Il discorso dell'on. Degasperi a Milano
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Il primo è una grigia giornata del settembre 1920 quando i consiglieri nazionali, dopo aver percorso l’Italia vedendo ovunque le bandiere rosse
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Il terzo postulato fondamentale che cercammo di realizzare fu la riforma dello Stato. L’oratore accenna in argomento alle note direttive del partito
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L’oratore esordisce affermando che ha accettato come un dovere di sosti—tuire all’ultimo momento il capo del partito on. Rodinò e dichiara di
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accettino da una parte l’individualismo liberale e dall’altra il socialismo col quale abbiamo lottato da 50 anni e che oggi, invocando la libertà
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salvato il partito, sia da compromissioni programmatiche durante la collaborazione liberale, sia dall’isolamento una volta tentato dai giolittiani, sia
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riducono sempre in fondo a lotte di principio e per trarne l’auspicio che anche alla moderna Italia il nostro sovversivismo porti il trionfo d’una
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L’enorme pressione degli organi statali, in mano d’un partito, rendono acuto il problema. Il parlamento prossimo verrà indotto ad occuparsene. Ecco
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Ultimo oratore fu l’on. Degasperi, il quale dopo aver provocata una grande ovazione, coll’inviare un saluto al Maestro, oggi fatto oggetto di
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è causato dalla generale pressione politico-amministrativa e dalla struttura stessa del sistema. Rinunzia per ora a precisarne il carattere e ad
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Nella seconda parte, l’on. Degasperi si occupa dei compiti interni del PPI. in preparazione della fase politica che seguirà al fascismo. Il dopo
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Il dovere dei popolari nell'ora presente
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di riprendere questo sforzo con tutto il vigore, sia di fronte alle classi operaie come ai ceti medi; onde, indipendentemente da quello che potrà
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Il primo dovere dei popolari nell’ora presente — ha detto l’oratore —— è quello di perseverare nell’opposizione all’attuale sistema di governo. Le
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’Avanti! ricordava nelle recenti polemiche che «il moderno movimento democratico cristiano è indubbiamente (per i socialisti) più temibile del vecchio
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A questo punto l’on. Degasperi spiega i rapporti dei popolari cogli altri partiti di opposizione. Dopo il 27 giugno ci troviamo sulla stessa linea
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sono la più diffusa epidemia dell’oggi e la più grave minaccia dell’indomani, il nostro atteggiamento non è dettato da preoccupazioni parlamentari o
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riscosso tutto il paese, costringendolo ad affrontare in tutta la loro crudezza i termini estremi del presente conflitto politico? I congressi di queste
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