chilometri. l'Arno - 248 chilometri. il Ticino? - 248 chilometri Il Piave - 220 chilometri. l'Isonzo? - 136 chilometri. la durata della rivoluzione di
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, Gradisca e Monfalcone, raggiunse e quasi dovunque superò l'Isonzo. Poi, in quattro terribili battaglie, i nostri eroici soldati, tra il giugno ed il
quella cima a picco su la valle dell'Isonzo. Nel maggio 1916 gli Austriaci vollero prendersi la rivincita, e, con grandi forze e moltissimi cannoni
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abbandonare l'Isonzo, e
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nemico, per quanto si accanisse in ripetuti assalti; non potè smuoverli di lì. Accanto ai veterani del Carso e dell'Isonzo gareggiarono di eroismo i
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dati il barone de Cristoforis per avergli salvato la vita sull'Isonzo. Io sono un eroe della patria, capito? Ho due medaglie d'oro e il titolo di Gran
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L'estuario veneto si estende dalle foci del Po a quelle dell'Isonzo, lungo tutta la costa settentrionale dell'Adriatico. È formato da una striscia di
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Un’altra esperienza formidabile è quella del parco ungarettiano a Gradisca di Isonzo, dove Mirella Sagredo, una signora innamorata di Ungaretti
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L'altra notte il contadino Cornicia Francesco, di anni 66, da Idresca sull'Isonzo, sua moglie Anna, di anni 45, e la cognata Marta , di anni 43
attacco sul basso Isonzo, per il quale facevano sicuro assegnamento sul richiamo di tutte le nostre risorse nel Trentino, ed anche su una sensibile
resistenza agli attacchi nemici del 15 e 16 giugno nel settore di Monfalcone, la persuasione così acquisita che la nostra fronte dell'Isonzo fosse
cura di ufficiali germanici. Tale reparto fu nel passato giugno chiamato in gran segreto sulla fronte dell'Isonzo. L'attacco coi gas venne preparato
San Martino del Carso e sui passaggi dell'Isonzo, il nemico lanciava d'improvviso densi soffioni di gas che, col favore di un lieve vento in direzione
, e a un chilometro l'effetto letale. Il Comando austriaco calcolava perciò che i gas emessi sul San Michele raggiungessero l'Isonzo, e questo
Nelle acque dell’Isonzo venne raccolta una mina galleggiante lanciata dal nemico con l’evidente scopo di distruggere taluni dei ponti in nostro
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In Valle Coritnica Alto Isonzo l’avversario era rimasto in possesso d’un bosco donde molestava col fuoco le nostre linee: un nostro reparto lo assalì
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Sul Basso Isonzo il nemico ha bombardato San Pietro dell’Isonzo, Cassegliano e Monfalcone, facendo qualche vittima fra la popolazione.
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Una squadriglia di velivoli nemici eseguì ieri due incursioni a breve intervallo su d’un nostro campo di aviazione nella zona del Basso Isonzo
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Nella zona del Basso Isonzo esplorazioni aeree hanno accertato la costruzione per parte del nemico di nuove opere di difesa con carattere semi
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Nell’Alto Isonzo le nostre truppe attaccarono le forti posizioni ancora in possesso del nemico nel versante orientale nella conca di Plezzo
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Nelle acque dell’Isonzo vennero pescate tre delle mine galleggianti che gli Austriaci abbandonano ancora alla corrente nell’intento di danneggiare i
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Lungo la fronte dell’Isonzo ieri durante un violento temporale, il nemico tentò un attacco contro le nostre posizioni ad est di Gorizia e a nord di
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Isonzo).
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Sul medio Isonzo e sul Carso attività intermittente delle artiglierie. La nostra provocò lo scoppio di un Draken nemico nelle vicinanze di Sella
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Sul Basso Isonzo azioni delle opposte artiglierie e bombarde. Alcune granate caddero su Gorizia, Romans e Monfalcone senza farvi danni.
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Sull’Isonzo nessun importante avvenimento.
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Nella notte sul 13 dopo violento fuoco di artiglieria l’avversario tentò attacchi contro le nostre posizioni sullo Slatenik (alto Isonzo) e fra
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altre minori località del Basso Isonzo; un morto e qualche incendio.
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Isonzo) e contro la città di Gorizia nella giornata di ieri.
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Nella notte sul 2 velivoli nemici effettuarono incursioni con lancio di bombe su e alcune località della pianura tra il Basso Isonzo e il Tagliamento
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Nella serata del 26, velivoli nemici volarono sul basso Isonzo, colpendo con bombe alcuni nostri abitati senza produrre nè danni nè vittime.
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nostro territorio ed entrarvi contemporaneamente per le valli del Fella, del Natisone e dell'Isonzo, noi ci troveremo in tanto svantaggio, da non
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l'Autriche" . Certo, bisognava lasciare almeno cinquantamila cadaveri italiani e francesi tra il Ticino e l'Isonzo. "Scusi, signore", disse il cameriere che
cadere sugli sbocchi dell'Isonzo, avrà segnato la frontiera che Dio vi dava. Sino a quella frontiera si parla, s'intende la vostra lingua: oltre quella