L’artiglieria nemica dal Monte Panarotta in Val Sugana rinnovò il bombardamento su Borgo, ormai deserto, e dalle adiacenze di Cherz in Val Cordevole
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In Valle Boden Rienz nella giornata del 2 le nostre truppe respinsero con pieno successo un attacco tentato in forze dal nemico.
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Azioni siffatte, di maggiore importanza, si ebbero il giorno 4 in Val d’Adige in vicinanza di Marco e in Valle San Pellegrino Avisio in località ad
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Scontri di piccoli riparti sul costone di Redival in Val Strino Noce fra Serravalle e Marco in Val d’Adige e nei pressi di Cima Cista in Val Sugana
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Nella zona di Re di Castello in Val Camonica e a Tiarno Superiore in Valle di Ledro sono segnalati piccoli successi di nostri riparti in ricognizione.
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Nostri reparti in ricognizione attaccarono e respinsero forti nuclei nemici in posizione nei pressi di Cimego in valle Giudicarie e di Fossernica in
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In valle del torrente Pontebbana Fella un nostro reparto in ricognizione incontratosi con altro del nemico l’assalì e lo fugò, prendendo 17
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Quella nemica fu particolarmente intensa contro le nostre posizioni di Monte Civaron in Valle Sugana e sul Cauriol in Valle di Fiemme.
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In Vallarsa (Adige) la sera del 7, dopo intenso bombardamento, un forte riparto nemico assalì le nostre posizioni fra Monte Spil e Monte Corno
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In Valle Fiemme (Avisio), scalate le ripide rocce a nord–est del Cauriol, i valorosi alpini del battaglione Monte Rosa espugnarono una forte
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Un velivolo nemico lanciò bombe in Valle Vanoi (Torrente Ciamon–Brenta) in prossimità di un ospedale della Croce Rossa visibilmente munito dei segni
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In Carnia un attacco delle nostre posizioni di monte Granuda e di Cuel Tarond fallì completamente, per quanto eseguito in forze ed accuratamente
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In seguito a duello aereo un velivolo avversario precipitò in fiamme nel torrente Auzza (Avscek). I piloti restarono uccisi.
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In Carnia una maggiore attività dell’artiglieria avversaria provocò vivace reazione della nostra nell’Alto But e in Val Fella.
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In regione Marmolada, la notte sul 22, mediante l’esplosione di una mina pazientemente preparata con lunghi lavori in galleria, nostri nuclei
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Un nostro velivolo manca. Un apparecchio austriaco, colpito in combattimento aereo nel cielo di Asiago, precipitò in fiamme entro le nostre linee.
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A sud di Rovereto, in conca Asiago e in Val Brentale nostre artiglierie furono particolarmente attive contro le retrovie nemiche.
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In Val Concei (Giudicarie) e in Val d’Astico, nuclei avversari furono respinti dai nostri avamposti. In Val Frenzela pattuglie in ricognizione
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In conca Laghi (Posina) e in Val d’Assa, nostre pattuglie, scontratesi con nuclei avversari, li obbligarono a ripiegare.
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Efficace attività delle nostre artiglierie in Val Camonica e lungo il Piave e frequenti duelli di fuoco in Vallarsa e sull’Altipiano d’Asiago.
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In Val Daone (sinistra del Chiese), in Vallarsa, in Val Ornic, nostre pattuglie penetrate nelle linee nemiche, ne danneggiarono le sistemazioni
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Pattuglie in ricognizione sul versante occidentale di Val Brenta catturarono una piccola guardia nemica in Val Gadena ed una mitragliatrice ed un
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In varie azioni aeree di bombardamento vennero efficacemente battuti campi d’aviazione ed impianti militari nemici in Val Sugana e tra Piave e
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In regione Montello un velivolo avversario venne abbattuto in combattimento.
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Sensibile attività delle opposte artiglierie in Val Lagarina sul Pasubio, in Conca Posina e in Val d’Astico ed in qualche settore della linea del
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Nuclei nemici in esplorazione vennero messi in fuga da pattuglie e da posti avanzati a Bertigo (Asiago) e nella Valle dell’Ornic.
