Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Penombre

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Praga, Emilio 15 occorrenze

Penombre

vede; e il verme s'arresta, ripensa il cammino, le scarpe degli uomini, la neve, lo spino... L'allegra foresta, l'aiuola s'infosca, e il verme le

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antico, chiesi novelle: moribonda l'una, l'altra al letto davanti a pregar la madonna e tutti i santi. L'ammalata morì; fu un epitaffio breve alla porta

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L'hai tu veduto, pensierosa luna, l'hai tu veduto il suo bacio all'amica?... Sorgevi appunto allor, per l'aura bruna, in un manto di fosforo e di

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Quando il sol cadde e tacquero le squille, la quiete e l'amor cantano un coro alla tribù dell'anime tranquille. L'uomo è stanco di passi e di lavoro

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patiboli; l'ora che il frate le celle, e l'amore lascia i postriboli. L'ora che, errando per la fredda chiesa, sbadiglia il chierico; e la matrona si

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, - di squallidi amor. L'astronomo, insetto dell'atomo errante, giungeva anelante - sull'ermo manier; e i bracchi annebbiavano, davanti ai camini, gli

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, come in un tempio, inginocchiati. Canto l' ebrezze dei bagni d'azzurro, e l'Ideale che annega nel fango... Non irrider, fratello, al mio sussurro, se

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; toglili al buio ove sepolti sono, e un inno sol redimerà la ignava vita che persi! Inno, inno santo, e varcherai l'oceano! L'amor che ti conduce guida

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caffé sbadiglia d'arte, per noia e moda, che il nome mio non s'oda, o ch'ei lo insulti io vo'! L'insulto e la calunnia, sposati in un sorriso, non

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l'universo in un minuto. L'universo imparai! Non domandate al levita e al filosofo gli arcani: un vagito di bimbo, ecco la fede, ecco il segreto dei

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i vezzi non invidiano dei fiorellini estivi; ho un uccellino in gabbia, un canerin gentile... febbraio, marzo, aprile... ecco l'estate ancor! L'estate

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insieme. L'idea, la casta idea, nei penetrali dell'anima crescente all'avvenire, per arcano pudor raccolse l'ali, e per morire. Quando, un sorso del

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prete, tanto, da fargli dir che le comete son ostie accese, e che il mangiare a messa è un crimenlese! L'altro la sete stupida del bello, l'invidia

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cosa può servire ancora la poesia. L'uno gracchiando alla melma natìa, l'altro ai santi e alla vergine Maria, potean soli ridarmi un'ora lieta; tanta

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...- sei lire...un anello!.. sì grosso, sì bello...- mi volle rubar. L'anel della moglie - mio dolce signore. un dono del core - che più non vedrò

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