Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: la

Numero di risultati: 67 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Penombre

679398
Praga, Emilio 50 occorrenze

Penombre

Costei, la bionda dagli occhi procaci, costei, la bella che ha fralezze di fior, raggi di stella, io la vorrei compagna e schiava dei dolori miei

Penombre

Sunt lacrimae rerum. Rideva la lampada, dai candidi ceri specchiando l'orpello nei lunghi bicchieri; la tavola, piena di trilli argentini, ridea col

Penombre

Amo la voce chioccia e poverina dell'errante bambina ; amo il canto del cieco, e il ritornello del vecchierello ; amo tutta la musica che ho intesa

Penombre

Colma il mio nappo, giovinetta bruna!... Vedi, la bianca e spensierata luna vi infilza un raggio... viva lo specchio, l'incubo e il miraggio! Questi

Penombre

la mia perla fina, questa infelice giovinezza mia, profanò la sua luce adamantina per bieca via! Lo sa Iddio se ho vegliato al mio gioiello, se mai

Penombre

Giovinettina bruna come una bruna notte, e malinconica come la luna! Io mi chiamo l'amore, l'amor mi chiamo, e sono il raggio e il gaudio del primo

Penombre

Domus et placens uxor. La bella neve! scendete, scendete, leggiadri fiocchi danzanti nei cieli; come perluccie coprite, pingete i tetti, i tronchi

Penombre

Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e

Penombre

A MIA MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la notte della santa

Penombre

rive dilette, le vette - le strette battute dal cor? Lo spettro novissimo spalanca la bocca; fratello, raccontami se il vaso trabocca; la tomba è una

Penombre

Vous ne la plaignez pas, vous, mères de familles qui poussez les verrous aux portes de vos filles, et cachez un amant sous le lit de l'époux! Vos

Penombre

Tandis que, la tête inclinée, nous nous perdons en tristes voeux, le souffle de la destinée frissonne à travers nos cheveux. V. Hugo. Vorrei farmi

Penombre

La notte piombava dai campi celesti, e gli uomini onesti - russavano già. Il cielo era un buio germoglio di stelle; s'empìa di fiammelle - la negra

Penombre

Amo il buio e il fragor della fucina, e mi piace l'artier che tempra il ferro; la polverosa sua faccia ferina, gli occhi di ferro e le braccia di

Penombre

Stamane io avea gridato al mio cervello: si chiudano le porte a chiavistello, il padrone è ammalato e doloroso; si chiuda la baracca,e vi si scriva

Penombre

La caravana dei desiri miei verso di voi salìa, donna divina, come una fila di camelli ebrei al limitar di mistica piscina. Oh se giungeva ad

Penombre

il giovinetto amor; pensate il gaudio, pensate l'incanto!. . . La sua canizie a questi ricci accanto, questi tuoi ricci d'or, o bambinello mio vispo e

Penombre

É notte: azzurro il ciel, tonda la luna che disegna sul lastrico i ritratti dei comignoli; dormono i tranquilli umani, e i gatti per le note gronde

Penombre

Sciagura a te, sciagura a te, vegliardo che non amasti mai, e a me t'affacci, aruspice infingardo, gridando : - Guai! - Quando rugge la pugna, e si

Penombre

un angolo al muro crepitante, sospirosa e pettegola come una vecchia amante, la stufa mi consiglia a non varcar la soglia, e alle dolcezze invoglia del

Penombre

Io ho cercato nel mio letto, nelle notti, colui che l'anima mia ama: io l'ho cercato e non l'ho trovato - Ora mi leverò e andrò attorno per la città

Penombre

Qui a bu, boira. Come, come restar fra queste mura quando sapete che son fioriti il monte e la pianura, e conoscete, conoscete le valli e le pendici

Penombre

Staman nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido: la voce

Penombre

Di tutte le notti fu il lungo lavoro, la dea che mi segue da sera a mattin; amica, due chèrubi parlaron fra loro, per fosco, per duro, per dolce

Penombre

maledissi gli angeli per me, per tutti gli infelici, a cui avvelenò la giovinetta vita il contemplarli, e la manìa precoce delle parole dette a bassa voce

Penombre

bella, o ammaliatrice, o santa, o cortigiana! La tristezza, tua pallida sorella, è la mezzana; e io ti stringo, ti mordo, amante offeso da cento mali