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Uno fa da capitano, da sergente o da caporale, e gli altri giocatori fanno da soldati tenendo in mano invece del fucile una canna, un manico di scopa
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Doppo che avebbe ammazzato su’ fratello Abbele, er Signore pe’ ggastigallo, lo condannò a ppartì’ in sur subbito p’er monno de la Luna, e a restacce
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Li lupi o le lupe che siino, se ponno, in un giorno, divorà’, abbasta che lo vonno, puro un branco de pecore, in uno o in dua de loro. ’Sto gran da
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Questo giuoco si fa bendando una persona, la quale deve, in quello stato, avanzarsi verso il posto dove prima le si era mostrata in terra una
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Latterano je domanna co’ quer su’ vócióne: — Con ché? con ché? con ché?". E la campanella de Santa Croce in Gerusalemme dice che j’arispónne: — Co’ le
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Andavano attorno con la loro merce infilata in un bastone o in un canestro, e gridavano: — Di Lucca le ciambelle! El ciambellaro!
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Li svejatori eran coloro che esercitavano l’ufficio di correre a svegliare i viaggiatori, nei beati tempi in cui si viaggiava in diligenza.
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, entraveno sciôrte drento Roma, e cce faceveno succede er finimonno. Va bbè’ cche cc’ereno li bbùtteri a ccavallo che le metteveno in riga; ma la ggente ar
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Divertimento ginnastico che i ragazzi fanno innanzi le bande musicali allorchè sono in marcia, allargando le braccia in croce e piegando di slancio
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Lo si vedeva in giro, e ci va tutt’ora, sebbene raramente, in primavera, e nelle prime ore della notte: — Ova toste, ova, ohé!
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Si agguantate una strega cor sorcio in bocca o ppe’ ccapisse mejo, sur fatto, e l’agguantate pe’ li capelli, lei ve strillerà: — Che ttienghi in mano
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accresimate porteno furtuna. A Roma, quanno una porta a ccresimà’ quarche fijo, doppo la funzione in chiesa, se monta in landòné a du’ cavalli, e ccor
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: Amen. Aspèrgese: Aspèrges. Buccolica: Da bocca. Capomunni: Caput mundi. Crielèisònne: Kyrie eleison. Culibusmunni: Culibus mundi: in capo al mondo
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in un fónno de letto. Pe’ nun fa’ spellà’ la schina a quelli poveri ammalati incurabbili condannati a sta’ in d’un fónno de’ letto e ssempre in d’una
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Ortre a la Madonna, la viggija de l’Ascensione, scegne da su in cèlo puro nostro Signore Gesucristo, per annà’ in giro a bbenedì’ tutte le campagne e
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Come adesso se salisce in ginocchione la Scala Santa, anticamente ce se saliva puro la scala de la cchiesa de li santi Micchele e Mmagno, che sta in
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Dal giorno dell’Ascensione in poi questo venditore, quasi sempre un contadino marchigiano, va la mattina, vendendo la gioncata che tiene in un
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È un giuoco identico al precedente. La differenza sta solo in questo, che cioè il mucchio di soldi invece di porlo in terra si pone in bilico sul
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"Più che un giuoco è una penitenza, e più che dai ragazzi si fa dagli adulti. I giocatori si dispongono in circolo, e in mezzo a loro si mette a
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ccasa un trionfino in rigalo. ’Sti trionfi consisteveno in certi canestri fatti a ttrionfi, una specie come li canestri de fiori, ma invece pieni d’ôva
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Durante la baldoria che si usa fare in piazza di San Giovanni in Laterano, e strade adiacenti: — La spighetta! — Er garofoletto! — Li capi-d’ajo
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E’ lletto, in cammera, nun se deve mai mette’ in d’una posizzione che li piedi de chi sta a lletto guardino la porta; si nnó pô èsse’ che in quela
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I ragazzi mettono un asse in bilico su di una trave o altro corpo elevato, e si siedono alle due estremità; cosicchè quando l’uno va in terra, l
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Si può fare a Pallina in due, tre, quattro, cinque, ecc. Si fa prima una bucia in terra, e a una certa distanza un segno o limite, in cui devono
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