forestieri. E oggi i nuovi documenti resi di pubblica ragione, e le studiate monografie di quegli artisti e di quelle opere, che abbisognavano di più
critica d'arte
. I migliori architetti della prima metà del nostro secolo, il Valentini, il Melocchi, il Salucci, il Cacialli, il Poccianti, il Digny, (procediamo per
critica d'arte
Pagina 11
, mutarono le sorti della Toscana, e quel lavoro rimase sospeso, finché sotto i Francesi lo finiva il Cacialli. Pure non mancarono al Poccianti, nominato
critica d'arte
Pagina 12
, facendosi legge lo studio dell’antico e i nuovi esempi della bella scuola del Paoletti. Tali il Paccagnini di Montanino; il Fantastici, il Santi, il
critica d'arte
Pagina 14
studi, operò quasi sempre con assai correzione ed eleganza, e n’ebbe onore in Italia e fuori, singolarmente appresso i Francesi che lo vollero membro
critica d'arte
Pagina 14
Giovanni Pacini nativo di Colle (m. oltre i sessanta il 24 aprile 1838) fu della scuola del Paoletti, e seguitandone i buoni principii nulla operò a
critica d'arte
Pagina 15
1805, m. 23 ottobre 1850) sortì da natura il culto delle arti belle, e dimostrò per esse fin da fanciullo ferma propensione. Fatti i primi studj d
critica d'arte
Pagina 15
lucchese da onorare il nostro tempo. Fornito di ricca immaginazione e sapiente criterio, raggiunse con le opere grandiose gli antichi esempi. I suoi
critica d'arte
Pagina 17
1849 gli Austriaci, distrussero barbaramente quanto veniva loro tra mano, e il patrimonio più caro del Gherardesca, i suoi studj e le sue memorie
critica d'arte
Pagina 18
LUIGI BETTARINI di Portoferraio (m. oltre gli anni sessanta il 21 dicembre 1850) fu architetto di molto valore. Napoleone I nella breve prigionia
critica d'arte
Pagina 19
i suoi studj sotto il Paoletti e il Cacialli, quindi a Roma, e riuscì architetto e perito di non comune valore. Devonsi a lui l’ingrandimento della
critica d'arte
Pagina 20
noi; però ci sembrano almeno sufficienti a provare che non dorme neghittosa, nè schiva, secondo lo concedono i tempi, i precetti e gli esempi dei sommi
critica d'arte
Pagina 24
Noi abbiamo veduto qual fosse in Toscana l’Architettura innanzi che il Paoletti ed i suoi valorosi allievi la riconducessero a più veri principii; ma
critica d'arte
Pagina 24
Non pertanto Pietro Leopoldo I riformando l’Accademia di Belle Arti, nella speranza di ridestarle dal letargo in che erano miseramente cadute, volle
critica d'arte
Pagina 25
’artista effigiò, maggiore del naturale, la Filosofia in preda al dolore. E furono questi due ultimi i monumenti del Ricci che il Possagnese stimò degni
critica d'arte
Pagina 26
però non sempre riuscisse a rendersi conto di questa doppia fatica del pensare e del vedere. Da ciò i precetti di lui non sempre rispondenti agli
critica d'arte
Pagina 29
mezzo alla nuova fabbrica della Canonica. Erano Arnolfo di Cambio e Filippo di ser Brunellesco, i famosi architetti di quella sacra mole fiorentina che
critica d'arte
Pagina 29
opere. Procedendo sempre per ordine di date, si presenta primo — LUIGI GIOVANNOZZI di Firenze (n. 1791), assai valente tra i così detti ornatisti di stile
critica d'arte
Pagina 32
Chiese, esprimenti al naturale i ritratti colorati delle persone; perchè in sul cadere dei secolo passato uomini di grandissimo ingegno la fecero
critica d'arte
Pagina 39
. I contorni delle statue rimangono tali, quali escono dalla forma, senza essere alterati da lime o ceselli. E per far meglio conoscere l’effetto di
critica d'arte
Pagina 39
Luisiana a Nuova Orléans, la esatta riproduzione cioè di tutti i preparati di anatomia umana e comparata del nostro R. Museo, e i magnifici lavori che sono
critica d'arte
Pagina 41
vero risiede, volle seguitare i più strani capricci, e si ridusse una matta convenzione, quasi diremmo una parodia. Pietro Leopoldo I, salito al trono
critica d'arte
Pagina 42
legno ed avorio, che salite già in alto grado nel secolo XVI, rifioriscono oggi mirabilmente. Da qualche tempo si ammiravano in Toscana i lavori
critica d'arte
Pagina 42
riserva per le colpe del tempo, dalle quali non ebbe ingegno sufficiente a francarsi, può dirsi il Gherardini tra i buoni artisti d’allora. — GIULIANO
critica d'arte
Pagina 43
PIETRO PETRONI di Pontremoli (m. in età avanzata nel 1803), che che ne dicano i biografi municipali, fu mediocrissimo pittore; e se ottenne per
critica d'arte
Pagina 45
