suoi remoti contenuti, fu accolta da quei pittori che consideravano la prosa di un Teniers o di un Jan Steen troppo gretta e pettegola, e incapace di
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avvicinò, mise nel caricatore di diapositive due immagini, e, senza dire nulla, mostrò la prima (fig. 1), poi passò alla seconda (fig. 2), 1. Jan van
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costruttiva. I coniugi Arnolfini, dipinti da Jan van Eyck, conservati nella National Gallery di Londra appartengono al primo tipo di ritratto: i due sposi
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Jan Brueghel il Vecchio è il primo ad abbandonare il riferimento paesaggistico, iniziando a rappresentare il tema su uno sfondo indistinto, come nel
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ghirlanda, che hanno una valenza simbolica. Daniel Seghers, allievo di Jan Bmeghel il vecchio, fu uno degli artisti che con successo si dedicarono a
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sappiamo se Jan van Eyck, Hans Memlinc e Rogier van der Weyden avessero conoscenza delle Enneadi di Plotino (l’opera in cui il filosofo disserta sui
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il matrimonio le donne usavano vestirsi con abiti verdi, come possiamo vedere nel famoso dipinto, I coniugi Amolfini, di Jan van Eyck. Nei tempi
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La tradizione vuole che la pittura ad olio sia un’invenzione di Jan van Eyeck, ma studi recenti hanno dimostrato che questa tecnica era già
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mostre d’arte contemporanea per riempire parte delle sue sale. Sintomatica quella dedicata all’artista di Anversa Jan Fabre, discusso in quanto spesso
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atteggiamento era del resto già stato portato alle estreme conseguenze da Bas Jan Ader che, nel 1975, si avventurò «alla ricerca del miracoloso» (In Search
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Germania. Può essere un laboratorio dove l’artista-scienziato sperimenta nuove frontiere, come fanno Jan Fabre, appassionato conoscitore di entomologia, o
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museale classica con una qualche invenzione. Nel 1986 il critico belga Jan Hoet chiese agli amici di una vita di ospitare per alcuni mesi, nelle loro
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contraria alla mercificazione. Si pensi che Bas Jan Ader, artista olandese che fu un ribelle già dagli anni di scuola, secondo il suo compagno di studi Ger
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prodotto di uno scetticismo che di un interesse sociale: né Teniers né Brouwer, neppure Jan Steen, amano la gente che dipingono. Se qualcosa vogliono
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popolare dei Bamboccianti, specialmente del CERQUOZZI (1602-60), del CODAZZI (1603 c.-72), di Jan Miel (1599-1663, a Roma, dal 1636 al ’53), seguaci
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erano presenti dipinti di Pieter Aertsen, e in città lavorano fiamminghi non trascurabili, come Snyders, Cornelis de Wael, Jan Roos. Ad essi si deve il
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troppo per le sue cose piccole, briose e piene di verve e storicamente importanti per la preparazione ch'è in esse della scapigliatura di Jan Lys. Ma
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il 1530; e gli unici nomi che potrebbero produrre qualche titolo alla paternità sono quelli poco noti di Dirk Vellert, Jer. Cock, Goossen e Jan de
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R. OLDENBOURG, Jan Lys («Jhrb. d. K. Pro Ksts.», 1914) (in: ‘L'Arte’, 1917, p. 302-3).
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ch'erano attribuite a Feti e che l'O. restituisce bene a Jan Lys. Accettiamo anche la restituzione al Lys dell’Apollo e Marsia nella raccolta Ostrouhoff a
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serbo un «Trio: Strozzi, Feti, Jan Lys» dove lo studio dei tre artisti era condotto per simpatie parallele di tendenze formali. Ma l’Oldenbourg conosce
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Jan Lys, non è per questo meno di un carissimo Strozzi?
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LYSS, JAN
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Nel passato, invece, abbiamo cataloghi di artisti straordinari con poche opere: cinquanta, settanta, cento opere. Jan Vermeer, il grande artista
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Visual Art” di Jan Burn e di Mel Ramsden.
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questa ragione trovo accettabili certe “crocifissioni” di Andres Serrano, come la croce metallica di Jan Fabre, e il bellissimo "letto di pane” (il
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