troppo di buon occhio, e quindi, a grazia d' esempio, tenere in continuo stato di nausea, un uomo di gusto dilicato e gentile, mettendogli a fianco una
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l'accoglievano e con acclamazioni. Sarà dunque permesso di dar laude all'abilità del cuoco e al buon gusto del padrone; ma fare sparire le vivande appena
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conviene; acciò il discorso con ordine tale proceda, che l'altrui attenzione non fatichi e non ne offenda il gusto. Ella é infatti cosa penosa il vedere
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? All'opposto l'uomo di gusto dilicato, se deve parlare d'oggetti schifosi, o appena gli accenna in vece di, mostrarli, o se a mostrarli è costretto, di qualche
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: ve ne sono altre che, esprimendo la stessa cosa, mostrano impudenza in chi ne fa uso. La qualità del gusto morale si riconosce nella scelta. L' uomo
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prepara l' animo all'esercizio di più virtù. Cook era persuaso che l'uomo a cui di buon'ora s'inspira il gusto della pulitezza, diviene nel tempo stesso
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tra le persone di gusto squisito e schizzinoso. » Dunque la massima gentilezza esclude gli stivali » e richiede le calze , giacché gli stivali
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gusto si raffinato, e talora d'umore si schizzinoso, che quando trattasi colle belle, la pulitezza non può mai essere eccessiva. Una traspirazione
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persone che hanno fama di buon gusto e gentilezza; esercitatevi nella danza; coltivate meno l'agilità de' piedi, che il portamento della persona; e se
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stessi interessi, gli stessi principii, le stesse cognizioni, gli stessi gusti; Petrarca parla d'un uomo, il gusto del quale era si depravato, che non
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arlecchino: nè l'uomo di gusto confonde il suono delicato dell'arpe col fracasso assordante delle campane. L'uomo diviene buffone allorché induce gli
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Orazio li riprova siccome illepidi » ed inurbani» Ed ecco nuovi motivi per conoscere intimamente il carattere e il gusto delle persone con cui si
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E' necessario un gusto fino e delicato per distinguere 1.° Ciò che adesca da ciò che punge; 2.° Ciò che punge da ciò che è insipido; 3.° Ciò che è
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dall'estinguere l'attività dell'animo, l'alimentano e l'accrescono. Ma se qualche gusto sensuale ci cattiva in modo isolato; s'egli acquista la forza d'un
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, il gusto vergognoso dell'ubbriachezza. I più » grandi signori andavano osteria a fare partite » di stravizzo nelle quali non arrossivano
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severo gusto d'Alfieri.
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irritarne il gusto; a richiamare nell'altra mente ricordanze piacevoli e allontanarne le moleste; a prestarti di buon grado agli altrui innocenti desiderii
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colla regola de' formaggi. Questo paragrafo tolto dalla 2.ª edizione, manca alla 3.ª e alla 4.ª 3.° Le affettate ripugnanze. Più un gusto, una affezione
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, inspirategli qualche gusto pe' giuochi d'industria; la vanità punta ed animata nelle vicende delle perdite e delle vincite risveglia l'attenzione e dà
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scintilla di gusto sul nostro globo, scrisse la sua vita, acciò da stolta e mercantile adulazione non venisse presentata ai posteri sotto falso
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Accademia della crusca
