suolo (i suoi "splashing") o Robert Morris lasciava pendere | Hanne | Darboven, Composizione, 1969 i suoi feltri per forza di |
Daniel Buren, Bernard Venet, il già ricordato Mel Ramsden, | Hanne | Darboven, Hamish Fulton. Ma sarebbe errato e ingiusto non |
in questi casi è dei più scoperti: le sfilze di numeri di | Hanne | Darboven, gli sproloqui semiologici di art-language, non |
di stampa, fotografie, bric-à-brac di varia natura, di | Hanne | Darboven, dove si rivela un alfabeto astratto del sentire e |
una realtà frammentata sotto forma di archivi. Anche | Hanne | Darboven riprende la tradizione del montaggio di parole e |
stati esperimenti estremi come quelli di Giulio Paolini e | Hanne | Darboven, che hanno adottato un semplice foglio per farne |