normale alla
8) ad esprimere che la risultante p + χ è diretta secondo  la  normale alla superficie σ. Se si tratta di un punto, non
unilaterale (per es. appoggiato a σ), bisogna aggiungere  la  restrizione qualitativa che la forza p + χ risulti rivolta
a σ), bisogna aggiungere la restrizione qualitativa che  la  forza p + χ risulti rivolta verso la regione non consentita
qualitativa che la forza p + χ risulti rivolta verso  la  regione non consentita dal vincolo (cioè verso l’interno
non consentita dal vincolo (cioè verso l’interno del corpo,  la  cui superficie offre l’appoggio).
per  la  (106) e la (124),
per la (106) e  la  (124),
 La  (326) resterà dunque dimostrata se faremo vedere che la S
(326) resterà dunque dimostrata se faremo vedere che  la  S relativa a ogni trasformazione di Lorentz gode la
che la S relativa a ogni trasformazione di Lorentz gode  la  proprietà:
caso attuale, essendo  la  matrice quasi diagonale, la matrice di trasformazione che
caso attuale, essendo la matrice quasi diagonale,  la  matrice di trasformazione che la rende diagonale sarà poco
matrice quasi diagonale, la matrice di trasformazione che  la  rende diagonale sarà poco diversa dalla matrice unità
rotazione piccolissima degli assi di riferimento), e perciò  la  scriveremo nella forma
Resta da calcolare  la  tensione. A tale scopo, riprendiamo la prima delle
Resta da calcolare la tensione. A tale scopo, riprendiamo  la  prima delle equazioni indefinite (27) scrivendola sotto la
la prima delle equazioni indefinite (27) scrivendola sotto  la  forma
tratto, entro il quale  la  curva ha andamento oscillatorio, è evidentemente quello
oscillatorio, è evidentemente quello entro cui oscillerebbe  la  particella, secondo la meccanica classica.
quello entro cui oscillerebbe la particella, secondo  la  meccanica classica.
tenuta presente  la  convenienza di distinguere AB in due tratti: il fianco che
di distinguere AB in due tratti: il fianco che è  la  porzione AH interna alla circonferenza primitiva, e la
è la porzione AH interna alla circonferenza primitiva, e  la  costa HB che è la parte rimanente, esterna a tale
interna alla circonferenza primitiva, e la costa HB che è  la  parte rimanente, esterna a tale circonferenza.
definita statisticamente al § 19, conviene definire  la  densità (probabilistica) del flusso di particelle.
i, tale che (dove è un elemento di superficie, e n è  la  sua normale, con un verso positivo determinato) rappresenta
sua normale, con un verso positivo determinato) rappresenta  la  probabilità, algebricamente considerata (1) Cioè la
la probabilità, algebricamente considerata (1) Cioè  la  differenza tra la probabilità dei passaggi nel verso
algebricamente considerata (1) Cioè la differenza tra  la  probabilità dei passaggi nel verso positivo e quella dei
positivo e quella dei passaggi nel verso negativo. , che  la  particella attraversi nel tempo dt l'elemento .
ricordando la, (37) e  la  (34),
Si noti che, per conservare  la  validità della regola di moltiplicazione, la matrice va
per conservare la validità della regola di moltiplicazione,  la  matrice va sempre scritta a destra di , e la a sinistra.
la matrice va sempre scritta a destra di , e  la  a sinistra.
moto dell'elettrone attorno al nucleo supposto fisso, salvo  la  sostituzione della massa m con la m' (leggermente
supposto fisso, salvo la sostituzione della massa m con  la  m' (leggermente inferiore): la dunque coinciderà con la
della massa m con la m' (leggermente inferiore):  la  dunque coinciderà con la della teoria svolta al § 46, P.
con la m' (leggermente inferiore): la dunque coinciderà con  la  della teoria svolta al § 46, P. II, purchè si sostituisca
della teoria svolta al § 46, P. II, purchè si sostituisca  la  massa m con la massa ridotta m' (questa modificazione è la
svolta al § 46, P. II, purchè si sostituisca la massa m con  la  massa ridotta m' (questa modificazione è la stessa che si
la massa m con la massa ridotta m' (questa modificazione è  la  stessa che si deve fare nella meccanica classica ovvero
d'ora che l'integrale di P esteso a tutto lo spazio esprime  la  probabilità totale che la particella venga trovata in un
esteso a tutto lo spazio esprime la probabilità totale che  la  particella venga trovata in un punto qualsiasi, e quindi
qualsiasi, e quindi deve risultare uguale ad 1: perciò  la  deve soddisfare la condizione
deve risultare uguale ad 1: perciò la deve soddisfare  la  condizione
rappresenta  la  velocità lungo l'asse x prima della misura. Però va tenuto
l'asse x prima della misura. Però va tenuto presente che  la  particella riceve un impulso nell'atto della diffusione, e
riceve un impulso nell'atto della diffusione, e che quindi  la  velocità dopo la misura (che è quella che ci interessa) è
nell'atto della diffusione, e che quindi la velocità dopo  la  misura (che è quella che ci interessa) è
 la  velocità (costante) v 0 di O ha la stessa direzione della
la velocità (costante) v 0 di O ha  la  stessa direzione della velocità angolare. Di qui per la
ha la stessa direzione della velocità angolare. Di qui per  la  velocità assoluta risulta l'espressione
con l'integrale esteso ad un periodo.  La  condizione di quantizzazione è dunque, in questo caso,
di quantizzazione è dunque, in questo caso, esattamente  la  (303') anzichè la (303).
è dunque, in questo caso, esattamente la (303') anzichè  la  (303).
a considerare  la  regione III si riconosce, in modo analogo al precedente,
si riconosce, in modo analogo al precedente, che affinchè  la  u si annulli per , nella regione III deve mancare il
III deve mancare il secondo termine della (299), cioè  la  u deve avere la forma
il secondo termine della (299), cioè la u deve avere  la  forma
quantitativamente questo ragionamento. Chiamiamo v  la  velocità acquistata dall'elettrone urtato: la sua forza
Chiamiamo v la velocità acquistata dall'elettrone urtato:  la  sua forza viva sarà, secondo la meccanica relativista,
dall'elettrone urtato: la sua forza viva sarà, secondo  la  meccanica relativista, (dove m è la «massa di quiete»
viva sarà, secondo la meccanica relativista, (dove m è  la  «massa di quiete» dell'elettrone) (1) Se si usassero le
dell'elettrone) (1) Se si usassero le formule classiche per  la  forza viva e la quantità di moto, si arriverebbe a
(1) Se si usassero le formule classiche per la forza viva e  la  quantità di moto, si arriverebbe a risultati praticamente
non distinguibili da quelli a cui si giunge con  la  meccanica relativista, ma le formule risulterebbero
Oscillatore armonico. - Il momento elettrico ha in tal caso  la  sola componente X, data (se la particella mobile porta la
elettrico ha in tal caso la sola componente X, data (se  la  particella mobile porta la carica e) da
la sola componente X, data (se la particella mobile porta  la  carica e) da

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