che hanno fatto seguito alla mia traduzione del Processo di | Kafka | mi hanno indotto a un buon numero di ripensamenti, sia per |
La stampa terza pagina 1986 -
|
spinto a dichiarare in tutte lettere che "non credo che | Kafka | mi sia molto affine". Se è così, perché avrei scelto o |
La stampa terza pagina 1986 -
|
vario e non nascerebbero più idee nuove. Ora, amo e ammiro | Kafka | perché scrive in un modo che mi è totalmente precluso. Nel |
La stampa terza pagina 1986 -
|
acqua torbida e la espelle decantata: magari sterile. | Kafka | batte il cammino opposto: dipana senza fine le |
La stampa terza pagina 1986 -
|
velo o ad aggirarlo per andare a vedere cosa esso nasconde. | Kafka | non tocca mai terra, non accondiscende mai a darti il |
La stampa terza pagina 1986 -
|
puoi dare. Non credo molto al riso di cui parla Brod: forse | Kafka | rideva raccontando agli amici, al tavolo della birreria, |
La stampa terza pagina 1986 -
|
comunicare e di pensare, capace ormai soltanto di soffrire. | Kafka | comprende il mondo (il suo, e anche meglio il nostro d' |
La stampa terza pagina 1986 -
|
certo, ma anche per un pudore davanti alla morte che | Kafka | non conosceva, o se sì, rifiutava; o forse per mancanza di |
La stampa terza pagina 1986 -
|