Devincenzi relatore. Ho l'onore di riferire sulle seguenti elezioni:
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Per queste considerazioni, a nome del II ufficio, ho l'onore di proporvi la convalidazione di questa elezione.
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In conseguenza della discussione che ho accennata, fu di comune accordo tolto l'articolo, il quale dichiarava che i membri della Commissione
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Mellana. Ho detto annuo, diviso in quote mensili di 750 franchi caduna.
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alla prima ed alla seconda proposta. Io non ho dunque vincolo nessuno, ed ho anzi debito di combattere questa elezione.
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Queste cose ho stimato di dire dappoichè l'onorevole Depretis ha invocato la mia testimonianza.
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Prima di tutto, la degradazione civica, di cui io ho parlato, non l'ho fatta consistere in questo: che realmente l'onore di un paese possa essere
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presidente. Gli ho data facoltà di parlare; parli pure.
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presidente. Gliela ho concessa unicamente per un fatto personale. Se entra in merito non gliela posso mantenere.
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Minghetti ministro per l'interno. Se la Camera crede di mandarla al Ministero, io non ho difficoltà a far esaminare la cosa anche dal Consiglio di
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Depretis. Terrò gli occhi sull'orologio per non parlar lungo tempo, ma siccome ho proposto un ordine del giorno, è necessario che io possa
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Depretis. Io non ho altro modo di sviluppare il mio ordine del giorno che questo, procurando, cioè, di stabilire che la questione non può decidersi
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Plutino. Mi pare che, parlando sull'ordine del giorno, ho pure diritto a fare delle considerazioni sul medesimo.
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Persisto quindi nel chiedere che quest'interpellanza abbia a rimandarsi al giorno dopo la discussione della legge a cui ho accennato.
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Se i vostri agenti vi dicessero: tutto va male, sarebbero eroi, ed io degli eroi ne ho celebrali parecchi come poeta, ma nella vita reale ne ho
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Ricciardi. Poichè io vi parlava del malcontento generale e profondo di quel paese, dirovvi che durante un mese intero io non ho fatto che udire un
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Ora, o signori, bisogna ch'io vi dia un sunto delle cento lettere che ho ricevute dalle provincie e delle relazioni orali che mi vennero fatte da
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Ho rilevato da un telegramma che l'amico conte Ricciardi faccia interpellanza al ministro lunedì…»
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Attesa l'impazienza della Camera, non leggerò altro sunto oltre quello che concerne la provincia, di cui ho l'onor di seder deputato, della provincia
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Ora debbo passare alle cose della guerra, e qui ho bisogno di tutta la pazienza dell'onorevole generale Fanti. Per altro, nel fare la guerra al
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Come vi ho già detto, il primo bisogno del paese è la pubblica sicurezza. Mi diranno i signori ministri di avere mandato il generale Cosenz per
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Quando vi ho detto che questo amore trovasi compromesso, voi avete gridato contro di me, eppur non ho fatto che il mio dovere di dirvi la verità; voi
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opportune, affinchè i termini fossero ristretti al possibile dentro il limite prescritto dalla legge. Ed il risultato che ho ottenuto l'ho oggi
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La seconda osservazione mi viene ispirata da un dispaccio che ho ricevuto stamane; è scritto in questi termini:
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Io non ho ombra di dubbio che Napoli resterà sempre fedele al plebiscito, sempre perfettamente unita al regno d'Italia,
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a Napoli, ed ho potuto vedere, per esempio, che l'onorevole Bardesono ha fatto una cosa buonissima, ch'io ho proposto al commendatore Nigra, e che
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De Donno, relatore. Ho l'onore di riferire, a nome del III ufficio, sull'elezione del collegio di Molfetta, provincia di Terra di Bari.
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Gallenga relatore. In nome del VII ufficio ho l'onore di presentare la relazione sull'elezione del collegio di Milazzo. Questo collegio, diviso in 17
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Il fatto dell'intervento di un personaggio governativo nell'elezione del collegio di Molfetta non è contrastato, e, se ho
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Massari. Io ho proposto l'inchiesta.
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Ho l'onore di essere,» ecc.
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presidente. Ho già avvertito che nel rendiconto uffiziale l'errore non c'è, e che la Camera nulla ha che fare cogli altri giornali.
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Non ho potuto far prima quest'osservazione alla Commissione, perchè non aveva ancora la legge, nella quale sta il paragrafo anzi citato.
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Ho formulato l'articolo 21 colle modificazioni che ho proposto, e credo che la Commissione non avrà difficoltà di accettarlo.
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Ara. Mi pare che l'onorevole relatore non abbia ben compreso il mio emendamento. Io non ho inteso di voler costringere il signor ministro a stabilire
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Quindi, nell'interesse stesso dell'onorevole guardasigilli, nel quale io ho la massima fiducia, prego la Camera di volere assolutamente respingere
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La Farina. Ho finito; non è un discorso che voglio fare, do un semplice schiarimento di fatto.
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Poi verrebbe l'alinea aggiunto che ho testè accennato:
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Brunet. Non ho visto nella relazione accennato il voto di un ufficio il quale si era manifestamente dimostrato contrario alle varie parti di cui si
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Queste sono le osservazioni che io voleva esporre per far conoscere alla Camera quale fu l'opinione dell'ufficio a cui ho l'onore di appartenere.
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Jacini. Non ho detto questo.
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Valerio relatore. Tanto meglio; allora ho capito male.
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della Commissione ho manifestato il voto dell'uffizio, e che qui nella Camera non ho fatto altro che ripetere il voto stesso con quelle considerazioni
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È in questo senso che ho fatto le mie osservazioni relativamente alla strada di Ravenna.
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Busacca. Ho chiesto di parlare unicamente per fare una osservazione.
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Mentre ho la parola, debbo pure rispondere qualche cosa a quanto ha detto l'onorevole Busacca.
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La Commissione aveva sotto gli occhi due progetti: l'uno, come ho detto, che passa alla distanza di un chilometro da Russi, l'altro che passa alla
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Colombani. Io non ho fatto altro che oppormi all'emendamento proposto e domandare una spiegazione alla Commissione.
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Pongo dunque ai voti quest'articolo coll'aggiunta che ho ora accennata. Chi vuole approvarlo, si alzi.
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Confesso alla Camera che queste spese maggiori sono per me un vero incubo, ed anzi ho dato una palla nera ad altri progetti proposti dal Ministero
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Accademia della crusca