meglio sopra i famosi dipinti degli antichi maestri. Operò assai nel Vaticano, quindi per diverse corti d’Europa e per i privati signori; ma la patria
critica d'arte
Pagina 45
: Le regole pratiche di prospettiva per i giovani figuristi, impresso in Firenze; e LUIGI CATANI (n. 1762, m. 12 ottobre 1840) frescante anch’esso tra i
critica d'arte
Pagina 46
dipingere grandi e macchinose storie nei teatri, su i siparj, per le sale signorili, e anche nelle chiese. Ricordiamo i freschi dei Pitti
critica d'arte
Pagina 46
Ecco quali furono gli artisti principali toscani o fattisi toscani educati alle vecchie scuole; quali i lavori meglio pregiati del tempo loro; quale
critica d'arte
Pagina 46
. — Il Benvenuti (n. in Arezzo il 18 gennajo 1769, m. in Firenze il 3 febbrajo 1844), fatti i primi e più certi passi nell’Accademia fiorentina
critica d'arte
Pagina 46
carta con arditezza michelangiolesca i suoi più grandiosi concetti, con la stessa e maggiore facilità che altri possa fare con la matita. E tanta era
critica d'arte
Pagina 48
dipinto per la chiesa di San Paolo a Napoli. Ma una delle opere che più fece onore al Nenci sono i soggetti che disegnò maestrevolmente sulla Divina
critica d'arte
Pagina 49
mese), sia scusa sufficente appresso i saggi e i discreti del poco che abbiamo detto e delle mende che ci fossero uscite dalla penna; non paghi dell
critica d'arte
Pagina 5
, acquistò bella fama. Colorito bellissimo e generalmente armonioso, assai rilievo nelle figure, larghezza nel disegnare, ed effetto sempre stupendo, ecco i
critica d'arte
Pagina 50
Vediamo in breve quali fossero i lavori principali di questo artista che mirabile a dirsi, lasciò fatti circa duecento quadri. Tornato appena da Roma
critica d'arte
Pagina 51
genere, guadagnando bella riputazione, che bastano a confermargli appresso di noi quei due della regia Galleria di Firenze: i padri Cappuccini che
critica d'arte
Pagina 52
Ma i due artisti che sopra gli altri levaronsi per altezza d’ingegno, furono i figliuoli di Luigi Sabatelli, Francesco e Giuseppe, ambedue presto
critica d'arte
Pagina 55
da giovinetto i principii della pittura dal Desmarais; fu poi alla scuola del Benvenuti, e frequentò con plauso l'Accademia di Belle Arti. Dipinse a
critica d'arte
Pagina 57
istorie artistiche non ignorano affatto, ebbe più vera e propria vita ai tempi del granduca Cosimo I de’ Medici, che con forte dispendio fondò un ricco
critica d'arte
Pagina 63
Ma se i sovrani della famigia de’ Medici ebbero tutti a cuore quest’arte, ci piace tuttavia confessare, che pei Lorenesi fece nuovi e importanti
critica d'arte
Pagina 63
poco fece nè cose di gran conto. Appartengono pure a questo periodo i fiorentini — ANTONIO GREGORI fratello di Ferdinando, che ebbe una certa dolcezza
critica d'arte
Pagina 65
, perchè seppe intagliare i suoi molteplici rami con perizia dell’arte e mirabile delicatezza. Fatti in patria gli studj del disegno, passò a Venezia sotto
critica d'arte
Pagina 66
, mostrò al principe Pietro Leopoldo, suo protettore, alcuni lavori che avea fatti, tra i quali il ritratto del maresciallo Botta Adorno, una delle migliori
critica d'arte
Pagina 67
vita nelle opere dell’arte, che in numero straordinario e sempre lodevoli gli uscirono dalle mani. Tra i suoi migliori intagli di genere finito vuol
critica d'arte
Pagina 68
E degni di onorata ricordanza nella storia dell’incisione in Toscana sono i due Lasinio padre e figliuolo. — CARLO LASINIO di Trevigi (n. 10 febbraio
critica d'arte
Pagina 68
Ma quegli che avanzò tutti nell’arte, e meritò di essere annoverato tra i primi incisori d’Europa, è RAFFAELLO MORGHEN (n. a Portici presso Napoli il
critica d'arte
Pagina 69
miseramente; dopo quel tempo qualche sano intelletto non ancora affatto guastato dalla corruzione universale, tentò riprendere i buoni studj, e questi
critica d'arte
Pagina 7
la ricca collezione che s’era fatta di libri d’arte; i quali, comperati dopo la sua morte dal regio erario, furono il cominciamento della presente
critica d'arte
Pagina 7
E primo ricordato tra i suoi allievi vogliamo che sia PIETRO NOCCHI di Firenze (n. 29 giugno 1823, m. nel dicembre 1857). Le due Madonne, una detta
critica d'arte
Pagina 73
lo stile, che i nostri vecchi maestri, in ispecie il Brunellesco e il Palladio eransi formato, studiando bene addentro i vetusti monumenti. Infatti
critica d'arte
Pagina 9