: Il Re, la Dama, Iddio; e su questi, lucente Come un sole a meriggio, una grande chimera, Legge informe, malcerta, prepotente, severa, Assoluta
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suo nome mette a prova questa fiacca umanità. - è il piacere l'Iddio pudico ch'ama quello che non lo sa: se lo cerchi se' già mendico, t'ha già vinto
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all'aura : oh dolce il tuo sussurro! e alle rondini : addio! e ai passeggier: vi benedica Iddio! E, alla parola Iddio, lo assalse un'alta riverenza, e
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Quando ti parlo,come uno sparviero sono leggero ; come l'augel che bee l'aure remote in cui le note vibran forse degli angioli d'Iddio! Sul cranio
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la immensa amarezza dei disinganni ; dirle la noia che precede gli anni; dirle che Iddio ci ha fatti al sogno, all'estasi e all'oblio! Questo vorrei
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Se tu fossi seduta al fianco mio quando pesa su me l'irrevocabile odio d'Iddio ; se vedessi i tuoi cari occhi profondi quando, al vuoto del cor, mi
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; come un mesto palombaro nel mare, io discendo nel cor che Iddio m'ha dato, e mi guida le perle a rintracciare il respiro del bimbo addormentato.
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Il marchio aspetto delle bianche chiome, a cinque lustri errando nella vita, vecchio come una quercia, e affranto come un sibarita. E lo sa Iddio se
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disposti in vedetta. Pur questa notte una mano furtiva l'innaffiatoio rubommi in giardino! (Se fu per fame che alcun lo rapiva, Iddio nol vegga l'agreste
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guarda, e t'indora; gli innonda d'aurora l'astruso cammin. Se il peso del genio, se il marchio del vate son l'onta e la gloria che Iddio gli ha
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; sull'ara ove sacrifica e si lagna la creazione. Crederò, se tu credi, a questo Iddio senz'occhi e senza trono; se ti piace e ti serba al tetto mio
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padre; ma le materne lagrime non prevedeva Iddio? Oh lo spietato oblìo che domina nel cielo! Nel cielo ?...Arpìa, silenzio! Ci può la madre udire: la
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versi e di etisìa, e quel giorno tu pur saprai che sia un amor che sen va : bardo futuro, a lei mi sposi un'ode, e nell'azzurro Iddio mi accoglierà.
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invaghirtene bambino mio di quella splendida tenda d'Iddio, non invaghirtene, non mi sfuggire... Ahimè, raggiungerla vuol dir morire! Non guarda
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l'Ideal che inseguo, e per le lagrime che Iddio mi serba; o giovinezza che già muti nome una pura armonia spirami ancora, un inno alato; pria che il verno
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colle vostre clamidi, giù cogli scettri d'oro, gridando in mezzo al coro: Filiste, Iddio lo vuol! E tu, tu cogli il parroco, calvo domenicano, solo
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Ella era nuda come un fior d'Iddio liberamente nei campi sbucciato; però pel ballo si adornava, ed io le stava allato. Creature del cielo, angeli
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povertà felice! Ti sta dell'uomo libero il serto alla cervice, baci un'antica, indomita fede, e un immenso Iddio ti canta in cuor : son Io! -
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una scritta latina, chiusero una vetrina... il resto Iddio lo sa! Egli che accozza i mistici metri degli universi, egli che fa degli uomini i suoi
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Iddio, che m'accende l'ingegno, qui, nel core che il bello innamora! ... Del Signor questo è il tempio più degno! Bordighera, giugno 1861.
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ci appariran vestiti della scorza che Iddio, sarto giocondo, destinò lor quando cuciva il mondo, e cogliendo tra l'erbe i gelsomini, nudi di crinolini
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suicidio mi ha dannato Iddio, errarmi intorno mi parea sentire l'alito della morte. O mia ricchezza unica, o bimbo mio, lo sai tu chi son io? Sono il
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? - Il tuo labbruzzo è roseo, e la tua chioma è d'oro, ove me 'n vada ignoro. Ove tu vai me 'n vo! - Allor tu vieni al placido tetto ove veglia Iddio su
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d'allora m'agita ancora... M'agita ancora una pietà prodonda, e, dal cinico ingegno al cor devoto, il desiderio dell'Iddio m'innonda!... Ma l'Iddio del mio
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Mi chiaman pazzo le vicine, e infatti fra tanti matti posso esser matto anch'io. Ma, affé d'Iddio, io le sento russar, le donnicciuole; oppur, da
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all'alme perverse quanto all'anime buone pur nelle sorti avverse, dona a chi segue la sua legge Iddio d'esultanza o d'oblio! Né più il pastore, dalle prime
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pur pregato, aspettandomi, Iddio? * Tentai più di tre volte di dire il Paternostro, ma... non potei... * * Perché ? * Stava sull'uscio un mostro che
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colle carezze si van dicendo " io t'amo! ", cullati dalla calma e dall'oblio... Chi non m'intende non intende Iddio. Quanti veglian solinghi! e, mentre
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ricaduto, riavranmi le tenebre, attonito e muto, né in mezzo al tripudio che Iddio vi mantenga, più voce non venga che parli di me!... quel dì sarà il premio
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, sulle fosse dei monaci estinti; se all'inferno non giacciono avvinti lo sa Iddio che stupor li corrà! Dove il cantico, inutile, lento, si perdea per la
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