' inquieto per questa responsabilità. - No, no, rifìuterebbe. Se hai paura, dammi le forbici, proverò da me.
- Nicoletta, che cos' hai? Piangi? - esclama Francesco entrando nella soffitta. Nicoletta è seduta sulla poltroncina, ha le braccia sul letto e la
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maravigliata. - Come anch' io? Ne hai forse adottata una anche tu? - No, - borbotta Francesco. - Ho detto così per dire.... - Una povera bambina infelice
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scoperta. I ragazzi hanno fretta di saper tutto. - Infine, mamma, - domanda Francesco - come hai fatto tu, appena arrivata, a trovare. Nicoletta subito
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hai? - Sette. - Sette anni? Ebbene, t' insegnerò io. - Non si può dire che questa proposta faccia un gran piacere a Nicoletta.... Ma del resto non si
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Alano. - Non è seccante? L' hai detto tu stessa a Leonia. - Io? - protesta Maria. - Sì, tu. Il giorno in cui la mamma parlò di partire, dicesti a Leonia
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Nicoletta. - Sì, me l' hai detto. Domattina cercherò i nostri alfabeti e ti darò una lezione subito. - E quel giorno termina come il giorno prima. Ma
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, finalmente! - esclama Nicoletta giuliva scotendo la testa mutilata dei bei capelli. - Che cos' hai, Maurizio? - Mi pareva di tagliarti qualche cosa di vero
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naso. - Oh, - esclama essa ridendo di tutto cuore - tu hai creduto che non sapessi nemmeno questo! Conosco tutte le lettere e le sillabe, ma non so
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essersi divertita un mondo per esser così allegra. - Sei andata a far visita alle tue care amiche, Maria? - domanda Mano. - Hai chiacchierato per due
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Francesco porgendole la tazza. - Oh, no! - risponde Nicoletta. - Non hai fame? - No!... Ho male al cuore.... - Francesco si ricorda la strana domanda della
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. - Non è niente, non è niente, - dichiara il dottore. - Non hai preso nulla stamattina? - «Il latte, » sta per dire Maria, ma Francesco non gliene
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tanto male al cuore. - Non hai fame? - No, affatto. - Va bene. Sai, il dottore ha detto: « Dieta fino a stasera, e stasera una minestrina leggera». È
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trogolo per dissetarsi. Il Duca gli rispose: - Hai ragioni da vendere, ma senti, porco mio, che cosa devi fare: per stasera portacelo. Quando son seduti
farmi morire. - E poi, quando glielo hai detto? - Ammazzarla! Mi pare d'aver diritto di vendicarmi. - Fa' quel che vuoi, - rispose lo zio, che non voleva
: - Vedi a che cosa m'hai esposto? Il Re me ne ha fatta un'altra delle sue. Quando gli ho detto che volevi strozzarti per lui, m'ha dato questo pezzo di
voluto sposare. Anche Mariuccia narrò i casi suoi, ed esse, sentendo che era figlia di Principe e moglie di un Reuccio le dissero: - Giacchè non hai
. - Vorresti esser bello? - Ma sicuro che vorrei. - E perchè non hai parlato? La bocca tu l'hai, e a che ti serve? - A parlare e a mangiare. - Dunque parla e
sanguinante, che le diceva con voce lamentevole a piena di doloroso rimprovero: - Perfida! m'hai fatto morire, ma sei stata punita. -
sentì una voce che diceva: - Se vuoi qualche cosa l'hai da comprare! Se vuoi qualche cosa l'hai da comprare! - E con che devo comprare questo qualche cosa
stalla del cavallino sauro. Quando il cavallino la sentì avvicinare, si mise a nitrire, e Mariuccia nel sentirlo si consolò. - Cavallino bello, l'hai
maltrattarmi e a rinfacciarmi il pane che mi davano. Non rammento che maltrattamenti, rimproveri e fatiche, - aggiunse il ragazzo con un sospiro. - Ma non hai
la portò altrove. Il tesoro è qui, dove hai dormito oggi, dove dormisti la prima volta. Fa' un segno indelebile che Satana non possa cancellare. - Il
dov'andarsi a nascondere, viene a passare una Fata, che, vedendola tanto disperata, la ferma e le dice: - Figlia, che hai che piangi tanto? - State zitta
davvero, e terminato il banchetto andò dal padre. - Li hai guardati bene, hai scelto? - le chiese il Principe. - Sì, signor padre, ho scelto il cavaliere
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CHE HAI, VECCHIO CAMMELLO?
CHE DIAVOLO HAI DA STRILLARE, VECCHIO SCEMO?
E TU HAI UN CUORE DI PIETRA, TIZZONE D’INFERNO!
HAI SENTITO, KIT?... SPEGAGLIELO TU COME FACCIAMO A SAPERLO!
HAI SENTITO L’ULTIMA, BUDD?... IL TELEGRAFO NON FUNZIONA!
JOHN!... COSA STAVI FACENDO?! PERCHÈ HAI APERTO IL MIO COFANETTO?...
SENTITO, BULDER?... LO CAPISCI ORA QUELLO CHE HAI FATTO?!
POCO PRIMA CHE FACCIA GIORNO, HAI DETTO?... MMM... ALLORA NON MANCA MOLTO.
HAI VISTO, BRUTTO BESTIONE?... BELLA SCORTA ARMATA CHE SEI, IL DIAVOLO TI PORTI!
CHE HAI DA DIRE CONTRO DI ME, VECCHIO BABBEO? IL BIGLIETTO NON L’HO FORSE PAGATO?...
SCIOCCHEZZE! HAI UN CUORE DI FERRO, VECCHIO BISONTE... UN CUORE CAPACE DI SOPPORTARE BELLAMENTE QUESTO E ALTRO!
HAI PERSO LA CAPPELLIERA, COLIN?... IH! IH! IH!... MI DISPIACE PER TE, FIGLIOLO, MA NON È PREVISTA ALCUNA FERMATA!
OKAY, MISTER CORVACCIO! ADESSO CHE HAI GRACCHIATO LE TUE FUNEBRI PREVISIONI VEDI DI CHIUDERE IL BECCO E DI PROSEGUIRE FACENDO FINTA DI NIENTE.
NON GLI HAI LASCIATO NEMMENO IL TEMPO DI RISPONDERE, ACCIDENTI A TE! PERÒ HA DETTO CHE QUEL TELEGRAMMA ERA “APPENA” ARRIVATO, NO?
SISSIGNORE! CERTO CHE L’HAI PAGATO! MA IL TANFO CHE MANDANO I TUOI DOLLARI È CENTO VOLTE PIÙ FETIDO DI QUELLO CHE SALE DALLE FOGNE DI LORDSBURG!
Accademia della crusca
