Il giovane Utrillo prese i pennelli con lo stesso malanimo che aveva messo nel suo primo impiego in una banca. Ma siccome in lui era prepotente il
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Egli dipinge alla maniera impressionista, come il più nutrito e sano dei discepoli: i tremori, le angoscie, il delirio della sua vita di bevitore non
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I primi acquisti, il primo sudato «benessere» durarono poco per il giovane artista. I negozianti si erano accorti che Utrillo «copiava dalle
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1926 Utrillo è già famoso; i suoi quadri sono arrivati a quota cinquantamila. La madre del pittore è vecchia, non riesce più a controllarlo. Anch’essa
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stabili a Parigi, aveva appena vent’anni: i maestri impressionisti avevano già persuaso i primi mercanti e non era lontano il momento in cui un
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, letterato e divagante nel mondo della «idea pittorica» dove i sentimenti e i personaggi, gli episodi e i climi dovessero sempre assumere, in modo
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Noi avemmo l’occasione di assistere all’allestimento della Mostra: prima vedemmo i quadri e poi l’opera grafica. E questo casuale processo di lettura
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Gli è che Picasso ha voluto dare di questa quiete vivente, in sviluppo, tutti i possibili momenti. I quali, per comodità del lettore, possono essere
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Certo non si può fare il ritratto alla moglie, dipingere i propri figli che giuocano, mangiano, dormono, con l’intenzione di farli brutti; ma il
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, i braccioli del seggiolone, fanno tutt’uno con i visi dei figli del pittore; le cose assumono la vitalità dei visi e i visi vengono assorbiti dalle
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altissimo magistero formale. È vero, Braque non fu un rivoluzionario; si può dire che egli arrivasse tappa per tappa, il giorno dopo: non primo fra i
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Sono passati dieci anni dal primo grande avvenimento d’arte dopo la Liberazione, la Biennale di Venezia del 1948: nella quale i maestri d’avanguardia
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Fra i dipinti più suggestivi, inoltre, indichiamo il «Numero 1, 1949», versione «gaia» della più brulicante e tormentata planimetria di sensazioni
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Da qui la profonda impressione che suscitano alla vista i suoi papi, clamanti senza voce, i suoi nudi virili gettati in mezzo a frasche di periferia
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che riflette un ordine di esperienze più «alienato») lo schema astratto chiude in una sorta di favola cattiva i carrelli della abbondanza, le ruote
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e il segno comporti continuamente un colore di appoggio: certo la popolare immagine di Sacco e Vanzetti resterebbe una modesta vignetta, se i segni
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chiomale su un corpo di stecco, quelle braccia lungo i fianchi come fosse una ginnasta, le scarpe immense che riassorbono i piedi e li fondono col
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davanti al cavalletto, con i colori e i pennelli; rapido, deciso come uno schermidore, era capace di far nascere una piazza con le sue centomila foglie d
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Eccoli qui, i personaggi di Viani, tinti di molti stili, ma guardati col medesimo sguardo cinico e appassionato: i malati degli occhi con le loro
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Con questi versi cominciano le ultime poesie del pittore scultore Roberto Melli, recentemente scomparso; e questi sono i versi di chi, pur felice di
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diversa, di ispirazione e di cultura assai più consapevoli di quelle dei vari «ribelli» antinovecentisti, che si andavano costituendo in gruppi: i «Sei
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, quello che è stato fino a ieri e quello che può essere ancora, che deve essere ancora, oggi e domani; l’esperienza astratta tra i cinquant’anni e i
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Nel nostro scritto citato, mettevamo in luce l’anticonformismo artistico di Rosai, il pittore che fu tra i meno sottomessi agli schemi deteriori dell
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povero», da «Interno con figure» (1935) della Coll. Biagiotti a «I girovaghi» o «Cantastorie», da «I frati» o «domenicani» a «I giocatori di toppa
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Si chiedono i visitatori della Mostra personale di Maccari (aperta alla Galleria dello Zodiaco): «Infine, su chi dirige i suoi strali, costui? Su
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Ma, insomma, si chiedono i visitatori, quali costumi castiga questo Guido Gozzano della Legione Straniera? E guardano, metà rapiti, metà disgustati
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ininterrotto allo scopo di non essere inghiottito dal presente. Per Spazzapan disegnare era ricordare e insieme vivere; e alla fissità dei motivi (i
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verde e turrito calvario). Mio padre e mia madre han sempre lavorato per vivere e tirar su i numerosi figlioli, dei quali io son l'ultimo dei maschi
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acceso — come aveva insegnato il dolce fuoco modiglianesco —; e poi i fondi ancor lievemente romantici, perché mossi di chiaroscuri, insinuazioni quasi
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Vogliamo dire — e dimostrare — che Levi non poteva dipingere i contadini di Calabria in un modo così compiuto e cosciente, tutto nella pittura, senza
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gruppo eterogeneo di «Corrente», gli studiosi più obbiettivi pongono anche i tentativi dei primi astrattisti italiani, i quali sarebbero i veri papà
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I pittori dell’antinovecento fecero dunque il medesimo ma con una misura diversa, nei due termini della dialettica. C’è chi è proclive a vedere nei
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a quell’epoca appariva all’orizzonte la generazione dell’antinovecento, ma piuttosto perché i Carrà, i De Pisis, i Morandi non si erano esauriti a
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Ma i giovani cultori degli ultimi «ismi», gli oltranzisti capitanati da Lionello Venturi, videro nella mostra dei Maestri il pericolo di un equivoco
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E se oggi persone filo-astratte ad oltranza possono esistere e difendere in quel loro modo allergico i valori delle ultime avanguardie, ciò devono in
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grande tradizione europea, specie francese, la parola illuminata di Virgilio Guzzi, allora molto amato ed ascoltato dai colleghi pittori, i Montanarini
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. Si osservino per questo i due splendidi altorilievi, «Estate I» ed «Estate II», una figura muliebre che pare cresciuta da uno sbalzo, tanto è
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Non conoscevamo la fisionomia di un futurista inghiottito dalla prima guerra mondiale: Mario Nannini. I suoi due quadri sono splendidi; si avverte
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marginalmente delle esperienze cubiste: e non aveva tutti i torti, da vecchio, nell’affermare che Picasso e il cubismo analitico gli avevano poco o nulla
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Vicino a queste «azioni» distruttive e di dileggio, i dada operarono in un modo da farsi credere dei perfetti irresponsabili, affidandosi prima di
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felice realizzazione plastica di sentimenti finora detti attraverso modi assai più recitati o mediati: la desolazione mai rinunciataria che i «feriti» e
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Quando l’artista cominciò a scandalizzare i professori d’accademia con i suoi «colpi di scopa impazzita», regnava incontrastato David, il quale era
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campo, nel momento in cui Delacroix sferrò i suoi primi poderosi colpi al fronte della pura bellezza. Da una parte David e i suoi adoratori si
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, l’eccezione. Eppure l’artista non appare mai come un pittore di evasione. La Bibbia, la leggenda, la favola, Dante e Virgilio. Cristo e Amleto, i
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quelle in ombra danno spicco e vibrazione gli ornamenti delle donne, gli anelli, i cordoncini dorati, l’orologio, le perle, i bracciali, i bottoni di
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