Penombre

! Errando teco, pallida Sofia. Vi cantava la messa un cherubino, e vi nascean colombe ed usignuoli: oh il bel cammino, fra le intatte bianchezze e i

Penombre

Calava il sole e la notte salìa. Piovevano con quelle parole, e colle stelle, goccie d'amore e di malinconia; calava il sole e la notte salìa. Egli

Penombre

nato il bambinello, candido, vispo, vigoroso e bello. É nato il bambinello, il sospirato, il Messia della placida casetta: egli è : nella culla è

Penombre

Pallida, mesta, e collo sguardo chino a che pensi, seguendo, o giovinetta, il mio cammino? Forse sospiri che lungi è la vetta, che seguirmi in eterno

Penombre

Pel ragno sospeso tra fila d'argento i baci del zefiro son sbuffi di vento. Al verme indifeso togliete la fede che il fango non l'odia che l'astro lo

Penombre

patiboli; l'ora che il frate le celle, e l'amore lascia i postriboli. L'ora che, errando per la fredda chiesa, sbadiglia il chierico; e la matrona si

Penombre

l'Orgoglio: sarà un frate austero, sarà padre guardiano e consiglier da molt'anni è abilissimo al mestiero: prender la gente a calci nel seder. Poi

Penombre

Respondit Jesus : Neque hic peccavit, neque parentes ejus; sed ut manifestentur opera Dei in illo. . Joan. IX. 3. nel Museo, fra i poveri avanzi

Penombre

padre; ma le materne lagrime non prevedeva Iddio? Oh lo spietato oblìo che domina nel cielo! Nel cielo ?...Arpìa, silenzio! Ci può la madre udire: la

Penombre

, l'orto ecco, e la oscura stanzetta della sera, ove lasciai partendo una pittura; ecco la croce nera, e i santi scarni appesi alla parete, taciti amici

Penombre

- Qual fu stanotte, quando tu vegliavi, la dea che del tuo canto incoronavi? Ah dimmi, dimmi che nel ciel dimora, e che tu te 'n dimentichi

Penombre

Qui scrutator est majestatis opprimetur a gloria. S. PAOLO. La luna tonda e placida in mezzo al ciel veleggia, sol qualche muro squallido di campanil

Penombre

dal cor salga alle chiome, prima che tutta la mia bionda aurora, m'abbia lasciato! Dammi per poco ancora la vaga aureola che han presa i disinganni; il

Penombre

Un dì due chèrubi in un essere sol vestir la creta; quel dì fra gli uomini giunse a esultare e a piangere il poeta. Uno era lamia conscia dei mali

Penombre

Tentanda via est. La bella mano gli posò sul crine e disse: - Io vedo il tuo serto di spine, e sento l'onda che hai qui dentro ascosa, o mio dolce

Penombre

Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo, e la pioggia minuta e lenta cade; le colline lontane han messo il velo, e di fango si coprono le strade

Penombre

, quattro occhietti brillanti studiavano gli uccelletti e i viandanti. Io passava di quasi ogni sera e m'avean le due donne in simpatia, ché, fra tanti

Penombre

estasi e incùbi; fini, soavi, candidi, gentili, parevan nubi, vaghe nubi sbucciate a ciel sereno!... Vidi arrivar la bianca camiciuola, e si adagiò

Penombre

Elemosina a lei, la poverella che un dì fu bionda, giovinetta e bella. Fulgida, allor, le garrule barriere correvi in caccia di pupille nere

Penombre

Quando il sol cadde e tacquero le squille, la quiete e l'amor cantano un coro alla tribù dell'anime tranquille. L'uomo è stanco di passi e di lavoro

Penombre

dei nostri lunghi amori, quand'io portava al tuo dolce lenzuolo carezze e fiori. Ripenserai la fiammella turchina che ci brillava accanto; e quella

Penombre

Come è bella la sera in mezzo ai monti! Te ne ricordi?... ti ricordi quando si vagheggiava i rapidi tramonti, e tornavamo a braccio, e sussurrando

Penombre

battan l'ali dopo l'ultimo giorno alme immortali? Stelle, quando la morte un'alma miete nulla salir per l'etere vedete? Suonano a esequie, un feretro

Penombre

Ed ora pulisciti, mia povera creta! Sian puri, sian limpidi gli amor del poeta ; sul dolce miracolo la musa non dica che note di spica, che effluvi

Cerca

Modifica ricerca

Categorie