L’abatino si conserva snello e donnajolo, l’uomo di finanza ancora donnajolo e adiposo.)
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L’Incredibile entra.
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L’altra metà dello stanzone è stipato da gente diversa, la sbarra divisoria però non è calata; l’accesso all’urna è liberissimo. – Si raccolgono
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(L’Incredibile scompare rapidamente.)
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(L’Incredibile si avvicina a Gérard.)
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La Carmagnola è l’anima della strada.)
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(E Bersi segue l’Incredibile nei sotterranei del Caffè.)
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(È già sera, e col giorno l’apparenza di gajezza è scomparsa. L’aria stessa appare livida; il ponte Peronnet assume un aspetto sinistro. Il passo
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(L’Abatino consegna ad un donzello la sua tazza.)
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sala perché vi declami qualche brano di sue poesie. – L’Abatino sta muto, gli occhi al cielo… ad invocarvi l’inspirazione.)
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(Ed ecco ricomparire l’Incredibile che si avvicina alla Bersi)
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(Ecco già l’usciere colla gran fascia e colla lista dei condannati.)
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(L’Incredibile cautamente si porta più vicino ai due, nascondendosi dietro un albero.)
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(Ma lontane grida annunciano l’avvicinarsi delle visite. Ma ecco la Contessa che rientra.)
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L’ufficiale dà il comando, le Guardie nazionali prendono il fucile e lo seguono in drappello.
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(Mathieu e l’Incredibile, entrati già da un po’ nell’aula, alzano subito la mano presentandosi come testimoni.)
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(I Rappresentanti fanno ritirare l’urna patriotica e, firmati i verbali e stretta la mano a Gérard, si allontanano.
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(Ma ecco un tintinnìo di sonagliere. – L’acuta curiosità punge cavalieri e dame che si affannano intorno alla Contessa interrogandola:)
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Dalle finestrate e dall’arco, dietro, l’immenso sfondo di una larga strada veduta di scorcio e che si perde entro a fitte case.
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Ma pei due felici tutto è felicità, tutto è poesia; abbracciati, dimentichi, essi inneggiano all’ora che apre a loro l’infinito e sarà eterna.)
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(Maddalena accenna a sua madre che andrà ad abbigliarsi. – La Contessa l’accarezza e va ad esaminare se nulla manca anche nelle sale superiori.)
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(Ad un tratto, una donna scarmigliata appare correndo dalla via opposta a quella per la quale si è allora appena allontanato l’Incredibile. È
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(Un’ondata di volanti colle loro mazze adorne, quale di nastri, quale di lanterne, irrompe per l’arco d’ingresso precedendo e seguendo le dorate
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(Si sente accorrere gente e la voce dell’Incredibile che grida: «Al ponte Peronnet!» – Chénier fugge. – Da tutte le parti irrompe gente. – L
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(L’Incredibile si allontana affrettandosi urtando in un piccolo ometto sudicio che entra tenendo sotto braccio un gran fascio di carte: è il
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(Le dame a questo annuncio si commuovono, rompono l’ordine fino allora tenuto e rumorosamente, con piccoli gemiti di gioia, attorniano il nuovo
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(ed ognuna, gittata l’offerta, grida piena d’entusiasmo: Viva, viva la Francia! – Il pubblico si entusiasma alla sua volta ed ogni offerta è accolta
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L’entusiasmo della folla è alla maggior parte di questi uomini indifferente; sanno che non è per loro che un uomo solo ha ora quello che da tanti
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(portano le mani alle tasche: sono vuote: nessuno sa spiegarsi la rapida scomparsa degli scudi di Schaunard; sorpresi si guardano l’un l’altro)
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(Marcello sta ancora dinanzi al suo cavalletto, come Rodolfo sta seduto al suo tavolo: vorrebbero persuadersi l’un l’altro che lavorano
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(Rodolfo impedisce con energia l’atto di Marcello)
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(si spalanca l’uscio ed entra Musetta in grande agitazione)
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(Rodolfo chiude l’uscio, depone il lume, sgombra un po’ la tavola, prende calamaio e carta, poi siede e si mette a scrivere dopo avere spento l’altro
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(si vede, per l’uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino della scala)
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(mentre fanno chiacchierare Benoit, gli riempiono il bicchiere appena egli l’ha vuotato)
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Musetta era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre o quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.
melodramma
(Rodolfo prende un lume, ed apre l’uscio: Marcello, Schaunard e Colline escono e scendono la scala)
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(dalla porta di mezzo entrano due garzoni, portando l’uno provviste di cibi, bottiglie di vino, sigari, e l’altro un fascio di legna. Al rumore i tre
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incontra quella di Mimì, e l’afferra)
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(Portano le mani alle tasche: sono vuote: nessuno sa spiegarsi la rapida scomparsa degli scudi di Schaunard: sorpresi si guardano l’un l’altro.)
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(Marcello sta ancora dinanzi al suo cavalletto, come Rodolfo sta seduto al suo tavolo: vorrebbero persuadersi l’un l’altro che lavorano
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(Rodolfo impedisce con energia l’atto di Marcello.)
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(Si spalanca l’uscio ed entra Musetta in grande agitazione.)
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(Rodolfo chiude l’uscio, depone il lume, sgombra un po’ la tavola, prende calamaio e carta, poi siede e si mette a scrivere dopo avere spento l’altro
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(Si vede, per l’uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino della scala.)
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(Mentre fanno chiacchierare Benoît, gli riempiono il bicchiere appena egli l’ha vuotato.)
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(Rodolfo prende un lume, ed apre l’uscio: Marcello, Schaunard, Colline escono e scendono la scala.)
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Musetta era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre o quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.
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(Dalla porta di mezzo entrano due garzoni, portando l’uno provviste di cibi, bottiglie di vino, sigari, e l’altro un fascio di legna. Al rumore, i
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(Sale lentamente su la terrazza, volgendosi distrattamente verso la parte da cui veniva la voce. Zanetto col liuto a tracolla, e trascinando per l
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