Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Cipí

206603
Lodi, Mario 35 occorrenze
  • 1995
  • Edizioni E. Elle
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Cipí

Cipì p. 9 Nascita di Cipí 12 Il mondo 16 Il buco fondo e nero 19 Prigioniero 22 Alla scoperta del mondo 25 Margherí 30 Gli artigli 33 La fucilata 36

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altrove —. E i due passeri risalirono sul tetto. — Amici, — spiegò Cipí. — Il boccone è un tranello, dobbiamo lasciarlo là. Andiamo via! E si slanciò

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Il dí seguente Cipí, vedendo il gatto che riposava all'ombra del fico, disse fra sé: — Ecco là l'animale coi baffi e gli artigli invisibili! — E gli

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Antonio Baldini, La strada delle meraviglie Anton Giulio Barrili, Capitan Dodèro Floriana Bossi, Il Re del Disordine Carlo Brizzolara, La Minghina bastonata

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sotto una tegola, una passera covava tre sue uova piccine, senza abbandonarle mai. Babbo passero pensava a procurarle il cibo volando dal nido alla

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! — Che c'è ancora? — Chi è che fa tum tum, tum tum? La mamma sorrise: — E il mio cuore. Ma ora dormi e tutto passerà. Me lo prometti? — Cipí! — rispose

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1 Mario Lodi, Bandiera 2 Mario Lodi e i suoi ragazzi, Cipí 3 Nico Orengo, A-uli-ulé 4 Mario Rigoni Stern, Il libro degli animali 5 Leo Lionni, Le

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— All'attacco! — urlava una nuvola alle compagne. — Sterminateli tutti! — ordinò il nuvolone con un rombo che fece tremare le tegole. Le nuvole

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spiava. I passeri, guidati da Cipí, si allinearono sopra il muro del cortile. — Io dico che là dentro c'è del buono! - disse Beccodolce che non ne poteva

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le piume per difendersi dalle punte di spillo del freddo: — Quest'anno Palla di fuoco si è ammalato presto. — Il cielo è pieno ormai, l'ora è vicina

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notte, dacci una prova che il signore della notte uccide i nostri amici! La luna, che saliva gobba la scalinata del cielo fra un corteo di stelle che

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passeri balzarono fuori dai loro buchi e lo salutarono: — Evviva il nostro salvatore! — e volarono incontro ai suoi caldi raggi. Il sole esclamò

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Per fortuna babbo e mamma arrivarono in tempo e lo riportarono nel nido. — Perché fai il disubbidiente? — disse la mamma. — Io voglio vedere che cosa

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Che festa, quei giorni! I passeri si abbracciavano e si baciavano e per tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti in onore di Cipí e

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Una mattina che mamma passera non c'era, Cipí scappò fuori dal nido e saltò in cima al camino e vide un buco fondo fondo e nero come il carbone. E

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— Com'è carino, lo mettiamo in gabbia? — No, leghiamogli il filo alla zampa! — dissero i bambini e mostrarono l'uccellino alla nonna, alla mamma e al

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facile quel volo, ai fratelli invece batteva forte il cuore: ma tutto andò bene. Appena là, Cipí volò sulla cima della pianta e di là incominciò ad

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che allungava la testolina fuori dall'erba per farsi baciare da un raggio di sole. — Chi ha parlato? — disse Cipí. Il fiore, a quella brusca domanda

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dei chicchi gialli! Fatti il gozzo intanto che ce n'è! Allora anche lui si mise a raspare, a estrarre i buoni chicchi gialli e a mangiarli. E intanto

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aprendo il becco arso dalla febbre. — Ora ti porto l'acqua, — rispose Cipí, — hai paura a star sola? Essa disse di no col capo. Allora Cipí usci dal

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alta delle nuvole! — E piangeva, poverina. Altre volte, sospirando, chiedeva a Cipí: — Raccontami cosa vedi quando voli: il grande albero è ancora

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. — E si addormentavano stanchi e felici dove capitava: sotto una tegola o sul fieno o sotto le stelle, l'uno accanto all'altra, cosí vicini che il

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Quella sera stessa, Palla di fuoco si era appena coricato quando il vento della collina, strisciando fra i comignoli, arrivò urlando: — Via! Via

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Quando il nido fu pronto, liscio, soffice e rotondo, Passeri vi depose tre uova e le covò. Di giorno Cipí andava e tornava dal tetto ai campi in

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anziane fu quella di Beccodolce, che aveva il nido ai piedi della torre fumante; anche lei disse che passerotti cosí belli e vispi non ne aveva visti mai

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E arrivò il vento, che urlò alle rondini: — Si parte per il lungo viaggio sul mare! ... Siete pronte? — Sí sí, sí sì, — risposero le rondini; e per

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Un mattino, mentre il vento faceva un pisolino sul fondo della vallata, le nubi si strinsero fra loro come tanti pecoroni. — Sorelle nuvole

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dobbiamo perdere il lume della ragione. Vediamo prima se c'è pericolo! — Vedete là, — disse Beccodolce con l'acquolina in bocca, — è grano scelto... ce

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e avvilita, Passerì uscì dal buco e disse alle farfalle bianche: — Il vostro gioco è bello ma dura da troppo tempo. Avete coperto tutto e noi stiamo

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Una fredda sera che il sonno tardava a venire, Cipí si sporse dalla tegola e vide un fatto straordinario: nel muro della casa di fronte c'era un buco

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Il giorno seguente cominciò a interrogare gli uccelli del tetto. — Lo sai tu chi c'è là dentro? — chiese a Piumaleggera. — Quella è la casa del

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tutt'intorno bagliori accecanti. A un certo punto la loro luce si fece rossa come il fuoco e sprizzando scintille azzurre, una stellina con voce gentile si

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Prima che facesse giorno Cipí si diresse verso il nido di Cippicippi e quando vide la passera cercare disperata il figlio scomparso, si posò

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Si fece un silenzio di tomba. E Cipí raccontò: — Fu ieri sera: stavo aspettando il sonno quando vidi calare sul tetto due stelline che con belle

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bugiardo! Io ho detto la verità per il bene di tutti! — Sii calmo, Cipí, vedrai che la verità presto o tardi viene sempre a galla... piuttosto diamoci da

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