Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ho

Numero di risultati: 41 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

«Corriere dei Piccoli» 2, Anno I (3 Gennaio 1909)

354997
AA. VV. 1 occorrenze

“Mia signora, riportato v’ho il cappello.” Oh! in quale stato!

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

394224
Toniolo, Giuseppe 1 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

alla critica la nozione, che ho già data di esse (vedi «Introduzione»), dicendo che hanno carattere razionale positivo.E ciò precisamente in questo

Pagina 3

LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE

677476
Gozzano, Guido 9 occorrenze

. - Sì. Ho pensato che la vita con voi, nella mia casa, era preferibile a qualunque avventura. E tacque del bando, e della gazza misteriosa. Saturnino

meditarono le parole del vecchio. E una sera Lionella disse: - Sorelle mie, io sono la primogenita. Ho deciso di tentar la sorte per tutte. Partirò alla

si mise in cammino. Ma dopo poche ore era già pentito. - Ho fame e non ho più la mia camicia! A che può giovarmi un'armata quando lo stomaco è vuoto

, dopo cena, disse alla figlia: - Serena, ho dimenticato il mio libro di preghiere nella chiesa del villaggio: vammelo a cercare. - Mamma, perdonate... è

figliuoli. Quando sentì vicina l'ora della morte li chiamò attorno al letto per l'estremo saluto. - Figliuoli miei, io non son ricco, ma ho serbato

. Ho dormito tutta notte, Padre mio. Il Re si calmò. - Allora si tratta di un malefizio che tu stessa ignori e che saprò bene scoprire. Si consigliò con

era un bimbo sveglio e intelligente, giunti agli otto anni disse al Padre: - Vorrei andare a scuola... - Non ho danaro sufficiente, figlio mio

tre giorni. Apparve il fenicottero bianco e roseo, sulle due gambe lunghissime. - Sì, ho inghiottito il nocciolo; ma poi emigrai nel mezzogiorno e lo

! ... Non ho più neve! E tentava con le dita - invano - il fondo della cornucopia. - Fiordaprile! ... Mi sento morire! ... Portami al confine... Fiordaprile

Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città  di Sicilia

679157
Perodi, Emma 10 occorrenze

le presero. - Io, per conto mio, - disse il Reuccio - non ho nessuna voglia di uccidere la mia colomba. - Neppur io voglio uccidere la mia, - rispose

tristezza mi ha tanto amareggiata, e in queste ore trascorse nel silenzio e nella meditazione, la mia mente s'è dischiusa ai ricordi d'infanzia. E ho

Pagina 119

labbra della Vergine si schiusero e la voce soave disse : - Guglielmo, l'afflizione del tuo cuore mi h" commossa, e per te e per il popolo tuo ho

Pagina 141

terrazzino della casa di donna Peppa e di donna Tura. - Don Giovanni, - gli disse il Re - che novità ci sono ? - Io, Maestà, non ho alcuna novità da

Pagina 159

casa. - E perché sei rinchiusa ? - Perché mia madre e le mie sorelle sono andate alla messa, ma io, dovendo terminare questo filato, che non ho potuto

Pagina 181

mio, e su te non ho potuto vegliare. Tuo padre, il principe di Cattolica, ti affidò a un abate nel quale riponeva piena fiducia. Quel perfido, invece

Pagina 205

! - rispondeva sempre Ruggiero. - Per ora non sono stato mai fuori delle porte e non ho neppur visto il duomo di Monreale. - Monreale è su in cima a un colle

Pagina 23

scelse davvero, e terminato il banchetto andò dal padre. - Li hai guardati bene, hai scelto ? - le chiese il Principe. - Sì, signor padre, ho scelto

Pagina 52

vestito di broccato color verde mare. - E io, - disse la minore - voglio che andiate dal Re e gli diciate che piango per lui e non ho pace. - II mercante

Pagina 82

andarci ? - A questo ci penso io, - disse il Duca. - Io ho un porco fatato, che vola per l'aria come un'aquila. Stasera tu Io monti, chiudi gli occhi

Pagina 97

I CORSARI DELLE BERMUDE

682287
Salgari, Emilio 20 occorrenze

- disse il soldato. - Hai ragione, sono una gran bestia. L'amore mi fa dire sciocchezze. Bene: l'ho amata come sanno amare i marinai: poi la ritrovai

comandata da sir William Mac Lellan. Sono pronto a farmi uccidere per il mio capitano. Il marchese d'Halifax? Non l'ho mai conosciuto. Venite pure e

? - Così si dice; ma la fortuna non l'ho mai saputa trovare con tante corde che ho adoperato. Sono settantatrè, se non m'inganno. - Settantatrè uomini

Tuonante. - Da dove venite? - Dalle Bermude? - Chi sono quelle miss? - Naufraghe che ho raccolto quarantotto ore or sono sullo scafo d'una nave francese

vi ho teso nessun agguato, perché non era qui che volevo incontrarvi - rispose il baronetto. - Se foste venuto domani mattina, non mi avreste trovato

, che cosa ho fatto? che cosa è accaduto? - chiese il disgraziato. - Da chi hai comperato questo vino? - Non lo so ... lo comprò mio padre. - L'hanno

vi ho trovati! Da mezz'ora vi cerco, col pericolo di farmi spezzare in due da una cannonata. - Ci cercate? Per far che cosa? - chiese tranquillamente

facile. Diamine, non ho una bussola piantata nel cervello. In quel momento avvenne uno scoppio che li scaraventò tutti e tre a terra. La mina era scoppiata

Flocco. - Vado a mangiare il rancio al castello d'Oxfard, senza candele fuse e senza pane di segatura. Ho ancora un bel gruzzolo di dollari - so che

, ricorrdatelo, piccolo squalo d'acqua dolce. - Ah, non d'acqua dolce! - protestò il giovane gabbiere. - Se ti ho offeso, sfidami ad una partita d'armi e vedrai

di buon umore. Si direbbe che dopo la nostra partenza dalle Bermude l'hanno stregato. Qui sotto c'è una donna, ne sono sicuro. Mary! Quante volte l'ho

gentleman - disse prontamente. - Non voglio denaro da voi: ne ho guadagnato abbastanza. Non fatemi l'offesa di pagarmi questa bottiglia. - Sei un

forse il rischio di morire di fame - disse il giovane gabbiere. - Questo è affare suo: la guerra. te l'ho già detto, ha le sue crudeli esigenze. - Lo

mangiata i carnefici. - Va bene, signore. Dal momento che pagate vi porto quanto ho di meglio. - Vi prego solamente di sbrigarvi, perché abbiamo tanta fame

fare? - Non lo so: ho la testa vuota. Questo colpo mi ha atterrato. Testa di Pietra aveva fissato i suoi occhi su una bottiglia che portava la famosa

? - Non ho alcun dubbio sul trionfo finale della vostra santa causa. Apri una cassa e ne estrasse un vestito completo da ufficiale della marina

il petto la pistola. - Un pilota americano: ho scorto i vostri segnali e sono accorso per mettermi ai vostri ordini. - E la scialuppa che vi ha

di bottiglie, che portavano la loro brava etichetta ammuffita con tanto di "Medoc". - Le ultime - disse. - Non ne ho trovate altre. - Uhm; esclamò il

William. - Quanti morti? - Ne ho fatti gettare quattordici nella grande tazza - rispose il bretone con un sospiro. - E feriti? - Ve ne sono sette

la coffa, spaccandolo di colpo. Il Corsaro mandò un grido terribile: - Mia Mary! Ancora una volta ti ho perduta. La corvetta, oppressa dal peso

Cerca

Modifica ricerca