grado assoluto di perfezione, e domandiamoci quindi quali condizioni vengano in tal modo supposte. Siamo tratti allora, con KANT, a prendere le
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conoscenza in alcuna sua parte compiuta, dimodochè le conoscenze a priori che a quella si volessero collegare non ne risulteranno provate. Il dilemma che Kant
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Anzi KANT stesso dà come esempio di giudizio sintetico a priori, il principio che «in ogni cambiamento del mondo corporeo la qualità di materia resta
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Appunto per sfuggire a questo circolo vizioso KANT è stato condotto alla sua dottrina dell'a priori. E per la medesima ragione questa dottrina
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vedute. Anche i due pensatori che hanno esercitato la massima influenza sulla speculazione del secolo decimonono EMANUELE KANT e AUGUSTO COMTE, attinsero
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Così alla tesi di KANT che nega l'esistenza di un oggetto reale rispondente alla parola «spazio», si oppone con HERBART il riconoscimento della
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Questa è appunto la veduta della Scienza, che KANT ha tratto dalla sistemazione di NEWTON; la gerarchia scientifica, nella quale i rapporti più
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Mentre KANT lavorava a dimostrare il carattere psicologico dell'intuizione spaziale, cercando di distruggerne il senso fisico, GAUSS rivolgeva la sua
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Guardiamo che cosa tale distinzione sia divenuta per KANT!
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L'apparenza, o come KANT si esprime, il fenomeno, viene concepita in contrapposto all'essenza, o noumeno, prendendo quest'ultimo termine in senso
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Ma non sarà davvero cagione di meraviglia, che si arrivi a conclusioni agnostiche riguardo a questa pretesa essenza (2 L' analisi di Kant fa capo
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§ 18. Distinzione fra subiettivo e obiettivo secondo Kant.
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Ma soltanto chi guardi le cose sotto un punto di vista particolare può interpretare la filosofia di KANT come conducente ad un resultato scettico
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Alla stretta veduta del positivismo crediamo anzi che la filosofia di KANT possa ancora aggiungere qualche cosa di scientifico, quando ci si accordi
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operata da KANT verso l'antica metafisica. Interpretando largamente lo spirito kantiano, si scorge infatti come la distinzione fra subiettivo e obiettivo
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riaperta la porta a quella Metafisica, che il KANT voleva condannata per sempre.
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Mentre EMANUELE KANT denunziava colla sua critica la fallacia di codesta pretesa obiettività metafisica (pur aprendo l'adito ad una certa, non
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Questo senso appunto si mostra, con grande nettezza nella evoluzione ulteriore che il determinismo ha ricevuto dalla filosofia del KANT: determinismo
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Per KANT questa distinzione è stabilita a priori subiettivamente. STUART MILL ha ripreso lo stesso concetto mettendolo, per quanto ci sembra, in una
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enunciato si ravvisa una veduta della più alta importanza, che può già riattaccarsi ad ARISTOTELE, e che KANT ha posto a fondamento della sua «Logica
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Da un altro lato tenuto fermo, come oggetto della Logica, il ragionamento nella sua forma rigorosa, si è inteso (da KANT, HERBART, ecc.), a mettere
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