trovato in Pregelj e in Stupdca, in Hegedusié, in Veličovič dei significativi rappresentanti. Anche in Italia non sono mancati esperimenti analoghi a
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, Markopoulos, Maciunas, e in Italia Schifano, Pistoletto, Nespolo).
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L’esplosione pop in Italia fu localizzata quasi esclusivamente a Roma, dove oltretutto erano state più vivaci le precedenti esperienze della nuova
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, sugli oggetti poveri, sulle situazioni); mentre in Italia — specie a Torino — si formava attorno al '66 quel nutrito gruppo che prese il nome (su
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Il caso di Manzoni in Italia e di Klein in Francia sono tipici d’una anticipazione concettuale; anche se entrambi gli artisti partirono da premesse
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Anche in Italia le attività "intermedia" non mancarono: si pensi ad alcune delle azioni di Pistoletto (il suo teatro Lo Zoo dove attori improvvisati
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, John Baldessari, Trisha Brown, Andy Mann, ecc., e in Italia quelli di Baruchello (il suo Verifica Incerta del 1965) e il Satellite (1968) di Mario
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constatare quanta importanza avesse avuto il fenomeno dell’arte povera (dilagato non solo in Italia attraverso l’attività del gruppo torinese, ma anche
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succeduti artisti come Armitage, Turnbull, Chadwick e, in un secondo tempo, King, Paolozzi, Tucker; in Jugoslavia con Dzamonja, Trŝar, Tihec; in Italia
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Il settore della Nuova figurazione ha avuto come ebbi già a precisare un breve rilancio attorno agli anni ottanta, in seguito all'avvento in Italia e
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ripresa d’interesse per la computer art si è avuta in Brasile (Waldemar Cordeiro), e in Italia (Grossi, Nannucci, Lecci).
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postcubismo, al surrealismo e al neorealismo del dopoguerra. Il movimento — che nel decennio della sua attività organizzò numerose mostre in Italia e
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anche di composizioni lineari e bidimensionali come quelle di Sol LeWitt. In Italia si possono accostare a questa tendenza artisti come; Rodolfo Aricò
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parte Robert Mangold, Louis Cane, e, in Italia: Verna, Cotani, Battaglia, Gastini, possono essere inclusi in questa tendenza.
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degli anni settanta. Il nome di questo movimento è stato coniato da Achille Bonito Oliva, mentre movimenti analoghi in Italia sono stati indicati da
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più noti come Domoto e Imai residenti a Parigi a partire dal 1952, e ancora Onishi, Murakami, Sugai', Suematsu, nonché tra quelli trasferitisi in Italia
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Segno e gesto in Italia
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Anche in Italia la pittura del segno e del gesto doveva trovare tosto degli adepti; e persino una rivista giovanile (di cui uscirono alcuni numeri
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Tadeus Kantor (che, dopo un’intensa attività pittorica, rivolse ogni sua attenzione al teatro), e, in Italia, a mezz’aria tra un’arte gestuale e l
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L'Informale in Italia
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(Donati); tale usanza dilagò tosto in Europa e se ne videro degli esempi nei dipinti di Appel, di Jorn, e in Italia di Baj, di Grippa; in Francia di
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un Arp, e il loro interesse era dovuto soprattutto al fatto di essere nuove per l’Italia. Ma l’epoca che per il nostro attuale discorso è di maggiore
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apparse in Italia nel dopoguerra.
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Italia alcuni nomi: come Manzoni, Castellani, Bonalumi, Scheggi; e in parte Nigro, Alviani, Mari. Naturalmente non tutti questi artisti furono a
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Il movimento in Italia ebbe solo una breve fioritura, dopo aver raccolto le adesioni di un folto gruppo milanese (Bordoni, Fontana, Veronesi, Nigro
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proliferando nell’immediato dopoguerra col riaprirsi delle frontiere tra l'Italia e la Francia. Mentre, infatti, in Italia ancora ferveva la lotta tra
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