un miglior avvenire - rispondeva la dolce signora. - Ma quanto a me, lo sai, sono stata contenta nella buona come nella cattiva fortuna. A me basta l
' ammirazione. - Ma è proprio vero, che conoscono il loro nome? - domandava egli a Nello con un sorriso incredulo e curioso. - Guarda! - rispondeva l' altro
tutta tenerezza e giudizio per la famiglia, mostrava di desiderare una cosa, non era solito a dirle di no. Dunque?... Dunque Nello si vedeva già con l
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L' audace topino scese i gradini con quanta furia gli permise la commozione dell'animo. Quell'andare incontro all'ignoto, massime la prima volta, è
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tirò innanzi a passeggiare, finché, stanco, non avvezzo com' era a far lunghi percorsi, si sdraiò su l' erba, sotto un cespuglio, e s' addormentò. Dirvi
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Di fuori, l' uragano continuava a imperversare; la forza del vento schiantava i rami degli alberi; contro le vetrate della scuderia l' acqua batteva
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pentito della sua scappata. L' altro, però, gli lesse nel pensiero e dichiarò: - Nel mondo, noi poveri topi si sta male assai. Si va errando per tutti i
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sarebbe toccata la stessa sorte, e allora, addio Moschino! E l' idea del pericolo corso gli faceva quasi venire le lagrime agli occhi. Finalmente, Dio solo
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quando su l' oscurità del terreno bagnato il topino bianco correndo apparve dinanzi agli occhi de' ragazzi, questi mandarono un grido di gioia, che
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Dodò che gli avrebbe ricordati i suoi ammonimenti; quell' acqua cheta di Ninì, che l' avrebbe guardato di sotto in su, facendo le viste di non badare
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A questo punto Dodò tacque, perchè era l' ora del pranzo. Quel giorno la contessa stava meglio assai, e volle che i topini mangiassero sul letto con
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.... meglio. - Meglio? - gridarono all'unisono la Rita e Nello, meravigliati, quasi offesi. L' altro si spiegò: - Meglio, sì, perché io penso soltanto a lei
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buon cuore e, per solito, anche abbastanza ragionevole; ma l' esser egli figlio unico d'una madre vedova, la quale non vedeva che per gli occhi di lui
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de' suoi dentini; l' altro, nella sua beata stupidaggine, non capiva come si desina di mala voglia, se manca uno della famiglia. Un giorno che la
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e l' altra, e tossì forte. La Lilia e il suo innamorato misero un piccolo grido di paura, balzando come due molle. Il loro primo istinto sarebbe
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presto a sostituirlo con un altro. - L'uomo insistè: - Creda, signora, che quando è sano, è il più bravo. - I bambini, vedendo ormai le trattative
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. - Bravo Dodò! L' hai trovata tu eh, questa birichinaccia? Ci volevi tu! Bravo Dodò! O dov' era, dimmi? - I bimbi s' eran chinati a prendere in mano la
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tutto bianco? - domandò quell' asino di Bellino, con la bocca aperta come davanti a un fenomeno. - Son bigio perchè Dio mi ha fatto bigio, - rispose l
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fior d'arancio, e sul biglietto si leggeva: « Margherita e Lionello dei conti Sernici hanno l' onore d' invitare la Signoria Vostra Illustrissima al
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profumandoli. Soltanto l' ultima sala, quella attigua allo studio della contessa, rimaneva ermeticamente chiusa; e per quanto Rita e Nello avessero fatto
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messo fuori l' unghie, appuntate come quelle d' un gattino; non già per far male a Rita, che la lavava, ma per il natural timore d' annegarsi che hanno
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sofferte nella nostra vita da zingari. - Ragù, rassicurato su l' avvenire, dichiarò, volgendo qua e là la testina con gli occhi lucenti che piacevano
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servirsi da sè; che non istà bene. - Infatti la Caciotta e Ragù se ne stavano acquattati, girando gli occhietti brillanti ora su l' uno ora su l' altro
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Caciotta! - In quel frattempo la Letizia aveva preso la topina in mano, e l' andava palpando da tutte le parti. - Ora capisco! - gridò alla fine. - Sa
