soggetta al dubbio e non si possa mai ritenere come esaustiva. È il caso, fra i tanti, di Mallarmé e di Kafka, le cui opere non possono dirsi aperte nel
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teorizzare l'opera aperta, i fraintendimenti riguardo alla natura, pretesa aperta, dell’opera di Joyce e di Kafka e addirittura sull’essenza «aperta» dell
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i capricci della Storia aveva delineato, da Hofmannstahl a Zweig, da Kafka a Musil. Le arti visive, l'architettura e il suo decoro ne erano testimoni
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