Per il bene della Locanda, padrone!...
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Oh!... le tue mani!... Se tu mi afferri, il pugno che mi stringe diverrà una carezza! Tu sentiresti come sono bella! Come due anni mi hanno fatta
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strazio li derido, più mi amano, più m'offrono! Non la loro fortuna solamente! No!...Il loro sangue,il loro cervello, le loro forze, il loro onore
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(si copre il volto con le mani, piegando il capo)
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Si apre il velario - Breve silenzio - D' un tratto una risata squillante, e MANON, ravvolta in un ampio mantello, irrompe di corsa, da sinistra
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Il mio presentimento, ed il vostro sorriso.
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Voi non dimenticate il vostro nome... è vero, viscontino? Siete il figlio...
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E il mio denaro?...
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Dov'era il tuo denaro?
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Ho il mio perchè!
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So... è il suo sogno!
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Abbassa il tono! E ascoltami!
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Nessun progetto... Dianzi, il viscontino...
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(Nasce il giorno).
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(e sollevando il viso)
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(alzando il viso)
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E venga il sogno!
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Il ricordo è cancellato!...
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Dov' è... dov'è il valletto?....
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Ebbene: sia come il destino vuole!... E, se è un gioco, vi giuro, pagherà!... Ma il dubbio è tale, e tale la notizia che io devo sapere! E per sapere
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(MANON si stringe, si aggrappa tutta a DES GRIEUX, nascondendo il viso contro il suo petto).
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M' inganno forse, o son davanti a me due vecchie conoscenze?... Quella fanciulla che nasconde il volto -di certo verginale - contro il petto del suo
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Siete voi, il giustiziere?
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Dunque non vi basta di aver fatto rinchiudere il mio amante a San Lazzaro, e me all'Ospedale!... V'eravate illuso che mi dimenticassero là dentro
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Il tuo sfogo è finito!
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Ma il tuo uomo ti è apparso, ha comperato il consenso dei bruti che ci accompagnavano, e non s'è più staccato da te!
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II locandiere vuol pagato il conto!
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Ricomincia il martirio!
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Senti il mio cuore come batte forte!
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Certo l' avrà sorpresa il temporale...
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(battendo il pugno sul tavolo)
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Visconte mio, son certo! È il suo amico fraterno... è votato alla Chiesa... devoto al Conte padre... Quando, quella mattina che la mia sorellina
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Ecco il vino... È bollente.
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Il vostro nome?
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(trattenendo il Visconto)
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Non chiamerete vivere il languire così tra il vuoto d' una borsa e un conto di locanda non pagato!
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E tutto il resto... non è vero, Visconte? Ossia tutto il denaro necessario, che io potrò - se è il caso - amministrare.
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Il Visconte Filippo di Breteuil mantiene tutto ciò che promette!... E ne impegna il suo onore!
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Il primo che incontraste...
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Sarà!... Sarà!... Lo sento. Vuoi che il destino si tramuti ora?... Non sono forse io il tuo salvatore?... Anche adesso che pare ci puniscano, è
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Ma io frequento tutti gli ambienti, caro il mio Fulier! Passo da Sceaux alla Corte con molta indifferenza! E, come l'ape, succhio il pettegolezzo
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Certo il Provveditore terrà calcolo...
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Che ha detto il Cardinale?
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(Il cicaleccio degli abatini intorno al giovine Courtrée riprende, mentre il marchese di LASSAY e le DAME rientrano da destra).
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(abbassando il tono della voce)
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È il cielo che la manda... un po' per fare penitenza alla Sorbona, un po' perchè il mio credito di storiografo esatto non fallisca! Ora facciam la
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No, Manon!... Questo gioco di parole è inutile dialettica... Noi siamo due nemici inconciliabili: il suo bene e il suo male!
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O abate, no: questo non è cristiano! Poichè il Cielo gode più per il pentimento d'un peccatore che per cento giusti che non han peccato, voi
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Non sono il male! Sono una creatura ansiosa di umiliarmi! Di invocare il perdono! Di chiedere preghiere per la mia sofferenza!
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Sempre si teme il male!
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