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Allora, ma allora soltanto, una testina nera e irrequieta s' affacciò timidamente di dietro un divano; fiutò l' aria in giro per sentire se c'era
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poppare; e s' addormentavano assieme l' uno su l' altro come un mucchiettino di carne. Ogni poco, quando eran liberi, i loro padroncini li andavano a
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vassoio, poi.... - Non dubitare, - l' assicurava il fratellino, tornato tranquillo, e già, tutto sorridente all' idea di girare un giorno o l'altro tanta
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, che l' aveva preso sotto la sua protezione, lo portava a tavola. Lì mangiucchiava qualcosa, massime il dolce, poi risaliva su la spalla di Rita e
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qualche vaso di fiori dove allungava la pancia; e così godeva il profumo che veniva dal mazzo e la frescura che l' acqua del vaso gli procurava. Un
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zampillo gli sollevava un baffo, con l' altro s' attaccava al labbro per meglio fargli sentire la sua linguina.... - Così - pensava - non avrà, cuore di
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su la spalliera di una poltrona, e annusando l' aria, guardando attorno, preso dall'inquietudine aspettava che il padrone entrasse a carezzarlo e a
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file, e il conte calcolava la riuscita del giuoco, Dodò si accostava pian piano, prendeva una carta tra' denti e l' andava a riporre nel piatto. Le carte
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di un topo onesto è quello di non rubare e il tuo fiato sa d' olio.... Zì, zì, chi ti ha dato l' olio, Moschino? - Se n' è bell' e accorto: che naso
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' spaurito, gli si serrava accosto, e anche gli altri topini gli eran da torno per avere spiegazioni. In quella s' aprì l' uscio e fu visto il conte uscire a
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dispiace davvero.... riprese il conte. - Ah Dodò, Dodò! ti punirò io, io ti punirò - soggiunse facendo un atto di minaccia verso la libreria. L
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ancora nell’aria l’eco dei rumori di guerra! Ora non più: schiere d’italiani colla miseria in volto passano per la via coperta di fango, oscura per la
sopra, per considerare soltanto la bellezza della stagione. L’appoggio dei cattolici, specialmente quello autorevole di gran parte del clero, la
Alla questione universitaria accenno brevemente, perché è stata oggetto di discussione nell’adunanza privata. Nel comizio convocato l’anno scorso a
e delle simpatie che hanno guadagnato sono testimonio di plauso e la presenza, o l’adesione di moltissime società operaie a questo nostro congresso
Anzitutto una constatazione evidente: noi siamo cresciuti. Cinque anni fa, l’Associazione si agitava appena nella culla ed ora è venuta su come
l° Siamo degli sfruttati
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L'avvenire politico dell'Italia e il problema pontificio in ordine al Meridionale. Se i partiti liberale e socialista potranno mettere nel vero
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sensi e di pensiero esuberante. L'individuo aderge nella sua forza di comprensione della natura, il
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forma come la base della psicologia degli abitanti del meridionale. L'influenza dei diversi popoli, ma principalmente della Grecia prima, degli arabi e
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scambiato alcune parole col capo della scorta, si avvicinò al marchese, dicendogli "Salam-alek [la pace sia con te]. Io sono El-Haggar." "L'uomo che il
non riusciva a frenare la gioia. "L'uomo è fidato e mi è troppo amico per mentire." "E non vi saranno le guardie del sultano?" "No, perché prenderanno
. Troverai i barcaiuoli sulla gettata e per distintivo porteranno un fez algerino ed un caic rosso." "L'ebreo me lo ha detto." "Sii fedele, El-Haggar
Quando la carovana si ripose in cammino, il sole stava per tramontare in un vero oceano di fuoco. L'astro, ancora sfolgorante di luce, declinava
in bocca ad un ebreo era così inaudita, che i fanatici si erano arrestati. L'ebreo del Marocco non può difendersi. Deve lasciarsi scannare come un
lasciandolo cadere al suolo e con un salto da tigre si slanciò addosso al moro, afferrandolo strettamente pel collo onde impedirgli di gridare. L'assalto era